Press Report Europe WSF 2009 - OpenFSM!

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04.06.2013 Views

Press Report Europe WSF 2009 Sandinismo potrebbe ispirare oggi l’elaborazione di una nuova opera collettiva “Cristianesimo e Bolivarianismo”. Non per canonizzare il processo, ma per collaborare con esso e aiutarlo anche a purificarsi. Quando la Teologia della Liberazione ha preso avvio, i movimenti sociali rivoluzionari in cui si inserivano i cristiani presentavano vari aspetti che la Chiesa e l’etica cristiana consideravano negativi: l’opzione per la lotta di la violenza rivoluzionaria e così via. Vari di quei gruppi erano marxisti e professavano un ateismo dogmatico. Tuttavia nemmeno questo impediva ai cristiani di farne parte. Malgrado i difetti e i limiti di questi gruppi, i teologi della Liberazione non si rifiutavano di pensare la loro teologia a partire da questa prassi. Perché rifiutarsi oggi di pensare ad una presenza ecclesiale e ad una conseguente teologia a partire dai processi in corso in diversi Paesi latinoamericani? Non esiste alcun processo sociale e politico puro e senza difetti. Accusano Hugo Chávez di essere accentratore e autoritario, persino un po’ caudillo. Si rimprovera a Evo Morales il fatto di pensare il Paese più per gli indigeni che per l’insieme della società. Rafael Correa vuole cambiare il suo Paese, come Lula, mantenendo i paradigmi di un’economia neoliberista. E così via. Senza dubbio, tutti questi governi hanno dei limiti e in nessun modo possono essere considerati santi e immacolati. Tuttavia, è nella realtà concreta di processi come questi che dobbiamo inserirci, collaborando con ciò che punta in direzione della liberazione dei nostri popoli. Ora, non si può negare che, con tutti i loro difetti, essi abbiano rappresentato un servizio nuovo ed efficiente alla liberazione dei più poveri. Vari di questi governi, anche per tentare di superare l’opposizione degli episcopati, si sono dichiarati cristiani e cattolici. È un tipo di dichiarazione inadeguato e poco ecumenico. La funzione di questi governi dovrebbe essere laica e pluralista. Mi sembra un assurdo che il nuovo presidente del Paraguay vada in una cattedrale cattolica per un Te Deum e non visiti nessuna chiesa evangelica né partecipi ad alcun culto indigeno, tra i tanti che esistono nel suo Paese (gli ho scritto questo in una lettera personale). Il presidente Hugo Chávez sta invitando i teologi/ghe della Liberazione a riunirsi a Caracas – sotto la sua ospitalità – per riflettere sugli elementi di una spiritualità ecumenica, nata nel processo rivoluzionario bolivariano. Leonardo Boff ed io gli abbiamo risposto che siamo interessati a partecipare a questa riflessione. Voi che mi leggete potete considerarvi invitati. FORUM SOCIALE: TERRA FUTURA A BELEM, BIGGERI "ALZIAMO LA VOCE" (Agimondo) (AGI) Padova, 28 gen. - All'appuntamento con il nono Forum sociale mondiale (Wsf) non poteva mancare Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilita' ambientale, economica e sociale. A Belem, nel cuore dell'Amazzonia brasiliana, il Wsf e' un evento costruito da movimenti, realta' della societa' civile, sindacati, chiese, ong e popoli indigeni. A loro Terra Futura guarda sempre con attesa e speranza, anche perche' dall'esperienza dei social forum ha voluto raccogliere una forte eredita'. Promosso e organizzato da Fondazione culturale Responsabilita' Etica Onlus per conto del sistema Banca Etica, l'evento si svolgera' quest'anno, sempre alla Fortezza da Basso a Firenze, dal 29 al 31 maggio (sesta edizione). "Siamo a Belem perche' dobbiamo tutti insieme alzare la voce e sollecitare impegni per un green new deal", ha dichiarato Ugo Biggeri, presidente della Fondazione culturale Responsabilita' Etica onlus, "ossia chiedere che gli aiuti pubblici che si stanno immettendo nel sistema economico privato (banche, finanziarie, imprese) siano indirizzati verso investimenti che abbiano ricadute pubbliche e di lunga durata, e che siano condizionati a un cambiamento radicale del sistema che ha prodotto la crisi: pensiamo a nuove politiche industriali per l'eco-efficienza, relazioni commerciali piu' eque a livello mondiale, una finanza piu' etica, modelli di consumo sostenibili, nuove forme di welfare partecipato" Per questo, ha continuato, "abbiamo bisogno ancora di piu' di incontrarci, di 114

mostrare cio' che facciamo, di rafforzare le nostre reti, di confrontarci con il mondo Press Report Europe WSF 2009 dell'economia tradizionale e con la politica, per governare insieme questo cambiamento necessario". Terra Futura e' nata proprio con tali obiettivi. I medesimi da cui prende origine documento 'Il tempo e' opportuno: equita', solidarieta' e responsabilita' per uscire dalla crisi' redatto e sottoscritto in questi giorni dai suoi promotori e partner. "Nella convinzione che, paradossalmente, proprio questo momento cosi' critico puo' trasformarsi in tempo opportuno per voltare pagina", ha commentato Biggeri. Il documento sara' presentato in anteprima sabato a Belem, a sottolineare "l'importanza di costruire insieme il nuovo corso, di mettere insieme le forze, le idee, i modelli e le buone prassi gia' in uso". Il manifesto sara' anche al centro della prossima edizione di Terra Futura. FORUM SOCIALE MONDIALE: PRESENTATI A ROMA OBIETTIVI BELEM (Agimondo) (AGI) - Roma, 15 gen. - Dal 27 gennaio al primo febbraio a Belem, nel cuore dell'Amazzonia brasiliana, si incontreranno oltre quattromila movimenti, sindacati, associazioni e organizzazioni della societa' civile e rappresentanze delle comunita' indigene per il IX Forum sociale mondiale. Il Coordinamento italiano per il Forum sociale mondiale ed europeo ha presentato oggi a Roma il programma per Belem e spiegato l'obiettivo primario: un confronto diretto e propositivo di fronte alle crisi economica, ambientale e alimentare per poter definire linee concrete d'azione. La Focsiv partecipa al Forum sociale mondiale dall'appuntamento di Porto Alegre nel 2005. Quest'anno lanciando la campagna sui temi ambientali 'Crea un clima di giustizia', che la federazione di ong cristiane promuovera' nell'anno in corso. Al Forum sociale brasiliano sara' numerosa la partecipazione di rappresentanti delle comunita' indigene dell'Amazzonia ed e' per questo che il Coordinamento italiano ha scelto di invitare Luis Evelis Andrade Casama, presidente del Fondo indigeno Latinoamericano e portavoce del movimento indigeno colombiano. Tra le crisi mondiali in atto, ha spiegato Casama, "quella ambientale si puo' considerare trasversale a tutte, a dimostrarlo anche la storia delle popolazioni indigene dell'Amazzonia che quotidianamente si confrontano con le difficolta' dei cambiamenti climatici, causa principale delle nuove poverta' e determinati in gran parte dagli stili di vita dei Paesi ricchi e da un sistema industriale ed economico noncurante dei suoi effetti nocivi". A Belem la Cidse, rete delle agenzie di sviluppo cattoliche di Europa e Nord America, di cui la Focsiv e' membro italiano, organizzera' un seminario dal titolo 'Industria estrattiva e poverta' nel contesto indigeno e contadino dell'America Latina', frutto di un lavoro fatto assieme a numerosi partner latino-americani, che mette in luce gli effetti devastanti che una "malata" gestione delle industrie estrattive ha sull'ambiente e quindi sulla vita delle popolazioni locali. Quest'ultimo incontro si terra' il 26 e 27 gennaio all'Hotel Gold Mar, in Rua Profesor Nelson Ribeiro, 132 - Belem do Para'. Belem, al via il World social forum (Il Velino) 115

mostrare cio' che facciamo, di rafforzare le nostre reti, di confrontarci con il mondo<br />

<strong>Press</strong> <strong>Report</strong> <strong>Europe</strong> <strong>WSF</strong> <strong>2009</strong><br />

dell'economia tradizionale e con la politica, per governare insieme questo cambiamento<br />

necessario". Terra Futura e' nata proprio con tali obiettivi. I medesimi da cui prende origine<br />

documento 'Il tempo e' opportuno: equita', solidarieta' e responsabilita' per uscire dalla crisi'<br />

redatto e sottoscritto in questi giorni dai suoi promotori e partner. "Nella convinzione che,<br />

paradossalmente, proprio questo momento cosi' critico puo' trasformarsi in tempo opportuno<br />

per voltare pagina", ha commentato Biggeri. Il documento sara' presentato in anteprima<br />

sabato a Belem, a sottolineare "l'importanza di costruire insieme il nuovo corso, di mettere<br />

insieme le forze, le idee, i modelli e le buone prassi gia' in uso". Il manifesto sara' anche al<br />

centro della prossima edizione di Terra Futura.<br />

FORUM SOCIALE MONDIALE: PRESENTATI A ROMA OBIETTIVI BELEM (Agimondo)<br />

(AGI) - Roma, 15 gen. - Dal 27 gennaio al primo febbraio a Belem, nel cuore dell'Amazzonia<br />

brasiliana, si incontreranno oltre quattromila movimenti, sindacati, associazioni e<br />

organizzazioni della societa' civile e rappresentanze delle comunita' indigene per il IX Forum<br />

sociale mondiale. Il Coordinamento italiano per il Forum sociale mondiale ed europeo ha<br />

presentato oggi a Roma il programma per Belem e spiegato l'obiettivo primario: un confronto<br />

diretto e propositivo di fronte alle crisi economica, ambientale e alimentare per poter definire<br />

linee concrete d'azione.<br />

La Focsiv partecipa al Forum sociale mondiale dall'appuntamento di Porto Alegre nel 2005.<br />

Quest'anno lanciando la campagna sui temi ambientali 'Crea un clima di giustizia', che la<br />

federazione di ong cristiane promuovera' nell'anno in corso.<br />

Al Forum sociale brasiliano sara' numerosa la partecipazione di rappresentanti delle<br />

comunita' indigene dell'Amazzonia ed e' per questo che il Coordinamento italiano ha scelto di<br />

invitare Luis Evelis Andrade Casama, presidente del Fondo indigeno Latinoamericano e<br />

portavoce del movimento indigeno colombiano. Tra le crisi mondiali in atto, ha spiegato<br />

Casama, "quella ambientale si puo' considerare trasversale a tutte, a dimostrarlo anche la<br />

storia delle popolazioni indigene dell'Amazzonia che quotidianamente si confrontano con le<br />

difficolta' dei cambiamenti climatici, causa principale delle nuove poverta' e determinati in<br />

gran parte dagli stili di vita dei Paesi ricchi e da un sistema industriale ed economico<br />

noncurante dei suoi effetti nocivi".<br />

A Belem la Cidse, rete delle agenzie di sviluppo cattoliche di Europa e Nord America, di cui la<br />

Focsiv e' membro italiano, organizzera' un seminario dal titolo 'Industria estrattiva e poverta'<br />

nel contesto indigeno e contadino dell'America Latina', frutto di un lavoro fatto assieme a<br />

numerosi partner latino-americani, che mette in luce gli effetti devastanti che una "malata"<br />

gestione delle industrie estrattive ha sull'ambiente e quindi sulla vita delle popolazioni locali.<br />

Quest'ultimo incontro si terra' il 26 e 27 gennaio all'Hotel Gold Mar, in Rua Profesor Nelson<br />

Ribeiro, 132 - Belem do Para'.<br />

Belem, al via il World social forum (Il Velino)<br />

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