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Press Report Europe WSF 2009 - OpenFSM!

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<strong>Press</strong> <strong>Report</strong> <strong>Europe</strong> <strong>WSF</strong> <strong>2009</strong><br />

SOCIAL FORUM:FORTE PARTECIPAZIONE ORGANIZZAZIONI ITALIA/ANSA (ANSA)<br />

(EST) - 31/01/<strong>2009</strong> - 18.01.00<br />

ZCZC0370/SXB @ES17364 R EST S0B NIE S91 QBXB SOCIAL FORUM:FORTE PARTECIPAZIONE<br />

ORGANIZZAZIONI ITALIA/ANSA (di Roberto Cattani) (ANSA) - BELEM (BRASILE), 31 GEN - La partecipazione delle<br />

organizzazioni sociali italiane al World Social Forum a Belem e' stata massiccia, la piu' forte tra le delegazioni<br />

internazionali, in contrasto con l'assenza completa delle componenti istituzionali e dei partiti parlamentari. ''Le<br />

organizzazioni sociali italiane, che nei due anni di governo di centrosinistra si erano divise in maniera anche vistosa e<br />

fortemente polemica, quest'anno da posizioni diverse hanno percepito che questo e' il piu' importante di tutti i Forum, e<br />

sono venute in quantita', come non erano venute neanche nelle prime edizioni - fa notare il portavoce del coordinamento<br />

delle organizzazioni italiane, Piero Bernocchi - In termini di numero di persone la presenza italiana non sara' forse<br />

altrettanto massiccia di quella delle prime edizioni, ma se ragioniamo in termini di partecipazione delle organizzazioni, ce<br />

ne sono oggi molte di piu'''. ''In contrasto - prosegue Bernocchi -, le componenti istituzionali sono sparite, cosi' come<br />

sono assolutamente assenti i partiti parlamentari, sia quelli di governo sia quelli di centrosinistra''. Secondo il<br />

coordinamento italiano, i motivi dell'importanza di quest'edizione <strong>2009</strong> del <strong>WSF</strong> sono tre, a cominciare dalla crisi globale<br />

attuale. ''Quando sono iniziati i Forum, il sistema sembrava in perfetta salute e il liberismo sembrava il padrone del<br />

mondo, e invece adesso, a distanza di appena otto anni, sono entrati in crisi - commenta Bernocchi - Con la crisi, tutti<br />

quei movimenti che nel 2001 sembravano utopici, o comunque sembravano andare contro la storia, diventano<br />

improvvisamente interessanti, perche' in questi anni hanno prodotto alternative su tutti i problemi che potrebbero gia'<br />

essere effettive e funzionanti oggi, ovviamente se l'intero sistema fosse disposto a cambiare''. Il secondo punto di forza<br />

di questo Forum, secondo i rappresentanti italiani, e' il processo di trasformazione che sta avvenendo in America Latina.<br />

''E' significativa la presenza a Belem di quattro Presidenti che sono venuti a dire che il merito dei mutamenti in atto e' dei<br />

movimenti sociali, con la visione differente del mondo sintetizzata dalla formula del 'buen vivir', e cioe' si puo' vivere in<br />

altro modo'', afferma Bernocchi. Questi motivi, secondo le organizzazioni sociali italiane, sono intrecciati ad un terzo<br />

elemento: la presenza dei giovani. Alla manifestazione di apertura, la piu' grande di sempre ai Forum, ricorda Bernocchi,<br />

i tre quarti dei presenti erano sotto i 30 anni, e contemporaneamente c'e' anche la forte presenza dei popoli indigeni, che<br />

irrompono nella storia e chiedono la loro parte, appunto con la parola d'ordine del 'buen vivir'. (ANSA). XCN 31-GEN-09<br />

18:00 NNN<br />

CRISI: DAL SOCIAL FORUM APPELLO A DAVOS, TROVATE UNA SOLUZIONE (AGI)<br />

(ECO) - 31/01/<strong>2009</strong> - 20.21.00<br />

ZCZC AGI2585 3 ECO 0 R01 / CRISI: DAL SOCIAL FORUM APPELLO A DAVOS, TROVATE UNA SOLUZIONE =<br />

(AGI/AFP) - Belem (Brasile), 31 gen. - Dai leader della sinistra politica e sindacale riuniti nella citta' brasiliana di Belem<br />

per il World Social Forum e' partito un appello ai partecipanti al contemporaneo summit di Davos perche' trovino una<br />

soluzione al terremoto finanziario globale. Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha affermato che le economie<br />

industrializzate devono trovare una via d'uscita dalla crisi al piu' presto "perche' i paesi poveri possano svilupparsi" e le<br />

ha invitate ad evitare misure protezioniste. "Non e' giusto che, ora che i paesi ricchi sono in crisi, dimenticano le loro<br />

parole sul libero commercio" ha aggiunto Lula. Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha invece invitato i 100mila<br />

partecipanti alla manifestazione ad andare "all'offensiva" contro i patti sul libero commercio e altre iniziative economiche<br />

neoliberiste. I sindacati invece lanciano un monito sulle possibili conseguenze sociali dei licenziamenti di massa. "E'<br />

ovvio che la crisi portera' a conflitti sociali su larga scala" ha detto Martha Martinez, direttore per le Americhe della World<br />

Federation of Unions. Altri, come Jean-Louis Vielajus, capo del coordinamento Ong francese Coordination Sud, hanno<br />

espresso i loro timori per i tagli allo stato sociale che potrebbero essere conseguenti ai forti investimenti pubblici per i<br />

piani di salvataggio delle banche. "E' ingiusto che cosi' tanti miliardi siano stati spesi per risollevare il sistema finanziario<br />

globale in crisi mentre si fa cosi' poco per lottare contro la poverta', la deforestazione, la fame e le malattie" ha aggiunto<br />

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