La Berio n 2_2010.pdf - Sistema Bibliotecario Urbano

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Patrizia Garibaldi 10 LA BERIO e con fiancate a spigolo o fianchi arrotondati e con la prua coronata da protomi di cervi o tori. Alcune erano agili barche da pesca, altre navi adatte al trasporto di un carico rilevante di merci e animali. Se elenchiamo le merci nuragiche trovate nel Mediterraneo, ne scopriamo le rotte, dalla Sardegna all’Etruria, alla Sicilia, a Cartagine e oltre, fino a Creta e alla costa atlantica della Penisola Iberica. La marineria antica era pirateria e commercio e dei pirati tirreni parla il mito: “Subito da una nave dai bei fianchi, velocemente apparvero pirati sul mare di colore scuro: erano Tirreni. Li guidava un cattivo destino ...” In quell’episodio il dio Dioniso trasforma in vite l’albero della nave che lo ha catturato e i rapitori in delfini; in età storica Strabone racconta che i Sardi dei monti praticavano la pirateria lungo le coste di Pisa. I porti franchi, dove tutti potevano scambiare liberamente le merci, erano accanto a santuari e posti sotto la protezione di divinità universalmente riconosciute che garantivano riparo e commerci sicuri. Negli empori è centrale la figura di Eracle, il Melkart fenicio, chiamato a garantire la correttezza degli scambi. Non a caso proprio Eracle era considerato il mitico fondatore del santuario di Hera a Capo Lacinio, nei pressi della colonia di Crotone. È qui, in uno dei santuari più celebri del Mediterraneo, che venne consacrata come ex voto una navicella nuragica. Accanto.alle.immagini.di.rive,.barche.e. relitti.contemporanei.la.sala.espone.quelle. della.flotta.tirrenica.più.antica.(fig..IX)..Le. navicelle.di.bronzo.databili.tra.il.X.e.l’VIII. secolo.a.C..rinvenute.in.Sardegna,.in.Toscana,. nel.Lazio,.in.Campania.e.in.Calabria,.oltre. che. l’uso. pratico. di. lampade. e. l’impiego. Per grazie ricevute e per ricevere grazie funerario.e.votivo.attestano,.riproducendo. l’imbarcazione.reale,.l’esistenza.di.una.marineria.nuragica.di.cabotaggio.e.d’alto.mare..La. ricchezza.dei.nuragici.proveniva.anche.dalla. loro.mobilità.sul.mare,.come.dimostra.la.presenza.dei.loro.prodotti.nell’Etruria.marittima,. nell’interno.e.nell’alta.valle.del.Tevere. La paura delle malattie e delle catastrofi naturali, la necessità di propiziare la fertilità, la speranza di rimanere incolumi dopo lunghi viaggi per mare, il timore di incorrere in epidemie o in guerre cruente: sono queste, nel privato e nel pubblico, le paure che generano il voto. Lo scambio del dono rappresenta una manifestazione sociale di primaria importanza presso tutte le popolazioni antiche. Con esso si creano e si mantengono legami personali, si sanciscono i reciproci rapporti di forza. La condizione di superiorità degli dei e la loro onnipotenza conferiscono loro il diritto di ricevere doni. Infatti, il rapporto con la divinità si compie proprio tramite il dono votivo. Gli ex voto deposti nei santuari erano di ogni specie: dalle primizie al cibo quotidiano, dai gioielli più preziosi agli utensili più poveri. Il valore simbolico del dono permette che l’oggetto consacrato possa essere anche una semplice rappresentazione del reale, spesso realizzata in terracotta (frutti, pani, spighe, miniature di vasellame o utensili). L’ex voto rappresenta simbolicamente un aspetto contrattuale del rapporto fra l’uomo e la divinità: al dono deve corrispondere una contropartita secondo la logica del “do ut des”. Gli uomini

n. 2 - luglio-dicembre 2010 Considerazioni su alcuni aspetti archeologici ... si aspettano che le loro preghiere siano esaudite. Proprio in questo scambio reciproco si istituisce la connessione dell’uomo con il sacro. Nella dedica di figure antropomorfe, in metallo o in terracotta, si manifesta la volontà dell’offerente di rappresentare se stesso spesso assimilandosi alla divinità. L’esempio dei bronzetti nuragici è un segno evidente di una società che celebra se stessa e la propria articolazione sociale. L’eccezionale forza simbolica del dono votivo raggiunge la sua massima espressione negli esempi in cui sono rappresentate le parti anatomiche ammalate. Gli ex-voto di tipo anatomico sono determinati da una necessità concettuale; essi comunicano una preghiera in modo diretto. La loro efficacia è dimostrata dall’eccezionale persistenza iconografica, che, attraversando i secoli, caratterizza anche la devozione cristiana. L’ ex voto, così concepito, ha valore non solo perché rappresenta il sintomo o la parte malata, ma soprattutto in quanto si identifica con l’offerente. Questa assimilazione è massima quando esso diventa narrativo, come nei diffusissimi quadri raffiguranti episodi miracolosi, dove in genere compare il nome stesso del dedicante, che, insieme all’immagine sacra, è il protagonista della scena. Nella.mostra.sono.state.raccolte.alcune. testimonianze. di. religiosità. votiva. in. area. tirrenica,.dalla.protostoria.all’età.medievale.. La.maggior.parte.delle.statuine.ex.voto. di.età.nuragica.(X-VIII.secolo.a.C.).proviene.da.luoghi.di.culto:.pozzi.e.caverne.sacre,. templi.a.cella.rettangolare..I.bronzetti,.per. la. materia. e. i. soggetti,. filtrano. lo. spettro. sociale.dove.ogni.realtà.della.vita.trovava.un. suo.posto.preciso.e.ordinato;.ruoli,.funzioni,. professioni,.ceti.risaltano.alla.prima.lettura. esprimendo.un.mondo.variegato,.sofferto.e. vivo.pur.attraverso.uno.stile.che.ama.astrarre. dai.reali.contenuti.(figg..X-XII).. In.età.punica.e.romana.gli.ex.voto.sono. documentati. in. Sardegna. tra. le. numerose. testimonianze.di.pratiche.di.culto.in.contesto. urbano.o.riferibili.a.santuari.agresti..Nell’area. di. viale.Trento. a. Cagliari,. insediamento. fenicio.frequentato.già.tra.la.fine.dell’VIII. e. l’inizio. del.VII. secolo. a.C.,. esisteva. un. santuario.nel.quale.cibi.ed.ex.voto.fittili,.da. appoggiare,. seppellire. o. sospendere,. erano. offerti.forse.a.una.divinità.che.personificava.la. terra.e.la.città.stessa.di.Cagliari,.l’essenza.del. luogo.rispettata.e.divinizzata.perché.forniva. agli.abitanti.le.risorse.essenziali..Che.si.tratti. 11 di.un.unico.dio.dalle.molteplici.attitudini.o.di. differenti.divinità,.gli.ex.voto.manifestano.il. carattere.popolare.e.il.sentimento.individuale. della.devozione. L’ex.voto.è.l’oggetto.offerto.in.dono.alla. divinità.a.seguito.della.liberazione.da.un.pericolo.o.da.una.malattia;.in.epoca.moderna,.spesso.si.tratta.di.piccoli.dipinti.che.raffigurano.il.momento.drammatico.nell’attimo.in. cui.accade. Particolarmente.importanti,.gli.ex.voto. figurati,.su.tela.o.tavola,.diffusi.fin.dal.secolo. XVI,.furono.inizialmente.eseguiti.dagli.stessi. votanti,. più. raramente. commissionati. ad. artisti.di.formazione.accademica,.finché.col. tempo.subentrò.ad.essi.una.vera.e.propria. produzione.“di.genere”,.realizzata.da.artisti. di.professione.(figg..XIII,.XXXV-XXXVI). Il.reliquiario,.esposto.in.mostra,.contiene. una.parte.delle.ceneri.di.S..Giovanni.Battista,. provenienti.da.Mira,.in.Asia.Minore,.come. quelle. conservate. nella. cattedrale. di. San. Lorenzo.(fig..XIV)..Nel.1684.l’ostensorio.fu. portato.in.solenne.processione.e,.secondo.la. tradizione.popolare,.preservò.il.monastero.dei. Santi.Giacomo.e.Filippo.dalle.bombe.delle. navi.francesi..Forse.per.la.venerazione.popo-

Patrizia Garibaldi<br />

10<br />

LA BERIO<br />

e con fiancate a spigolo o fianchi arrotondati e con la prua coronata da protomi di cervi o tori.<br />

Alcune erano agili barche da pesca, altre navi adatte al trasporto di un carico rilevante di merci e<br />

animali. Se elenchiamo le merci nuragiche trovate nel Mediterraneo, ne scopriamo le rotte, dalla<br />

Sardegna all’Etruria, alla Sicilia, a Cartagine e oltre, fino a Creta e alla costa atlantica della<br />

Penisola Iberica.<br />

<strong>La</strong> marineria antica era pirateria e commercio e dei pirati tirreni parla il mito: “Subito da<br />

una nave dai bei fianchi, velocemente apparvero pirati sul mare di colore scuro: erano Tirreni.<br />

Li guidava un cattivo destino ...” In quell’episodio il dio Dioniso trasforma in vite l’albero della<br />

nave che lo ha catturato e i rapitori in delfini; in età storica Strabone racconta che i Sardi dei<br />

monti praticavano la pirateria lungo le coste di Pisa.<br />

I porti franchi, dove tutti potevano scambiare liberamente le merci, erano accanto a santuari<br />

e posti sotto la protezione di divinità universalmente riconosciute che garantivano riparo e commerci<br />

sicuri.<br />

Negli empori è centrale la figura di Eracle, il Melkart fenicio, chiamato a garantire la correttezza<br />

degli scambi. Non a caso proprio Eracle era considerato il mitico fondatore del santuario di<br />

Hera a Capo <strong>La</strong>cinio, nei pressi della colonia di Crotone. È qui, in uno dei santuari più celebri<br />

del Mediterraneo, che venne consacrata come ex voto una navicella nuragica.<br />

Accanto.alle.immagini.di.rive,.barche.e.<br />

relitti.contemporanei.la.sala.espone.quelle.<br />

della.flotta.tirrenica.più.antica.(fig..IX)..Le.<br />

navicelle.di.bronzo.databili.tra.il.X.e.l’VIII.<br />

secolo.a.C..rinvenute.in.Sardegna,.in.Toscana,.<br />

nel.<strong>La</strong>zio,.in.Campania.e.in.Calabria,.oltre.<br />

che. l’uso. pratico. di. lampade. e. l’impiego.<br />

Per grazie ricevute e per ricevere grazie<br />

funerario.e.votivo.attestano,.riproducendo.<br />

l’imbarcazione.reale,.l’esistenza.di.una.marineria.nuragica.di.cabotaggio.e.d’alto.mare..<strong>La</strong>.<br />

ricchezza.dei.nuragici.proveniva.anche.dalla.<br />

loro.mobilità.sul.mare,.come.dimostra.la.presenza.dei.loro.prodotti.nell’Etruria.marittima,.<br />

nell’interno.e.nell’alta.valle.del.Tevere.<br />

<strong>La</strong> paura delle malattie e delle catastrofi naturali, la necessità di propiziare la fertilità, la<br />

speranza di rimanere incolumi dopo lunghi viaggi per mare, il timore di incorrere in epidemie o<br />

in guerre cruente: sono queste, nel privato e nel pubblico, le paure che generano il voto.<br />

Lo scambio del dono rappresenta una manifestazione sociale di primaria importanza presso<br />

tutte le popolazioni antiche. Con esso si creano e si mantengono legami personali, si sanciscono i<br />

reciproci rapporti di forza. <strong>La</strong> condizione di superiorità degli dei e la loro onnipotenza conferiscono<br />

loro il diritto di ricevere doni. Infatti, il rapporto con la divinità si compie proprio tramite il dono<br />

votivo. Gli ex voto deposti nei santuari erano di ogni specie: dalle primizie al cibo quotidiano, dai<br />

gioielli più preziosi agli utensili più poveri.<br />

Il valore simbolico del dono permette che l’oggetto consacrato possa essere anche una semplice<br />

rappresentazione del reale, spesso realizzata in terracotta (frutti, pani, spighe, miniature di vasellame<br />

o utensili).<br />

L’ex voto rappresenta simbolicamente un aspetto contrattuale del rapporto fra l’uomo e la divinità:<br />

al dono deve corrispondere una contropartita secondo la logica del “do ut des”. Gli uomini

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