05 Musica profana - Fabiosartorelli.Net
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Trovieri<br />
Il più antico troviere conosciuto è uno dei più illustri<br />
autori di romanzi versificati, Chrétien de Troyes, autore<br />
del Perceval le Gallois, cui Wagner ispirò il suo Parsifal.<br />
Verso la fine del secolo XII Conon de Béthune e Blondel<br />
de Nesle. Nel secolo XIII la vita musicale della Francia<br />
settentrionale, con il rinnovamento del patrimonio<br />
paraliturgico e i primi monumenti polifonici della scuola<br />
di Notre-Dame, fu profondamente trasformata e la<br />
stessa monodia oscillò tra l'antica fonte d'ispirazione<br />
(troubadours) e i nuovi modelli.<br />
Tra il 1219 e il 1236 Gautier de Coinci scrisse chansons alla<br />
Vergine attingendo indifferentemente per le melodie alle<br />
sequenze, ai lais e ai conducti polifonici: indice d'una<br />
coesistenza di forme e di gusti a prima vista inconciliabili.<br />
Dagli inizi del secolo XIII si fece più consistente l'influsso delle<br />
forme musicali fisse di origine popolareggiante: ne risentirono<br />
le musiche di Thibaut de Champagne (1201-53) e,<br />
soprattutto, le composizioni del più alto talento trovierico:<br />
Adam de la Hale (1230 ca.-88 ca. ), autore del celebre Li Geus<br />
de Robin et de Marion, azione scenica composta forse per la<br />
corte di Napoli, alle cui sezioni cantate e danzate egli adattò<br />
refrains e chansons. Furono gli estremi bagliori di un'arte che,<br />
esportata fuori dal territorio francese insieme con quella dei<br />
troubadours, aveva già suscitato imitatori ed epigoni in quasi<br />
tutti i paesi d'Europa.<br />
08/<strong>05</strong>/2011<br />
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