miracoli Eucaristici - Rinnovarsi nello Spirito Santo

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03.06.2013 Views

Nel mese di Maggio 1869, dice Mgr. Di Sègur, una pia giovinetta fu assolutamente condannata dai medici. Essa era colpita da un male interno talmente grave, che il medico dell’ospedale, dove l’avevano portata, fece avvertire altri due medici per constatare, diceva, un caso del quale non aveva incontrato che un solo esempio nella sua carriera medica. La povera Maria, così si chiamava la giovinetta, soffriva atroci dolori, e le si erano fatte senza successo operazioni dolorosissime. Il medico la dichiarò perduta, senza speranza. Un bel giorno essa si sentì come ispirata di votarsi al Sacro Cuore di Gesù, e di fare in suo onore due voti se il buon Dio si degnava guarirla: voto di castità perpetua e voto di farsi suora di carità. Essa me ne parlò, io le dissi di seguire la sua ispirazione, e di fare il suo doppio voto comunicandosi il domani. Ritornai a vederla qualche ora dopo che si era comunicata. >. E infatti, cinque o sei giorni più tardi la buona Maria cominciava ad alzarsi, ed al termine di un mese potè ritornare presso sua madre e preparare con essa il suo piccolo corredo di novizia. Essa si è fatta suora e attualmente cura i malati con una abnegazione uguale alla sua salute. 1859. Arabghir in America. Beato Ladislao di Gielniow. Nacque in Gielniow, paesino della diocesi di Gnesen, nel regno di Polonia. Gesù l’amante purissimo delle anime, accarezzò coi zefiri delle ispirazioni divine l’adolescenza di Ladislao, il quale corrispose subito ai carismi della grazia, abbracciando in Varsavia, l’Ordine dei Minori. Una profonda umiltà, un’obbedienza impareggiabile, una purezza virginea meravigliosa, un ardentissimo zelo per l’osservanza accurata della regola francescana e un intenso amore alla Croce, erano i fiori olezzanti di quell’anima privilegiata. E Dio, che non si lascia vincere in gentilezza dalle sue creature, chiamò ben presto l’anima di Ladislao al meritato premio. Era un Venerdì Santo dell’anno 1505. Mentre il Santo narra al popolo di Varsavia la Passione di Gesù Cristo, si trasfigura repentemente in viso, è rapito in estasi luminosa e sale in aria al di sopra del pulpito, in vista dell’immensa moltitudine. Ma che? Tornato in cella è colto dai brividi della febbre e si è addormentato nel Signore. Egli è uno dei Patroni principali della Polonia, e la sua tomba, venerata nella Chiesa dei Frati Minori di Varsavia, rifulge per miracoli strepitosi. 8

Una donna di età avanzata, aveva volontariamente mangiata della carne offerta agli idoli. Dopo quest’atto di idolatria, essa riuscì ad unirsi ai fedeli e partecipò furtivamente ai santi misteri. Essa aveva ingannati gli uomini e credeva di ingannare Dio; ma la vendetta divina non lasciò lungo tempo impunito il sacrilegio. L’alimento sacro che aveva preso alla sacra Mensa si cambiò ad un tratto in una spada di fuoco che ne straziava le visceri. Dopo essersi torta fra convulsioni violente, entrò in furore, si morse la lingua per punirla di avere profanato il Corpo divino, e cercando di uccidersi da sè stessa, spirò in mezzo agli eccessi della rabbia e della disperazione. Quarto Secolo. Donatisti profanatori divorati dai cani. Santo Optato, vescovo di Milève in Numidia, fu uno dei più illustri difensori della fede nel IV secolo: esso scrisse contro i donatisti che desolavano particolarmente la Chiesa di Cartagine. Ecco com’egli si volge a quei settari che si abbandonavano nelle chiese ad ogni sorta di eccessi: . 1790. Vinz – la -Chièsaz. Al principio della rivoluzione, un parrocchiano di Vinz-la –Chièsaz domandò al suo curato un biglietto per andare a confessarsi ad Annecy, e ritornato nella chiesa della sua parrocchia, nel momento in cui il suo curato diceva la Messa, gettò per disprezzo il biglietto sulle sante Ostie quando il curato distribuiva la santa Comunione. All’istante stesso, il suo braccio si ritira e resta nell’attitudine nella quale aveva gettato il biglietto. Portò sempre il braccio steso, con crudeli dolori, senza poter mai dargli altra direzione e l’anno seguente, lo stesso giorno, alla stessa ora, morì nell’empietà come aveva vissuto. 9

Nel mese di Maggio 1869, dice Mgr. Di Sègur, una pia giovinetta fu assolutamente condannata dai<br />

medici. Essa era colpita da un male interno talmente grave, che il medico dell’ospedale, dove l’avevano<br />

portata, fece avvertire altri due medici per constatare, diceva, un caso del quale non aveva incontrato<br />

che un solo esempio nella sua carriera medica. La povera Maria, così si chiamava la giovinetta, soffriva<br />

atroci dolori, e le si erano fatte senza successo operazioni dolorosissime. Il medico la dichiarò perduta,<br />

senza speranza. Un bel giorno essa si sentì come ispirata di votarsi al Sacro Cuore di Gesù, e di fare in<br />

suo onore due voti se il buon Dio si degnava guarirla: voto di castità perpetua e voto di farsi suora di<br />

carità. Essa me ne parlò, io le dissi di seguire la sua ispirazione, e di fare il suo doppio voto<br />

comunicandosi il domani.<br />

Ritornai a vederla qualche ora dopo che si era comunicata. >.<br />

E infatti, cinque o sei giorni più tardi la buona Maria cominciava ad alzarsi, ed al termine di un mese<br />

potè ritornare presso sua madre e preparare con essa il suo piccolo corredo di novizia. Essa si è fatta<br />

suora e attualmente cura i malati con una abnegazione uguale alla sua salute.<br />

1859. Arabghir in America.<br />

Beato Ladislao di Gielniow.<br />

Nacque in Gielniow, paesino della diocesi di Gnesen, nel regno di Polonia.<br />

Gesù l’amante purissimo delle anime, accarezzò coi zefiri delle ispirazioni divine l’adolescenza di<br />

Ladislao, il quale corrispose subito ai carismi della grazia, abbracciando in Varsavia, l’Ordine dei<br />

Minori. Una profonda umiltà, un’obbedienza impareggiabile, una purezza virginea meravigliosa, un<br />

ardentissimo zelo per l’osservanza accurata della regola francescana e un intenso amore alla Croce,<br />

erano i fiori olezzanti di quell’anima privilegiata. E Dio, che non si lascia vincere in gentilezza dalle<br />

sue creature, chiamò ben presto l’anima di Ladislao al meritato premio.<br />

Era un Venerdì <strong>Santo</strong> dell’anno 1505. Mentre il <strong>Santo</strong> narra al popolo di Varsavia la Passione di Gesù<br />

Cristo, si trasfigura repentemente in viso, è rapito in estasi luminosa e sale in aria al di sopra del<br />

pulpito, in vista dell’immensa moltitudine. Ma che? Tornato in cella è colto dai brividi della febbre e si<br />

è addormentato nel Signore.<br />

Egli è uno dei Patroni principali della Polonia, e la sua tomba, venerata nella Chiesa dei Frati Minori<br />

di Varsavia, rifulge per <strong>miracoli</strong> strepitosi.<br />

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