miracoli Eucaristici - Rinnovarsi nello Spirito Santo
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Il naufragio Baraca.<br />
Agatone, vescovo di Palermo, navigando alla volta di Roma, chiamato dal Papa Pelagio II, andò<br />
incontro a grandi pericoli di naufragio, specialmente per una tempesta che si era subito scatenata sul<br />
vascello con tanto furore che ne strappò le vele, i cordami e altre cose.<br />
Non avendo nulla da sperare negli uomini, marinai e passeggeri rivolsero lo sguardo supplichevole al<br />
cielo, il solo che poteva salvarli in quel terribile momento.<br />
E mentre tutti erano raccolti in preghiera un marinaio, chiamato Baraca, occupato a dirigere<br />
un’imbarcazione rimorchiata dal vascello, fu assalito da un’onda spaventosa ed enorme che, spezzando<br />
la grossa fune che legava la barca al vascello, trasportò questa e l’infelice marinaio molto lontano.<br />
Il vascello dopo aver corso più volte pericolo di essere inghiottito dai flutti, poteva finalmente, per<br />
protezione divina, approdare all’isoletta di Ustica presso la Sicilia.<br />
Del misero naufrago si credette da tutti che, non avendo potuto avere più sue notizie, fosse perito<br />
miseramente fra le onde, e il vescovo Agatone celebrò, tre giorni dopo, il santo Sacrificio della Messa<br />
per il riposo dell’anima sua. Ripreso poi il viaggio, non senza fatiche e disagi, si giunse finalmente al<br />
porto di Roma. Ma quale fu la sorpresa e la gioia del santo Vescovo al vedere sul lido il marinaio<br />
Baraca già pianto perduto!<br />
Il marinaio raccontò allora come la sua barca fosse stata cento volte sommersa dal furore dei flutti, e<br />
che egli con sforzi indicibili, si aggrappava alla carena a fior d’acqua durante tutto il viaggio, finchè<br />
sfinito da questa lotta continua, spossato da una estrema debolezza, accresciuta dalla mancanza di cibo,<br />
già vicino a soccombere, venne salvato da un soccorso insperato.<br />
>.<br />
Il vescovo si informò del giorno e del momento in cui gli era giunto quel soccorso prodigioso, e non<br />
fu difficile constatare che era avvenuto nell’ora stessa in cui aveva celebrato per lui il santo Sacrificio.<br />
Mentre si offriva al cielo in suo favore il pane eucaristico, un pane materiale, necessario alla<br />
conservazione della sua vita, gli era stato somministrato certo da un angelo; ed era appena terminato il<br />
santo Sacrificio che il vascello scampava il misero dal naufragio.<br />
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Dai Dialoghi di S. Gregorio Magno.