miracoli Eucaristici - Rinnovarsi nello Spirito Santo

1257. Ratisbona in Baviera.
Il Crocefisso e il calice.
Un prete celebrava la santa Messa, quando fu assalito da dubbi violenti sulla consacrazione del
calice: è possibile che poche parole pronunciate da un uomo cambino il vino nel sangue di Gesù cristo?
Ma mentre questo doloroso pensiero tormentava la sua anima, egli si arresta indeciso prima di fare
l’elevazione del calice; e un leggero rumore si produce improvviso al disopra dell’altare; dal grande
crocefisso di legno che è sopra al tabernacolo, l’immagine del Salvatore stende lentamente il suo
braccio verso il celebrante che pronuncia le parole della consacrazione, gli toglie il calice dalle mani e
lo tiene esposto alle adorazioni dei fedeli.
Il prete cade in ginocchio; al dubbio è successo lo spavento e l’angoscia: ma subito la fede, una fede
ormai inestinguibile nel mistero tre volte santo della consacrazione, si accende in lui; confessa la sua
colpa e chiede perdono del suo dubbio versando abbondanti lacrime.
Allora, per ricompensa del suo pentimento e della sua umiltà, il salvatore abbassa il braccio e rimette il
calice in mano del suo ministro sconsolato.
La cappella del miracolo esiste ancora, restaurata con gusto, è stata consacrata il 18 settembre 1855 da
mgr. Valentino.
Annerito dai secoli, il Crocefisso miracoloso è al posto di onore, come un testimone della fede e degli
omaggi di tante generazioni che sono venute a pregare ai suoi piedi.
Georg.Ott. : Miracoli Eucaristici, pag. 210; P. Conel: Miracles Historiques, pag. 60.
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