miracoli Eucaristici - Rinnovarsi nello Spirito Santo

VI secolo. Egina in Cilicia.
I due stiliti.
A trenta miglia circa dalla città di Egina in Cilicia, vivevano due stiliti divisi da una distanza di
seimila passi. Uno di essi era in comunione con la santa chiesa cattolica; l’altro, che viveva da più
lungo tempo sulla colonna, era nel numero dei più ardenti seguaci dell’eresia di Severo, e non cessava
di perseguitare il cattolico con le sue invettive.
Quello sopportava con pazienza quegli ingiusti attacchi. Infine per mettervi un termine, risolse di
domandare all’eretico una porzione del pane della comunione dei severiani.
L’eretico, orgoglioso di questa vittoria sul suo avversario, non esitò ad arrendersi ai suoi desideri e
mandò a quello, che considerava già come uno dei suoi fratelli, un pane portato dall’ultima assemblea
dei severiani.
Il cattolico aveva voluto tentare una prova; non era per debolezza che aveva agito, ma per ispirazione
del cielo. Esso supplicava Dio di rafforzare la sua fede nell’adorabile mistero dell’altare, e confondere
l’impostura dell’empio provocatore.
Preparò quindi una caldaia di acqua bollente, e, ricevuto il pane dell’eretico, in presenza del
messaggero che glielo aveva portato, lo gettò nel liquido bollente, e subito il pane si disfece non
restandone la minima traccia. Allora animato da una viva fede, prende la santa Eucarestia che
conservava per comunicarsi, e la getta pure nella caldaia; ma l’acqua subito si raffredda e l’Ostia santa
galleggia sulla superficie intatta, senza neppure essere bagnata. >.
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De Vitis, t. X,c. 29.