miracoli Eucaristici - Rinnovarsi nello Spirito Santo
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Miracolo di Bolsena.<br />
Un prete tedesco assalito da dubbi sulla fede nella presenza di nostro Signore, sotto le sante Specie,<br />
chiese a Dio di dissiparli.<br />
In un pellegrinaggio che fece a Roma, l’anno 1263 si fermò a Bolsena, dove celebrò la Messa nella<br />
chiesa di Santa Cristina. Nel momento in cui spezzava l’Ostia sopra al calice, ne sgorgò vivo sangue,<br />
che si sparse sul corporale. Ogni goccia di sangue che cadeva sul corporale, portava l’impronta di una<br />
figura umana. Il terrore impedì al prete di terminare il santo sacrificio, e pose la santa Ostia nel<br />
tabernacolo.<br />
Esso andò a gettarsi ai piedi del papa Urbano IV, che in quel tempo abitava a Orvieto, per domandargli<br />
l’assoluzione dei suoi dubbi contro la fede. Il sovrano Pontefice fece portare a Orvieto il corporale<br />
misterioso e lo depose con gran pompa nella cattedrale, dove il popolo non ha cessato di venerarlo.<br />
Per onorare la SS. Eucarestia e conservare il ricordo di un così grande miracolo, Urbano IV istituì la<br />
festa del Corpus Domini, che fissò al giovedì dopo l’ottava di Pentecoste, e ordinò di celebrare la<br />
Messa e l’ufficio composto da S. Tommaso d’Aquino.<br />
Un’iscrizione, impressa sul marmo l’anno stesso, attesta e perpetua il miracolo.<br />
Nel momento della traslazione del santo corporale. Il Papa e i cardinali andarono incontro fino al ponte<br />
di un torrente, i bimbi portavano dei rami di ulivi. Il Papa lo ricevette in ginocchio e lo trasportò a<br />
Orvieto. Quattro gocce di quel Sangue miracoloso erano cadute su qualche lastra del pavimento di<br />
marmo. Queste lastre furono trasportate in un cripta, vicina alla chiesa di Santa Cristina, per essere<br />
esposta alla venerazione dei fedeli.<br />
La costituzione di Urbano IV, che istituì la festa solenne del SS. Sacramento, fu confermata nel<br />
concilio generale di Vienna, da Clemente V, l’anno 1311.<br />
Il Papa Giovanni XXII che gli successe, pubblicò la bolla di Urbano IV, ed è a quest’epoca che si fa<br />
risalire l’istituzione delle processioni solenni del SS. Sacramento.<br />
* * *<br />
Gesù Cristo stesso volle dare una salutare lezione a uno dei confessori di santa Francesca delle cinque<br />
piaghe del Terzo Ordine Serafico. Egli le aveva un giorno proibito di comunicarsi.<br />
La santa ne soffriva molto contentandosi di gemere ai piedi del suo divino Sposo. Ma ecco che, mentre<br />
assisteva alla Messa del suo confessore, al momento della comunione, il sacerdote si accorse che<br />
mancava una parte dell’Ostia. Fu colpito da viva ansietà, non potendo sospettare il prodigio che si era<br />
operato. La santa, per umiltà, non osava rivelare il meraviglioso favore che aveva ricevuto.<br />
Tuttavia, vedendo il suo confessore molto turbato, volle liberarlo, ella si avvicina dunque e gli dice:<br />
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Annali Francescani.