miracoli Eucaristici - Rinnovarsi nello Spirito Santo
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1194. Miracolo d’Augsbourg.<br />
Nel 1194 una donna d’Augsbourg si presentò un mattino alla chiesa del convento di Santa Croce con<br />
l’intenzione di impossessarsi di un’Ostia consacrata. Essa venne a comunicarsi con gli altri fedeli e,<br />
ritiratasi in disparte, si tolse l’Ostia di bocca e la mise in una palla di cera preparata a questo effetto e la<br />
portò a casa sua dove durante cinque anni fece subire a nostro Signore ogni sorta di cattivi trattamenti.<br />
Infine, straziata dai rimorsi, confessò il suo delitto ad un sacerdote.<br />
Questi, avendo aperta la palla di cera, trovò al posto dell’Ostia una materia rossa, simile a carne<br />
insanguinata. Tremante d’emozione, il sacerdote allontanò di più la cera, per vedere se non vi erano<br />
altri vestigi della santa Eucarestia.<br />
Ma il Sacramento aderiva alle pareti e sotto gli sforzi si divise in due parti che restarono unite per dei<br />
piccoli filamenti rossi come sangue.<br />
Nel suo timore andò a trovare il suo vescovo il quale, riconosciuto il miracolo, ordinò una<br />
processione solenne alla chiesa di Santa Croce.<br />
Là, il pio prelato spezzò i sigilli posti dal sacerdote prima di andare dal suo vescovo. Si constatò allora<br />
che non solo l’Ostia aveva conservata la sua apparenza di carne sanguinante, ma che il suo volume era<br />
divenuto quattro volte maggiore di prima.<br />
Di più, da quel giorno fino alla festa di S. Giovanni Battista, continuò a crescere; allora la cera si<br />
staccò da questa carne miracolosa che fu rinchiusa in un reliquiario di cristallo.<br />
L’Ostia miracolosa si è conservata fino ai nostri giorni senza la minima corruzione.<br />
Anast. Voghet. Thaumaturg. Euchar. J. Hauntin. Sacrament. Amoris, pag. 547.<br />
Un angelo riparatore.<br />
Un fanciullo aveva fatto la sua prima Comunione. Gesù aveva parlato a quell’anima, il fanciullo era<br />
addolorato vivamente, perché il babbo suo e la sua mamma non andavano mai alla Messa; egli li aveva<br />
pregati, supplicati, ma invano.<br />
Allora che fa il nostro caro ragazzo? Egli assiste due volte la settimana alla Messa, uno per suo padre,<br />
l’altra per la madre. Questa si accorge subito delle uscite mattutine del ragazzo, e l’osserva e lo segue<br />
fino alla chiesa, dove lo vede in ginocchio, raccolto come un angelo, pregare con fervore.<br />
La madre lo aspettava all’uscire della chiesa, e vedendo il suo viso bagnato ancora di lacrime, ella si<br />
turba e gli domanda, perché piange. Il fanciullo l’abbraccia: >.<br />
Si indovini il resto; i cuori buoni non sono rari nelle classi popolari. La domenica seguente, il nostro<br />
angioletto accompagnava alla Messa il suo babbo e la sua mamma.<br />
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