miracoli Eucaristici - Rinnovarsi nello Spirito Santo
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Il Barone Arturo S…, figlio di un ricco signore protestante, visitava nel 1831 le principali città della poetica Italia. Egli si trovò a Livorno per la festa del Corpus Domini, che si celebrava con una maestà senza pari nella bella città di Toscana. Il sole splendidissimo versava a flotti i suoi raggi, l’aria era rallegrata dal magnifico concerto delle campane, i palazzi e le case erano rivestiti di arazzi ricchi e vari, splendidi altari erano alzati di tratto in tratto e le vie sparse di fiori erano piene di una folla silenziosa e raccolta che si inginocchiava al passaggio del Dio Sacramentato, portato dall’arcivescovo sotto un baldacchino d’oro, e scortato dal clero e dalla signoria della città. Solo il barone teneva la testa alta in mezzo a questo popolo inchinato, e rideva cinicamente della superstizione dei papisti. Tutto ad un tratto l’ironia dispare dal suo viso, un pallore di morte lo copre, mentre cade in ginocchio e un torrente di lacrime scorre dai suoi occhi. Che cosa era accaduto? Il signore protestante stesso ce lo racconta…. >. Era un novello Saul atterrato sulla strada di Damasco. Esso riconobbe il suo errore ed entrò nella Compagnia di Gesù. 1553. Miracolo di Braine. Agnese di Baudiment, contessa di Braine, si sforzava di guadagnare alla vera fede una giovane ebrea che essa amava; ma tutti i suoi sforzi si urtavano contro l’ostinazione della fanciulla che non voleva credere alla presenza reale di Gesù Cristo nel SS. Sacramento. Non sapendo qual mezzo prendere, la contessa chiese a Dio di provare la reale presenza nell’Eucarestia con qualche miracolo. Il mercoledì di Pentecoste dell’anno 1553 la collegiata di Sant Yved era piena di gente. Il vescovo di Beauvais, il vescovo di Soissons, l’abate di Sant Yved, il conte e la contessa di Braine e un gran numero di personaggi di corte stavano nel Santuario; dietro ad essi una moltitudine di cristiani e di ebrei avidi di vedere se il prodigio, chiesto con tanta istanza, avrebbe luogo. Un religioso del monastero di Sant Yved celebrava la messa; tutti gli assistenti seguivano le sante cerimonie; ad un tratto, nel tempo dell’elevazione, il corpo di nostro Signore apparve tra le mani del sacerdote sotto forma di un fanciullo in croce. Tutti gli ebrei e i cristiani videro il meraviglioso miracolo e non vi fu che un grido d’ammirazione in tutta l’assemblea. Questa manifestazione della presenza reale di Gesù nel SS. Sacramento ebbe per seguito la conversione della giovane israelita e con lei di tutte le famiglie ebree di Braine. L’ostia prodigiosa fu conservata poi fino al tempo della rivoluzione. 40
1194. Miracolo d’Augsbourg. Nel 1194 una donna d’Augsbourg si presentò un mattino alla chiesa del convento di Santa Croce con l’intenzione di impossessarsi di un’Ostia consacrata. Essa venne a comunicarsi con gli altri fedeli e, ritiratasi in disparte, si tolse l’Ostia di bocca e la mise in una palla di cera preparata a questo effetto e la portò a casa sua dove durante cinque anni fece subire a nostro Signore ogni sorta di cattivi trattamenti. Infine, straziata dai rimorsi, confessò il suo delitto ad un sacerdote. Questi, avendo aperta la palla di cera, trovò al posto dell’Ostia una materia rossa, simile a carne insanguinata. Tremante d’emozione, il sacerdote allontanò di più la cera, per vedere se non vi erano altri vestigi della santa Eucarestia. Ma il Sacramento aderiva alle pareti e sotto gli sforzi si divise in due parti che restarono unite per dei piccoli filamenti rossi come sangue. Nel suo timore andò a trovare il suo vescovo il quale, riconosciuto il miracolo, ordinò una processione solenne alla chiesa di Santa Croce. Là, il pio prelato spezzò i sigilli posti dal sacerdote prima di andare dal suo vescovo. Si constatò allora che non solo l’Ostia aveva conservata la sua apparenza di carne sanguinante, ma che il suo volume era divenuto quattro volte maggiore di prima. Di più, da quel giorno fino alla festa di S. Giovanni Battista, continuò a crescere; allora la cera si staccò da questa carne miracolosa che fu rinchiusa in un reliquiario di cristallo. L’Ostia miracolosa si è conservata fino ai nostri giorni senza la minima corruzione. Anast. Voghet. Thaumaturg. Euchar. J. Hauntin. Sacrament. Amoris, pag. 547. Un angelo riparatore. Un fanciullo aveva fatto la sua prima Comunione. Gesù aveva parlato a quell’anima, il fanciullo era addolorato vivamente, perché il babbo suo e la sua mamma non andavano mai alla Messa; egli li aveva pregati, supplicati, ma invano. Allora che fa il nostro caro ragazzo? Egli assiste due volte la settimana alla Messa, uno per suo padre, l’altra per la madre. Questa si accorge subito delle uscite mattutine del ragazzo, e l’osserva e lo segue fino alla chiesa, dove lo vede in ginocchio, raccolto come un angelo, pregare con fervore. La madre lo aspettava all’uscire della chiesa, e vedendo il suo viso bagnato ancora di lacrime, ella si turba e gli domanda, perché piange. Il fanciullo l’abbraccia: >. Si indovini il resto; i cuori buoni non sono rari nelle classi popolari. La domenica seguente, il nostro angioletto accompagnava alla Messa il suo babbo e la sua mamma. 41
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Il Barone Arturo S…, figlio di un ricco signore protestante, visitava nel 1831 le principali città della<br />
poetica Italia. Egli si trovò a Livorno per la festa del Corpus Domini, che si celebrava con una maestà<br />
senza pari nella bella città di Toscana.<br />
Il sole splendidissimo versava a flotti i suoi raggi, l’aria era rallegrata dal magnifico concerto delle<br />
campane, i palazzi e le case erano rivestiti di arazzi ricchi e vari, splendidi altari erano alzati di tratto in<br />
tratto e le vie sparse di fiori erano piene di una folla silenziosa e raccolta che si inginocchiava al<br />
passaggio del Dio Sacramentato, portato dall’arcivescovo sotto un baldacchino d’oro, e scortato dal<br />
clero e dalla signoria della città.<br />
Solo il barone teneva la testa alta in mezzo a questo popolo inchinato, e rideva cinicamente della<br />
superstizione dei papisti.<br />
Tutto ad un tratto l’ironia dispare dal suo viso, un pallore di morte lo copre, mentre cade in ginocchio e<br />
un torrente di lacrime scorre dai suoi occhi.<br />
Che cosa era accaduto? Il signore protestante stesso ce lo racconta….<br />
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Era un novello Saul atterrato sulla strada di Damasco.<br />
Esso riconobbe il suo errore ed entrò nella Compagnia di Gesù.<br />
1553. Miracolo di Braine.<br />
Agnese di Baudiment, contessa di Braine, si sforzava di guadagnare alla vera fede una giovane ebrea<br />
che essa amava; ma tutti i suoi sforzi si urtavano contro l’ostinazione della fanciulla che non voleva<br />
credere alla presenza reale di Gesù Cristo nel SS. Sacramento.<br />
Non sapendo qual mezzo prendere, la contessa chiese a Dio di provare la reale presenza nell’Eucarestia<br />
con qualche miracolo.<br />
Il mercoledì di Pentecoste dell’anno 1553 la collegiata di Sant Yved era piena di gente.<br />
Il vescovo di Beauvais, il vescovo di Soissons, l’abate di Sant Yved, il conte e la contessa di Braine e<br />
un gran numero di personaggi di corte stavano nel Santuario; dietro ad essi una moltitudine di cristiani<br />
e di ebrei avidi di vedere se il prodigio, chiesto con tanta istanza, avrebbe luogo.<br />
Un religioso del monastero di Sant Yved celebrava la messa; tutti gli assistenti seguivano le sante<br />
cerimonie; ad un tratto, nel tempo dell’elevazione, il corpo di nostro Signore apparve tra le mani del<br />
sacerdote sotto forma di un fanciullo in croce.<br />
Tutti gli ebrei e i cristiani videro il meraviglioso miracolo e non vi fu che un grido d’ammirazione in<br />
tutta l’assemblea. Questa manifestazione della presenza reale di Gesù nel SS. Sacramento ebbe per<br />
seguito la conversione della giovane israelita e con lei di tutte le famiglie ebree di Braine.<br />
L’ostia prodigiosa fu conservata poi fino al tempo della rivoluzione.<br />
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