miracoli Eucaristici - Rinnovarsi nello Spirito Santo
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Guarigione ottenuta dall’Eucarestia.<br />
Mgr. De Sègur racconta il fatto seguente.<br />
Nel 1860, un mio amico, fervente cristiano e distinto magistrato, mi pregò di visitare uno dei suoi<br />
bimbi, dodicenne, che una malattia lo teneva in letto da parecchie settimane, con una febbre ardente.<br />
> mi diceva il buon padre: > Io andai subito presso il caro malato. Esso era molto istruito nelle<br />
cose religiose e in tre o quattro giorni fu sufficientemente preparato. Potei quindi dare la S. Comunione<br />
in Viatico a questo pio fanciullo. Tutta la famiglia era inginocchiata intorno al suo letto: esso ricevette<br />
Nostro Signore con una semplicità e un fervore angelico.<br />
Cosa ammirabile e assolutamente inesprimibile! La febbre fuggì davanti all’Eucarestia.<br />
Il domani venne il medico, molto affezionato alla famiglia, ma non cristiano. Constatò che il bimbo<br />
non aveva più febbre, ma non capì niente.<br />
Ritornò il giorno dopo, ma niente febbre e dolori. >. La madre si oppose. >. Ma il dottore insiste; il padre non osa prendere la responsabilità della resistenza, e la<br />
pozione prescritta è data. Appena essa è inghiottita, la febbre rimonta con tutta la sua intensità: la<br />
madre si desola. > dice al marito.<br />
Questi venne a raccontarmi il suo dolore. >.<br />
E il domani, dopo la Comunione, la febbre lo lasciò come la prima volta. Da quel giorno la<br />
convalescenza cominciò, per non più interrompersi; essa fu lunga, ma consolata ogni settimana dalla<br />
visita Eucaristica del Buon Dio. Oggi il buon fanciullo è divenuto un bravo e degno giovane di una<br />
salute robusta, di una pietà fervente e di un incantevole candore.<br />
Casi che non sono casi.<br />
Nella chiesa parrocchiale di S. Dalmazio, a breve distanza da Siena, un giorno di Luglio,<br />
nell’infuriare della tempesta, un fulmine, forata la muraglia della chiesa, scoppiava nel tempio e finiva<br />
sopra l’altare maggiore, lasciando intatto il tabernacolo, completamente dorato, dove era il<br />
SS. Sacramento.<br />
Fu grande la meraviglia di tutti nel vedere spegnersi il fulmine senza produrre il minimo danno; ma si<br />
accrebbe ancora di più, quando fu osservato che la corrente, penetrata sotto le tovaglie dell’altare, non<br />
si sa come, aveva fatto saltare la tavoletta che cinge la pietra sacra, lasciando intatto il sepolcreto delle<br />
ossa dei santi e non bruciando neppure le tovaglie, che si conservano ancora intatte.<br />
Alla gente che dopo il temporale visitava la chiesa, cadevano lacrime di commozione nell’osservare<br />
questo fatto meraviglioso!<br />
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