miracoli Eucaristici - Rinnovarsi nello Spirito Santo
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Grandi furono le grazie che la ven. Caterina di Gesù, Carmelitana, ottenne non appena si fu chiusa nel<br />
chiostro. Una notte, levatasi di letto per recarsi in coro a fare adorazione al divin Sacramento, fu presa<br />
da una profonda tristezza, pensando alla insensibilità degli uomini, che freddi alla infinita bontà di Dio,<br />
non si ricordano d’andare a visitarlo e trattenersi alquanto con Lui, che per loro sta notte e giorno<br />
nell’augustissimo Sacramento dell’altare. Stando in questi pensieri le si fa udire come un rumore<br />
misterioso: porge attento l’orecchio e sente una soave melodia, degli Angeli che cantavano all’Ag<strong>nello</strong><br />
divino le parole dell’Apocalisse: Benedictio, claritas, sapientia, gratiarum actio, honor, virtus,et<br />
fortitudo Deo nostro in saecula saeculorum.<br />
E nel tempo stesso, illuminatisi la chiesa di celesti splendori, si udivano ancora altre preghiere, con le<br />
quali gli Spiriti celesti supplivano alla assenza degli uomini; e distribuendosi intorno all’altare<br />
porgevano i loro omaggi e moltiplicavano le benedizioni al Dio dell’Eucarestia.<br />
Maria ama Gesù in noi.<br />
E’ sopra tutto quando possediamo Gesù nel nostro cuore che Maria ci circonda della sua più materna<br />
tenerezza, perché allora vede in noi il suo carissimo Figlio.<br />
Santa Opportuna, abbadessa, essendo sul punto di morire, chiese la santa Comunione, e fu tale la sua<br />
devozione nel riceverla, che non solo Gesù le testimoniò il suo amore, ma vide anche Maria avvicinarsi<br />
al suo letto, consolarla e sostenerla nell’ultimo combattimento.<br />
La buona abbadessa raccomandò con istanza a Gesù le sue figlie e gl’interessi del monastero; mettendo<br />
poi le braccia fuori dal letto e stendendole verso Maria, come per abbracciarla, rimise la sua anima tra<br />
le sue mani, insieme al suo ultimo respiro.<br />
I divini sponsali.<br />
20<br />
Niccolao Raghi, tratt. II, c, XLVII.<br />
Maria non ha desiderio che di vederci legati al suo divin Figlio, nel Sacramento, con legami indissolubili.<br />
Un giorno, che la venerabile Maria Caterina di Gesù, Carmelitana spagnola, aveva ricevuto la Comunione,<br />
Maria le apparve tenendo Gesù bambino tra le braccia. Prendendo allora la mano di Caterina, la mise in quella<br />
del suo divin Figlio, come per sposarla a Lui. Subito dopo, la Santa entrò in sentimenti degni di questa divina<br />
alleanza, chiedendo a Gesù di essere messa a parte dei suoi dolori: e il Salvatore le dette una corona di spine di<br />
cui ella si cinse la fronte e che non lasciò più durante i ventitrè anni che visse ancora, più orgogliosa di questo<br />
diadema che le regine delle loro corone di diamanti.