miracoli Eucaristici - Rinnovarsi nello Spirito Santo
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Maria incoraggia a comunicarci.<br />
La santa Vergine è così desiderosa che noi riceviamo spesso il suo divin Figlio, che volle Ella stessa<br />
esortare a comunicarsi un buon religioso che un timore esagerato della sua bassezza allontanava dalla<br />
Mensa eucaristica. Questo buon frate si preparava a ricevere il Sacramento di vita, assistendo<br />
devotamente alla santa Messa, quando nelle mani del sacerdote, in luogo dell’Ostia, apparve come<br />
Gesù confitto in croce, spandendo dalla piaga dei piedi una grande abbondanza di sangue.<br />
Egli ne fu così spaventato che non osò avvicinarsi alla sacra Mensa. Terminata la Messa, la Vergine<br />
santa gli apparve e gli domandò perché non aveva ricevuto il Corpo del suo SS. Figlio. Il buon frate<br />
rispose che se n’era giudicato indegno. – Ma quando mai, riprese la Madre di Dio, sarai degno di<br />
ricevere un tal Sacramento? Prega mio figlio di renderti Egli stesso come ti vuole, e in avvenire non<br />
astenerti mai più dal comunicarti secondo i tuoi sentimenti.<br />
Racconta S. Anastasio che alcuni giovinastri, entrati un giorno in una chiesa di Alessandria, si posero<br />
a profanarla con mille irriverenze.<br />
Uno più ardito montò sulla cattedra vescovile, gesticolando indecentemente per far ridere i compagni.<br />
Poi discese e si pose intorno a quella cattedra per muoverla dal suo posto; ma lo colpì sul fatto la<br />
collera celeste: perché, non si sa come, si stacco dalla cattedra un pezzo di legno acuminato, che a<br />
forma di freccia si piantò nel ventre di quell’infelice, e foratigli gli intestini, lo distese morto sul<br />
pavimento.<br />
Il 10 Maggio 1718 D. Giovanni Scotti celebrava la sua decima Messa nella pia Opera Migliavacca.<br />
Giunto all’elevazione, fu avvertito dal procuratore Alessandro Scipione Ambrosio che l’Ostia era<br />
divisa; e mentre questi, mosso da erronea opinione dell’avvertita frattura, era corso a prendere un’altra<br />
Ostia da consacrare, il sacerdote si accorse non solo che l’Ostia era nettamente divisa per mezzo, ma<br />
che inoltre le estremità spezzate erano tutte di un colore sanguigno, e che alcune gocce di vivo sangue<br />
erano cadute sul labbro della coppa e sul piede del calice.<br />
Esterefatto si prostrò dinanzi all’Ostia miracolosa, e, sciolto in lacrime, invitò il suddetto procuratore e<br />
le figlie dell’Opera a contemplare il prodigio.<br />
Si corse ad avvisare i RR. Canonici della vicina cattedrale, e dinanzi al Vicario del S. U.<br />
dell’Inquisizione, al Provicario generale Imardi e ad altri insigni ecclesiastici, otto valentissimi medici<br />
giurarono sui santi Evangeli che quello era sangue vero e puro, e che quindi si trattava di un miracolo.<br />
Un protestante convertito.<br />
Era in un ospedale d’Italia un viaggiatore svizzero protestante, assai aggravato, il quale, vedendo gli<br />
altri comunicarsi, e sé escluso, si sentì mosso a detestazione della sua sètta, e, per desiderio di poter<br />
ricevere Gesù Sacramentato, si fece cattolico.<br />
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