miracoli Eucaristici - Rinnovarsi nello Spirito Santo

Sant’ Isidoro.
Sant’ Isidoro era un povero contadino spagnolo delle campagne di Madrid, e tutto il suo amore lo
riponeva in Gesù Sacramentato.
Si alzava al mattino presto, visitava le chiese di Madrid, e ascoltava quante più Messe poteva.
Ora, sebbene arrivasse molto tardi al lavoro, trovava sempre alla sera d’aver fatto moltissimo, perché
gli Angeli aravano con lui e per lui, e lo aiutavano. Una volta il suo padrone venne per coglierlo sul
fatto e sgridarlo, che per star tanto in chiesa trascurasse i lavori campestri; ma, giunto sul luogo, vide da
lontano un secondo aratro con due buoi, bianchi come la neve, che aravano insieme con lui.
Ora, avvicinandosi ad Isidoro, lo trovò solo, e gli chiese chi fossero quelli che avevano arato con lui, ed
il Santo rispose: >.
In tal modo il padrone restò persuaso che gli Angeli aiutassero Isidoro, supplendo per lui nel tempo che
esso impiegava in udire parecchie Messe. Una volta, in giorno di lavoro, non avendo potuto il servo di
Dio udire le Messe che voleva, ne fu afflitto; e nel dopopranzo andò alla chiesa di Sant’ Andrea: ma,
trovatala chiusa, s’inginocchio alla porta. Qui fu rapito in estasi meravigliosa, in cui si aprirono le porte
del cielo, e vide i Beati che celebravano una Messa con immensa solennità: egli l’ascoltò con maggior
fervore possibile, e poi ritornò ai sensi pieno di giubilo e di gaudio dello Spirito Santo.
Gli Angeli e il Santo Viatico.
S. Vincenzo in Spagna.
Presso S. Vincenzo della Roquette, sulla grande strada, si eleva un modesto oratorio, eretto per
perpetuare la memoria di un miracolo che la tradizione racconta così: Il curato di S. Martino portava il
santo Viatico a un malato in una fattoria di sua giurisdizione, senza aver preso cura di esaminare, prima
di partire, il ciborio, che per caso non conteneva che una sola Ostia consacrata.
Il corteo si avanzava con una lentezza rispettosa, quando, passando vicino al ponte dove ora si vede
l’oratorio, si scorse un giovane di una bellezza straordinaria, che si mise in ginocchio in adorazione
all’avvicinarsi del Signore: la sua attitudine era così ammirabile, che attirò l’attenzione generale.
Giunto presso il malato, il prete gli dette l’Ostia intera senza conservarne almeno un frammento per il
ritorno. Ora, quando il corteo ripasso presso il luogo dove si era veduto quello sconosciuto, si notò che
questi, lungi dal prostrarsi come la prima volta, non si scoprì nemmeno il capo.
Gli astanti sorpresi e offesi di questa mancanza di rispetto, lo biasimarono vivamente. Ma il giovane
avvicinatosi ai preti che portavano il baldacchino: >.
Si riportarono queste parole al curato, che restò stupefatto di vedere la sua colpa scoperta: >.
A queste parole si voltò per vedere il giovane che aveva potuto penetrare questo segreto, ma era
scomparso. Si riconobbe allora che quello era un Angelo mandato dal Signore per scongiurare in
avvenire tali negligenze. Fu per questo che si fabbricò un oratorio presso S. Vincenzo della Roquette.
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