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L'ANAFORA CRISTIANA La preghiera eucaristica e la poetica ...

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5 - G. DI DONNA ANAFORA <strong>CRISTIANA</strong>: INTRODUZIONE - BIBLIOGRAFIA - GLOSSARIO<br />

Epiclesi per <strong>la</strong> nostra trasformazione: Il paragrafo orazionale che domanda, per<br />

l'assemblea cultuale, di diventare un solo corpo per mezzo del<strong>la</strong> comunione<br />

sacramentale (…unum corpus et unus spiritus inveniamur in Christo … - <strong>preghiera</strong><br />

<strong>eucaristica</strong> rom. III -). E' una trasformazione escatologica perché il Corpo ecclesiale è<br />

in cammino verso <strong>la</strong> piena e perfetta trasformazione.<br />

Epiclesi susseguente: Epiclesi per <strong>la</strong> trasformazione delle ob<strong>la</strong>te che in tutte le grandi<br />

tradizioni anaforiche (fatta eccezione per il Canone romano) segue il racconto<br />

istituzionale.<br />

Eulogia finale: In ebraico håtîmah (= sigillo, chiusa) É <strong>la</strong> formu<strong>la</strong> che figura al<br />

termine di ogni b e rakâ il cui sviluppo si discosti dal contenuto del<strong>la</strong> prima frase. Si<br />

tratta di un accorgimento mnemonico-riassuntivo. Si compone di una formu<strong>la</strong><br />

eulogica (Benedetto sei tu, Signore…) seguita dal<strong>la</strong> motivazione riassuntiva del<br />

contenuto del<strong>la</strong> b e rakâ in questione (e.g. per <strong>la</strong> terra e per l'alimento… ).<br />

Eulogia iniziale : In ebraico p e tîhah (= apertura) <strong>la</strong> formu<strong>la</strong> che figura all' inizio di<br />

ogni prima b e rakâ. Nel caso di una serie di b e rakôt, le successive non <strong>la</strong> comportano<br />

perché dipendono dal<strong>la</strong> prima. Schema c<strong>la</strong>ssico: Benedetto sei tu, Signore Dio nostro,<br />

re del mondo.<br />

Haggadah pasquale: Celebrazione annuale dell' uscita dall' Egitto, fatta <strong>la</strong> vigilia di<br />

pasqua nel<strong>la</strong> comunità domestica.<br />

Intercessioni anaforiche: prosecuzione dell'epiclesi per <strong>la</strong> trasformazione<br />

escatologica. Ciò che viene chiesto per <strong>la</strong> assemblea orante-liturgica, viene al<strong>la</strong>rgato<br />

per tutta <strong>la</strong> Chiesa.<br />

Mis√nah: (= insegnamento» orale - dal verbo shanà, «ripetere»): In origine <strong>la</strong> mishnah<br />

indicava <strong>la</strong> tradizione orale di Israele, in quanto distinta dal<strong>la</strong> Scrittura (miqra’). E' un<br />

Corpus iuris del<strong>la</strong> tradizione orale giudaica. Attualmente designa <strong>la</strong> compi<strong>la</strong>zione di<br />

consuetudini e norme regali portate a temine verso <strong>la</strong> fine del 200 d.C. Sarà <strong>la</strong> base<br />

del Talmûd.<br />

Midrå–s√: Il termine designa un metodo di esegesi scritturistica, di stile omiletico,che si<br />

sforza di armonizzare i testi. Indica anche il risultato di tale metodo.<br />

Post - Pridie: porzione dell'anafora ispanica e ambrosiana che segue il racconto<br />

istituzionale. Mette insieme spesso, liberamente, l'anamnesi e l'epiclesi.<br />

Post - Sanctus: Paragrafo dell' anafora che riconduce il Sanctus dopo <strong>la</strong> digressione<br />

che esso stesso rappresenta. Già presente nel<strong>la</strong> struttura del<strong>la</strong> <strong>preghiera</strong> giudaica.<br />

Q e dûs√s√ah (= santificazione): E' <strong>la</strong> proc<strong>la</strong>mazione quotidiana del<strong>la</strong> santità di Dio<br />

(Sanctus) nel<strong>la</strong> <strong>preghiera</strong> giudaica; essa si ispira al canto delle creature celesti, cui si<br />

associano gli uomini in terra. Essa consiste nel<strong>la</strong> ripetizione del Trisaghion di Is 6:3 e<br />

del<strong>la</strong> benedizione di Ez 3:12.<br />

Racconto (=embolismo) istituzionale: Formale citazione in stile diretto del luogo<br />

teologico scritturistico dell'evento che si celebra. (Accipite et manducate… Accipite et<br />

bibite… ; nell'anafora <strong>eucaristica</strong> aggiunge il precetto di iterazione Hoc facite in

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