L'ANAFORA CRISTIANA La preghiera eucaristica e la poetica ...

1 - G. DI DONNA ANAFORA CRISTIANA: INTRODUZIONE - BIBLIOGRAFIA - GLOSSARIO
L’ANAFORA CRISTIANA
La preghiera eucaristica e la poetica
sacramentale del Crocifisso risuscitato
1. Introduzione
1.1. Sommario
1.2. Bibliografia
1.3. Glossario dei termini più usati
Gianandrea Di Donna
1. Introduzione
1.1. Sommario
2. Origine dell' anafora. Textus Liturgiæ Iudæorum
2.1. La forma letteraria della Todah dell'Antico Testamento
2.2. Tre grandi todòt regali dell’Antico Testamento
2.3. La liturgia sinagogale e privata nella tradizione ebraica post biblica
2.3.1. Introduzione
2.3.2. La litrurgia ebraica della mensa
2.3.3. La liturgia ebraica del mattino e della sera
2.3.4. La liturgia ebraica di supplica (dei sacrifici)
3. L'anafora cristiana. Textus Ecclesiæ
3.1. La cena del Signore
3.1.1. Testi fondamentale del Nuovo Testamento
3.1.2. Testi complementari del Nuovo Testamento
3.2. Berakah ebraica ed eucaristia cristiana
3.3. Eucaristia arcaica.
3.3.1. Introduzione sui Manuali «Apostolici»
3.3.2. DIDACH TWN DWDEKA APOSTOLWN
3.3.3. Tephillah cristiana: Constitutiones Apostolorum liber VII
3.3.4. Hippolitus, Prex eucharistica in «Traditione Apostolica»
3.3.5. Testamentum Domini
3.3.6. Missa Clementina: Constitutiones Apostolorum liber VIII
3.4. Strutture anafore classiche
3.5. Anafore orientali.
3.5.1. Anaphora chaldaica Apostolorum Addai et Mari
3.5.2. Anaphora Marci Evangelistæ
3.5.3. Anaphora ægyptiaca in Euchologio Serapionis
3.5.4. Anaphora alexandrina Basilii Cesariensis
3.5.5. Anaphora Ioannis Chrysostomi
3.5.6. Anaphora hierosolymitana Iacobi
3.6. Testi delle Liturgie Occidentali.
3.6.1.Canon Romanus seu Canon missæ

2 - G. DI DONNA ANAFORA CRISTIANA: INTRODUZIONE - BIBLIOGRAFIA - GLOSSARIO
3.6.2. Prex Eucharistica romana III
3.6.3. Prex Eucharistica pro variis necessitatibus IV:
«Iesus pertransiens benefaciendo»
3.6.4. Eucaristia ispano-mozarabica
4. Appendici
4.1. Appendice I. Prospetto sintetico sulle Chiese Orientali
4.2. Appendice II. Le Chiese Orientali
4.3. Appendice III. Le Famiglie Liturgiche Orientali
4.4. Appendice IV. Tavole
1.2. Bibliografia
Bibliografia generale
ARR-EOC: ARRANZ M., Eucaristia Orientale Comparata. Dispense ad usum
studentium. PUG:Roma 1996.
BOU:BOUYER L., Eucaristia. Teologia e spiritualità della preghiera eucaristica.
Torino: LDC 2 1992. (idem in francese) Eucharistie. Théologie. et spiritualité
de la prière eucharistique. Desclée & Cie: Tournai,1966 2 1968.
GIR-STR (GIR-1): GIRAUDO C., La struttura letteraria della preghiera eucaristica.
Saggio sulla genesi letteraria di una forma. Todà veterotestamentaria, berakà
giudaica, anàfora cristiana. (Analecta Biblica 92) Roma 1981 (tesi
moderata da M. ARRANZ del P.I.O., M. GILBERT del P.I.B e P. ROCHA della
P.U.G.)
GIR-PRO (GIR-2): GIRAUDO C., Eucaristia per la Chiesa. Prospettive teologiche
sull'eucaristia a partire dalla «lex orandi» (Aloisiana 22) Gregorian
University Press - Morcelliana: Roma 1989.
GIR-RIF (GIR-3): GIRAUDO C., Preghiere eucaristiche per la Chiesa di oggi.
Riflessioni in margine al commento del canone svizzero-romano (Aloisiana
23) Gregorian University Press -Morcelliana: Roma 1993
HÄN: HÄNGGI A. - PAHL I., Prex eucharistica. Textus e variis liturgiis
antiquioribus selecti. (Spicilegium Friburgense 12). Éditions
Universitaires: Fribourg 1968.
LIG-(MAGN)-I: LIGIER L., Magnae orationis eucharisticae seu anaphorae origo et
significatio,. Romae 1964: (I pars) Exordium et praeparatio historica.
(citata secondo la computerizzazione di M. Arranz., cf.impaginazione originale: pp.1-82: )
LIG-(MAGN)-II: Idem: (II pars) Pars liturgica et theologica
(parte non computerizzata; impaginazione originale: pp.83-182: )
LIG-(MAGN)-III: Idem: (III pars) Pars analytica et descriptiva ubi praecipuae
anaphorae respective investigantur. (impaginazione originale che non segue la II
parte: pp.158-283)

3 - G. DI DONNA ANAFORA CRISTIANA: INTRODUZIONE - BIBLIOGRAFIA - GLOSSARIO
GON: GONZÁLES FUENTE A., Preghiere eucaristiche della tradizione cristiana.
EMP: Padova 1983.
BOU -ARC: BOUYER L., Architettura e Liturgia. Ed. Qiqajon - Comunità di Bose:
Magnano (VC) 1994, 89-96.
DAL: DALMAIS I.H., Le Liturgie Orientali . Ed. Paoline: Roma 2 1982.
MAR: MARTIMOR A.G., La Chiesa in preghiera. Introduzione alla Liturgia
Tipografia Italo-Orientale «S. Nilo»: Grottaferrata (Roma) 1963.
Bibliografia ausiliaria
RENAUDOT E., Liturgiarum orientalium collectio . I &II t. Ed. J.B. Coignard 1716
(Francofurti 1847). (testo greco e latino).
S. MARSILI - A. NOCENT - M. AUGÉ - A. J. CHUPUNGCO (cur.), Eucaristia: telogia e
storia della celebrazione (Anàmnesis 3/2). Marietti: Casale Monferrato 1983.
JUNGMANN J.A., Missarum sollemnia. Eine genetische Erklärung der römischen
Messe. Herder: Wien 2 1949.
MAZZA E., Le odierne preghiere eucaristiche . EDB: Bologna 1984.
MAZZA E., L'anafora eucaristica. Studi sulle origini (Bibliotheca «Ephemerides
liturgicæ Subsidia» 62) C.L.V. Edizioni Liturgiche: Roma 1992.
MAZZA E.(dir.) - Monaci e monahce di Bose (curr.), Segno di unità. Le più antiche
eucaristie delle chiese. Ed. Quiqajon - Comunità di Bose: Magnano (BI) 1996.
ROBERTSON R.G., The Eastern Christian Churches. A Brief Survey. Edizioni
Orientalia Christiana: Roma 5 1995.
1.3. Glossario dei termini
più usati
BOU-ARC: 89-96.
GIR-PRO: 672-679.
‘Æmîdah : designa l'atteggiamento sacrale da tenersi in piedi. E' uno dei nomi della
T e fillah.
Anafora (= elevazione, oblazione): Nelle liturgie orientali significa propriamente
quella parte della celebrazione che inizia con il dialogo invitatoriale (Dominus
vobiscum…) e si conclude con l'Amen finale. Ha come corrispondente nella liturgia
romana il termine Canone, sinonimo di Preghiera eucaristica.

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Anafore "anamnetiche" : Si tratta delle anafore che presentano il blocco «raccontoanamnesi»
(o racconto istituzionale) nella sezione storica o anamnetica. [Anafore
siro-occidentali - o antiochene -, maronite e mozarabiche] *
Anafore "epicletiche" : Si tratta delle anafore che presentano il blocco «raccontoanamnesi»
(o racconto istituzionale) nella sezione deprecativa o epicletica. [Anafore
siro-orientali, alessandrine, e il Canone Romano] **
B e rakah: (=benedizione): Nel senso specifico che le conferisce la letteratura rabbinica
il termine designa qualsiasi paragrafo orazionale che inizi e/o termini con la formula
eucologica «Benedetto sei tu, Signore». Essa é la struttura fondamentale della
preghiera sinagogale.
Birkat hammazôn (=benedizione sull'alimento): Formulario giudaico con il quale si
benedisce Dio per l'alimento che è stato preso.
Canone: Nella liturgia romana designa la preghiera canonica o normativa. E'
sinonimo di anafora e di preghiera eucaristica.
Dialogo invitatoriale : Il dialogo che introduce l'anafora (Dominus vobiscum…). Esso
crea una tensione sacrale tra l'assemblea cultuale e Dio Padre.
Diciotto benedizioni (Semonèh - ‘Essrèh): Preghiera per eccellenza sinonimo di
T e fillah quotidiana.
Dossologia epicletica: Paragrafo celebrativo (=dossologico) che si costruisce sul
crescendo escatologico dell'ultima intercessione dell'anafora. Esso forma inclusione
con l'inizio celebrativo della sezione anamnetica. E' detto pure inclusione dossologica
o dossologia finale. Designadolo come «dossologia epicletica», si sottolinea, dal
punto di vista della struttura letteraria dell'anafora, che si tratta di una articolazione
interna della sezione epicletica.
Epiclesi [proprie dicta] Il paragrafo orazionale che nell'anafora chiede la
trasformazione delle oblate, generalmente attraverso l'esplicita domanda di invio
dello Spirito Santo. Si tratta di una terminologia specificamente liturgico-anaforica da
non confondere con l'impiego da noi fatto del termine «epiclesi [in senso lato]». Più
estesamente si può parlare di epiclesi per la trasformazione delle oblate oppure di
epiclesi di transustanziazione . Molte anafore uniscono letterariamente l'epiclesi sulle
oblate alla epiclesi per la nostra trasformazione escatologica .
Epiclesi antecedente : epiclesi per la trasformazione delle oblate che nel Canone
romano ( e nelle anafore romane II, III e IV) precede il racconto istituzionale.
* Il qualficativo siro-occidentale designa la precisa area strutturale delle anafore, e non già l'area
geografica dove si é conservato questo o quel formulario. Spesso nella storia liturgica delle anafore
area strutturale e area geografica non collimano; ad esempio le anafore di Nestorio e di Teodoro, pur
essendo tutt'ora conservate presso le chiese caldee, presentano una struttura a tutti gli effetti sirooccidentale.
** Il qulificativo siro-orientale , in parallelo con quanto detto per le anafore siro-occidentali, designa
l'area strutturale delle anafore come Addai e Mari, anafora per eccellenza a dell' Oriente siriaco, o di
San Pietro Apostolo III - detta anche di Sarar - di struttura siro-orientale, pur appartenendo all'area
geografica siro-occidentale.

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Epiclesi per la nostra trasformazione: Il paragrafo orazionale che domanda, per
l'assemblea cultuale, di diventare un solo corpo per mezzo della comunione
sacramentale (…unum corpus et unus spiritus inveniamur in Christo … - preghiera
eucaristica rom. III -). E' una trasformazione escatologica perché il Corpo ecclesiale è
in cammino verso la piena e perfetta trasformazione.
Epiclesi susseguente: Epiclesi per la trasformazione delle oblate che in tutte le grandi
tradizioni anaforiche (fatta eccezione per il Canone romano) segue il racconto
istituzionale.
Eulogia finale: In ebraico håtîmah (= sigillo, chiusa) É la formula che figura al
termine di ogni b e rakâ il cui sviluppo si discosti dal contenuto della prima frase. Si
tratta di un accorgimento mnemonico-riassuntivo. Si compone di una formula
eulogica (Benedetto sei tu, Signore…) seguita dalla motivazione riassuntiva del
contenuto della b e rakâ in questione (e.g. per la terra e per l'alimento… ).
Eulogia iniziale : In ebraico p e tîhah (= apertura) la formula che figura all' inizio di
ogni prima b e rakâ. Nel caso di una serie di b e rakôt, le successive non la comportano
perché dipendono dalla prima. Schema classico: Benedetto sei tu, Signore Dio nostro,
re del mondo.
Haggadah pasquale: Celebrazione annuale dell' uscita dall' Egitto, fatta la vigilia di
pasqua nella comunità domestica.
Intercessioni anaforiche: prosecuzione dell'epiclesi per la trasformazione
escatologica. Ciò che viene chiesto per la assemblea orante-liturgica, viene allargato
per tutta la Chiesa.
Mis√nah: (= insegnamento» orale - dal verbo shanà, «ripetere»): In origine la mishnah
indicava la tradizione orale di Israele, in quanto distinta dalla Scrittura (miqra’). E' un
Corpus iuris della tradizione orale giudaica. Attualmente designa la compilazione di
consuetudini e norme regali portate a temine verso la fine del 200 d.C. Sarà la base
del Talmûd.
Midrå–s√: Il termine designa un metodo di esegesi scritturistica, di stile omiletico,che si
sforza di armonizzare i testi. Indica anche il risultato di tale metodo.
Post - Pridie: porzione dell'anafora ispanica e ambrosiana che segue il racconto
istituzionale. Mette insieme spesso, liberamente, l'anamnesi e l'epiclesi.
Post - Sanctus: Paragrafo dell' anafora che riconduce il Sanctus dopo la digressione
che esso stesso rappresenta. Già presente nella struttura della preghiera giudaica.
Q e dûs√s√ah (= santificazione): E' la proclamazione quotidiana della santità di Dio
(Sanctus) nella preghiera giudaica; essa si ispira al canto delle creature celesti, cui si
associano gli uomini in terra. Essa consiste nella ripetizione del Trisaghion di Is 6:3 e
della benedizione di Ez 3:12.
Racconto (=embolismo) istituzionale: Formale citazione in stile diretto del luogo
teologico scritturistico dell'evento che si celebra. (Accipite et manducate… Accipite et
bibite… ; nell'anafora eucaristica aggiunge il precetto di iterazione Hoc facite in

6 - G. DI DONNA ANAFORA CRISTIANA: INTRODUZIONE - BIBLIOGRAFIA - GLOSSARIO
meam commemorationem). Dal momento che si tratta di un innesto letterario, essa è
modellata sul vocabolo greco to; e[mbolon, che dice appunto «l'innesto dell'albero».
Seder (= ordine): Ordine di preghiere o libro di preghiere nella liturgia giudaica.
S e ma‘: (= ascolta) Servizio cultuale giudaico consistente nella lettura (preceduta e
seguita da formulari benedizionali) di Dt 6:4-9; 11:13-21; Nm 15:37-41.
Sezione anamnetico-celebratica [ = sezione storica ]: Protasi all' indicativo dei
formulari orazionali ( seguendo GIR-PRO: 280 indicheremo questa sezione con il
segno grafico *). La comunità orante, per bocca del suo capo, si rivolge a Dio,
raccomandandogli cultualmente la storia della sua relazione (fedeltà di Dio - peccato
dell'uomo). Con questa anamnesi, Dio viene celebrato-lodato-benedetto-confessato.
E' una prima sezione di tipo storico-salvifico che consente il passaggio ad una
seconda sezione.
Sezione epicletica [ = sezione deprecativa ]: Apodosi all' imperativo dei formulari
orazionali.( seguendo GIR-PRO: 281 indicheremo questa sezione con il segno grafico
**) Si chiede a Dio di manifestare la propria fedeltà ora . L'articolazione tra le due
sezioni è spesso evidenziata dalla particella logico-temporale w e‘ attâ, kaiŸ nu'n, et
nunc (= e ora), che funge spesso da prezioso indizio di strutturazione. La comunità
domanda ciò di cui ha bisogno.
Talmûd (= inseganmento, dottrina): Corpus iuris della legge giudaica messa per
iscritto. Comprende la Mishnah: e la G e må—rah (= complemento). La sua compilazione
corrisponde al III - IV secolo d.C. Del Talmûd esiste una redazione palestinese e una
babilonese.
Targûm (= versione): Traduzione, spesso parafrasata, in aramaico dei testi biblici.
T e fillah: (= preghiera supplica): Preghiera di supplica per eccellenza nel giudaismo. Si
recita stando in piedi, per questo è chiamata anche ‘Æmîdah . Il formulario quotidiano
è chiamato «Diciotto benedizioni», mentre quello festivo «Sette benedizioni».
Tôdah (= confessione): Indica la forma letteraria soggiacente la preghiera
veterotestamentaria. Il termine tôdâ (dalle forme intensive della radice ydh ) esprime
sia la dimensione confessionale che celebrativa.
Tôseftah: (= aggiunta): Raccolta di norme legali non entrate a far parte della Mis√nâ,
rispetto alla quale costituiscono una «aggiunta».
Torà (= insegnamento, dottrina): Gli ebrei indicano il Pentateuco. I primi cinque libri
della Bibbia sono la rivelazione di Dio e della sua volontà (Legge), per iscritto. Esiste
anche una Torà orale che attualizza l'esecuzione dei comandi di Dio per mezzo di
precetti.
Zikkarôn (= memoriale): Termine ebraico, tipico della teologia moderna, che indica
tutte le potenzialità della memoria cultuale.

7 - G. DI DONNA ANAFORA CRISTIANA: INTRODUZIONE - BIBLIOGRAFIA - GLOSSARIO
Torah
scritta orale
Pentateuco Tradizione
------------------------------------------------------------------------------------- (70 d.C.)
codificazione della
Targum Mishnah
& Tosefta
Midrash-------------------------------------------------------------------- (200 d.C.)
codificazione della
Gemarah
----------------------------------------------------------------------------------- (700 d.C.)
Talmud Yerushalami
Talmud Babilonese