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Incontri tirrenici. - Università degli Studi di Sassari

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3.39. Orani (NU)<br />

720) Askos in bucchero, <strong>di</strong> provenienza sconosciuta<br />

Citato nel sito internet del Museo Nazionale Archeologico <strong>di</strong> Nuoro<br />

(www.museoarcheologiconuoro.it) nella vetrina delle importazioni dal territorio <strong>di</strong> Orani, come il<br />

Nuraghe Nurdòle, osservando che “dal territorio <strong>di</strong> Torpè proviene una piccola coppa su piede a<br />

vernice nera mentre è ignota la provenienza <strong>di</strong> un askos in bucchero.” Il pezzo è ivi esposto nella sala<br />

V, vetrina 2. La forma askoide in bucchero, in Sardegna, è un unicum, anche se sono proprio i modelli<br />

nuragici a fornire l‟ispirazione per le produzioni etrusche.<br />

3.39.A. Nuraghe Nurdòle. Area sacra sarda<br />

721) Frr. <strong>di</strong> orlo e spalla <strong>di</strong> oinochoe in bucchero<br />

(Oristano 1997, p. 248, n. 96)<br />

Ampia porzione <strong>di</strong> oinochoe trilobata <strong>di</strong> tipo 7f (?) Rasmussen. Il pezzo è esposto nella sala V, vetrina 2,<br />

del Museo Nazionale Archeologico <strong>di</strong> Nuoro.<br />

722) Fr. <strong>di</strong> ansa <strong>di</strong> kylix (?) in bronzo<br />

(Oristano 1997, p. 250, n. 104)<br />

Fr. conservato nei magazzini del Museo Nazionale Archeologico <strong>di</strong> Nuoro. In Oristano 1997, p. 250, si<br />

<strong>di</strong>ce che l‟ansa potrebbe appartenere ad una coppa-kylix bronzea d‟età classica; la produzione etrusca<br />

viene ipotizzata.<br />

723) Applique in bronzo<br />

(Oristano 1997, p. 249, n. 103)<br />

Applique bronzea configurata a leoncino accovacciato a testa retrospicente, probabilmente applicata<br />

sull‟orlo <strong>di</strong> un bacile. Produzione etrusca, cfr. puntuale in SCHUMACHER 1890, p. 89, n. 477, applique <strong>di</strong><br />

Karlsruhe, Collezione Maler. M. Madau in ORISTANO 1997, p. 249, richiama il cfr. (e forse la stessa<br />

bottega) con una phiale mesomphalica dalla Tomba 47 del Guerriero <strong>di</strong> Vulci e quelle provenienti dalla<br />

stipe votiva della Fonte Veneziana (AR). Ve<strong>di</strong> qui schede nn° 674-675, esemplari da Sorra<strong>di</strong>le, altri<br />

confronti sono con il sopra richiamato esemplare pertinente alla classe delle omphalos-bowls dalla<br />

Tomba del Guerriero <strong>di</strong> Vulci (PELLEGRINI 1980, n. 54) e con una da Orvieto (COOK 1968, tav. 110, fig.<br />

8). Per il luogo <strong>di</strong> produzione del vasellame e delle relative appliques sono stati proposti vari centri fra<br />

Etruria centrale, settentrionale e Padana (Bologna); le ipotesi più verosimili prevedono una<br />

produzione d‟Etruria centrale <strong>di</strong> seconda metà VI sec. a.C. (COOK 1968, pp. 340-342) e, più<br />

precisamente, il centro <strong>di</strong> Vulci nell‟ultimo quarto dello stesso VI secolo (JURGEIT 1999, p. 302).<br />

3.40. Oliena (NU)<br />

3.40.A. Sa Sedda „e sos Carros. Inse<strong>di</strong>amento sardo<br />

Sito definito in NICOSIA 1981, p. 443, “Opificio nuragico”. Esemplare conservato al Museo<br />

Nazionale G.A. Sanna <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong>.<br />

724) Fr. <strong>di</strong> vasca <strong>di</strong> bacile in bronzo<br />

(NICOSIA 1981, p. 443, fig. 467; TORE 1981, p. 291)<br />

Stefano Santocchini Gerg – <strong>Incontri</strong> <strong>tirrenici</strong>. Le relazioni fra Fenici, Sar<strong>di</strong> ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.)<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in Storia, Letterature e Culture del Me<strong>di</strong>terraneo. 98

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