Incontri tirrenici. - Università degli Studi di Sassari
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2.2 La questione della perio<strong>di</strong>zzazione: due o tre fasi?<br />
La ricerca storica sui rapporti fra le due sponde del Tirreno ha riconosciuto, nello svolgersi<br />
<strong>di</strong> queste relazioni, due fasi principali: una prima fase dal IX a circa il 630 a.C. che ha visto la<br />
partecipazione <strong>di</strong> due attori principali, la civiltà nuragica da una parte e quella villanoviana<br />
dall‟altra. Dal 630 al 540 a.C. circa, il ruolo <strong>di</strong> protagonista negli scambi verso la controparte<br />
etrusca vede la sostituzione della componente in<strong>di</strong>gena con le comunità levantine delle<br />
colonie fenicie, che – a parere della maggioranza <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong>osi – assumono il ruolo <strong>di</strong> agenti<br />
unici del commercio con l‟Etruria, sia come vettori lungo le rotte fra le due sponde, sia come<br />
re<strong>di</strong>stributori delle importazioni etrusche verso i centri secondari fenici e i centri in<strong>di</strong>geni<br />
dell‟Isola.<br />
Rispetto a questa tra<strong>di</strong>zionale sud<strong>di</strong>visione in due fasi, l‟unico a <strong>di</strong>scostarsi leggermente è<br />
stato F. Nicosia 53, che ne ha riconosciute tre: la prima dalla metà del IX al 680 circa, la<br />
seconda dal 680 al 620 a.C. e la terza dal 620 al 540 a.C. Il fatto <strong>di</strong> una sud<strong>di</strong>visione della<br />
tra<strong>di</strong>zionale prima fase, in due “sottofasi” non cambia la sostanza della realtà storica, in<br />
quanto i protagonisti <strong>degli</strong> scambi restano comunque le due civiltà etrusca e nuragica.<br />
Occorre premettere che queste due fasi rispondono più a moderni modelli storico-<br />
interpretativi che a due epoche o congiunture economico-politiche ben <strong>di</strong>stinte e definite.<br />
Come spesso accade, la realtà risponde a circostanze più sfumate e senza nette cesure; infatti<br />
– come più e meglio si tenterà qui <strong>di</strong> evidenziare – alcune caratteristiche dei rapporti etrusco-<br />
sar<strong>di</strong> della prima fase, sembrano perdurare nella seconda ed a quest‟ultima si proporrà <strong>di</strong><br />
aggiungerne una terza, che dall‟arcaismo si estende fino alla piena età Classica. Una terza<br />
fase, dunque, caratterizzata dall‟estrema rarefazione delle importazioni etrusche; una sorta<br />
<strong>di</strong> “fase <strong>di</strong> assenze”, che tuttavia hanno il loro peso storico e che – per antinomia –<br />
permettono <strong>di</strong> cogliere più adeguatamente le specificità della seconda fase.<br />
2.2.1 La fase villanoviano-nuragica<br />
La definizione <strong>di</strong> questa prima fase è stata scelta per facilitare una comprensione<br />
imme<strong>di</strong>ata, anche se occorre specificare che il periodo storico cui si riferisce – dal IX sec. al<br />
630 a.C. – comprende la fase <strong>di</strong> transizione, in Etruria, fra l‟età Villanoviana propriamente<br />
detta e la antica e me<strong>di</strong>a età Orientalizzante e che, come detto in premessa, la civiltà nuragica<br />
mostra quei mutamenti che rendono più adeguata la definizione <strong>di</strong> Sar<strong>di</strong>.<br />
53 NICOSIA 1981, p. 442.<br />
Stefano Santocchini Gerg – <strong>Incontri</strong> <strong>tirrenici</strong>. Le relazioni fra Fenici, Sar<strong>di</strong> ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.)<br />
Tesi <strong>di</strong> dottorato in Storia, Letterature e Culture del Me<strong>di</strong>terraneo. 29