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Incontri tirrenici. - Università degli Studi di Sassari

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Nella breve rassegna che segue verranno trattati gli stu<strong>di</strong> svolti fino agli anni ‟70 del<br />

secolo scorso, mentre le ricerche dell‟ultimo trentennio verranno contestualizzate e illustrate<br />

quin<strong>di</strong> in relazione a singoli temi specifici trattati nel corso del capitolo de<strong>di</strong>cato alle<br />

ricostruzioni storiche ed alle considerazioni conclusive. Ciò anche perché gli stu<strong>di</strong> storico-<br />

archeologici che si sono occupati del periodo che qui interessa, ovvero la tarda età<br />

Orientalizzante e Arcaica ed i relativi rapporti etrusco-sar<strong>di</strong>, hanno visto la luce solo negli<br />

ultimi decenni, quando l‟attenzione <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong>osi si è concentrata sulla fondazione e lo<br />

sviluppo delle colonie levantine nell‟Isola, con la conseguente nascita dell‟archeologia fenicia<br />

e punica in Sardegna. Prima <strong>di</strong> questo momento, la ricerca storica fu impegnata ad indagare<br />

specialmente i rapporti fra l‟Etruria villanoviana e la Sardegna nuragica, come risulta<br />

evidente dai paragrafi che seguono.<br />

I. Le strutture architettoniche: tholos e falsa-volta<br />

Oltre a Stanislao Stefanini e al Petit Radel, si occuparono della questione anche G. Pinza,<br />

A. Taramelli, L. Laurenzi, M. Guido, G. Cantagalli ed E. Contu. Giovanni Pinza 31, pur<br />

notando certi parallelismi, considerò la superiore qualità delle realizzazioni sarde, che non<br />

potevano pertanto derivare dall‟insegnamento etrusco. Considerazioni similari espresse<br />

Antonio Taramelli 32 che, suggestionato dai paralleli architettonici, vide nella tomba a camera<br />

con doppio spiovente <strong>di</strong> S. Andrea Priu <strong>di</strong> Bonorva il «precedente formale e cronologico»<br />

delle sepolture etrusche. Anche il Laurenzi 33 vide una <strong>di</strong>retta ispirazione sarda <strong>di</strong>etro le tholoi<br />

dell‟Etruria settentrionale. Margaret Guido (Sar<strong>di</strong>nia, London 1963), invece, accosta<br />

monumenti cronologicamente assai <strong>di</strong>stanti ed evoca confronti fra la tomba dei giganti <strong>di</strong><br />

Noazza-Bìrori e la T. Regolini-Galassi o, ad<strong>di</strong>rittura, la fonte sacra <strong>di</strong> Su Tempiesu <strong>di</strong> Orune<br />

che ricorderebbe i frontoni templari etruschi <strong>di</strong> VI-V secolo a.C. (più recenti <strong>di</strong> oltre un<br />

commerciali <strong>di</strong> prima e seconda fase; a pp. 120-122 per la menzione particolare alla situazione in Sardegna),<br />

159-170 (con la parte riguardante la battaglia del mare sardo), 195-199 (sulla fase <strong>di</strong> crisi e declino delle<br />

metropoli costiere e dei commerci transmarini, anche in merito all‟Isola). Per i rapporto con i cartaginesi, v.<br />

anche pp. 193, 234-239.<br />

31 In: Monumenti primitivi della Sardegna in RendLinc XX, 1901.<br />

32 Grande pioniere dell‟archeologia sarda e accademico dei Lincei, fu <strong>di</strong>rettore del Museo <strong>di</strong> Cagliari e poi<br />

Sovrintendente per la Sardegna, toccò l‟argomento dei rapporti etrusco-sar<strong>di</strong> nelle seguenti pubblicazioni:<br />

Tomba arcaica con statuette in bronzo <strong>di</strong> arte protosarda scoperte a Sardara (Cagliari), in BPI, XXXIX (1913),<br />

p. 108; Il tempio nuragico e i monumenti primitivi <strong>di</strong> S. Vittoria <strong>di</strong> Serri (Cagliari), in MonAnt, XXIII (1914), cc.<br />

389, 434 ss.; Il tempio nuragico <strong>di</strong> S. Anastasia in Sardara (prov. <strong>di</strong> Cagliari), in MonAnt, XXV (1918), cc. 62-<br />

64, 76, 79, 81, 84, 103 ss.; Fortezze, recinti, fonti sacre e necropoli preromane nell’agro <strong>di</strong> Bonorva, in MonAnt,<br />

XXV (1919), cc. 64 ss., 133, 137-139; Serri – Nuovi scavi nel santuario nuragico presso la chiesa <strong>di</strong> S. Maria<br />

della Vittoria nell’altopiano della Giara, in NS 1922, pp. 296-334; Sar<strong>di</strong> ed Etruschi, in StEtr, III (1929), pp. 43-<br />

49.<br />

33 L. Laurenzi, Precedenti dell’architettura bizantina a volta, in Corsi <strong>di</strong> cultura ravennate e bizantina, II,<br />

Ravenna 1958, p. 78; L’origine della copertura voltata e la storia della cupola, in Arte Antica e Moderna, n. 3,<br />

1958, p. 208.<br />

Stefano Santocchini Gerg – <strong>Incontri</strong> <strong>tirrenici</strong>. Le relazioni fra Fenici, Sar<strong>di</strong> ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.)<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in Storia, Letterature e Culture del Me<strong>di</strong>terraneo. 24

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