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Incontri tirrenici. - Università degli Studi di Sassari

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tumulo ben noto fin dalla metà del „500. All‟inizio del secolo successivo, nel 1826, L. C. F.<br />

Petit Radel (Notice sur les nuraghes de la Sardaigne considérés dans leurs rapport avec les résultats<br />

de recherches sur le monuments cyclopéens ou pélasgique) non solo li accomuna, ma considera i<br />

nuraghi come monumenti costruiti dai Pelasgi e dunque fu il primo che in qualche modo<br />

ipotizzò la presenza tirrenica nell‟Isola.<br />

Il canonico Giovanni Spano, fondatore alla metà dell‟800 della ricerca storico-antiquaria<br />

sarda, si occupò – ovviamente – a più riprese 28 <strong>di</strong> varie questioni che interessano le relazioni<br />

etrusco-sarde: egli fu il primo a parlare <strong>di</strong>rettamente <strong>di</strong> «Dominio etrusco in Sardegna» (ve<strong>di</strong><br />

nota precedente), con una presenza nell‟Isola sia per commerci, sia in maniera stabile, con la<br />

fondazione della colonia <strong>di</strong> Feronia Polis presso Posada. L‟influsso etrusco si coglieva a suo<br />

avviso non solo come ascendenza dello stile tirrenico sui bronzetti sar<strong>di</strong>, ma anche lasciando<br />

tracce nel <strong>di</strong>aletto e nei costumi sar<strong>di</strong>. Tutto ciò anche perché egli lo mise in relazione con gli<br />

antichi popoli sar<strong>di</strong> <strong>degli</strong> Aisaronenses et Carenses, provenienti dall‟Etruria. Su posizioni simili<br />

anche il noto storico Ettore Pais 29 che, citando fonti classiche (Strabo, V, 225 e Ptol., III, 6),<br />

propose analoghe presenze <strong>di</strong> «pirati etruschi», ancora in riferimento agli Aisaronenses ed a<br />

Feronia. Sui materiali archeologici egli mise in relazione le navicelle sarde con gli omologhi<br />

rinvenimenti su suolo etrusco e avvicinò le fibule <strong>di</strong> Forraxi Nioi con quelle del ripostiglio <strong>di</strong><br />

San Francesco <strong>di</strong> Bologna e altre da Villanova, Chiusi e Tarquinia.<br />

I primi stu<strong>di</strong> sui rapporti etrusco-sar<strong>di</strong> si occuparono dunque primariamente <strong>di</strong> stabilire<br />

le relazioni fra le strutture architettoniche e la bronzistica che “accomunava” le due culture,<br />

oppure della presenza etrusca nell‟Isola, argomentando del popolo <strong>degli</strong> Aisaronenses e <strong>di</strong><br />

Feronia Polis. A questi temi si aggiunse in un secondo momento quello sulle relazioni<br />

esistenti fra i tipici vasi askoi<strong>di</strong> sar<strong>di</strong> e alcuni ritrovamenti dall‟Etruria mineraria. Fino ad anni<br />

relativamente recenti, furono questi gli argomenti che monopolizzarono l‟attenzione <strong>degli</strong><br />

stu<strong>di</strong>osi; qui <strong>di</strong> seguito ne verrà presentato un succinto resoconto, sud<strong>di</strong>viso proprio<br />

seguendo queste quattro tematiche, non prima <strong>di</strong> aver fatto un doveroso breve cenno agli<br />

scritti del fondatore della moderna Etruscologia, Massimo Pallottino, che soggiornò e lavorò<br />

nell‟Isola, e le de<strong>di</strong>cò una monografia (La Sardegna nuragica, Roma 1950) e se ne occupò a più<br />

riprese nel suo Etruscologia 30.<br />

28 Strade antiche della Sardegna nell’epoca cartaginese (in BASardo I, 1855); Dominio <strong>degli</strong> Etruschi in<br />

Sardegna (in BASardo III, 1857); Antico larario sardo (in BASardo III, 1857).<br />

29 In: Sardegna prima del dominio romano. <strong>Stu<strong>di</strong></strong>o storico archeologico (in RendLinc, VII, 1881); Le navicelle in<br />

bronzo della Sardegna (in BASardo, II serie, 1884); La civiltà dei Nuraghi e lo sviluppo sociologico della<br />

Sardegna (Cagliari, 1911); Storia della Sardegna e della Corsica durante il dominio romano (Cagliari, 1923).<br />

30 Prima e<strong>di</strong>zione: Milano 1942; settima e ultima e<strong>di</strong>zione: Milano 1984, nella quale la Sardegna, i Sar<strong>di</strong> ed i<br />

rapporti con l‟Etruria sono citati alle pp. 45, 55, 57, 60-69 (per gli aspetti linguistici), 94, 113-126 (per gli aspetti<br />

Stefano Santocchini Gerg – <strong>Incontri</strong> <strong>tirrenici</strong>. Le relazioni fra Fenici, Sar<strong>di</strong> ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.)<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in Storia, Letterature e Culture del Me<strong>di</strong>terraneo. 23

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