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Incontri tirrenici. - Università degli Studi di Sassari

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Più completi sono invece i dati documentari che posse<strong>di</strong>amo per le importazioni etrusche<br />

nelle colonie fenicie, soprattutto dopo la pubblicazione delle novità da Nora 188 e con gli oltre<br />

cento esemplari ine<strong>di</strong>ti qui presentati. L‟importanza <strong>di</strong> questa nuova documentazione è tanto<br />

maggiore in quanto rappresenta la più completa rassegna <strong>di</strong> materiali da contesto abitativo<br />

in nostro possesso. Prima <strong>di</strong> questi le importazioni etrusche note provenivano in massima<br />

parte dalle necropoli fenicie, e dunque offrivano la possibilità <strong>di</strong> cogliere un unico aspetto<br />

dell‟uso che ne veniva fatto. La destinazione funeraria come uso quasi esclusivo ha perciò<br />

fortemente con<strong>di</strong>zionato le analisi e le ricostruzioni storico-sociali proposte in letteratura;<br />

adesso siamo finalmente in grado <strong>di</strong> colmare una lacuna ed in grado <strong>di</strong> apprezzare il più<br />

concreto utilizzo che i Fenici ne facevano nella loro quoti<strong>di</strong>anità.<br />

Questo utilizzo in qualche modo quoti<strong>di</strong>ano dei beni <strong>di</strong> produzione tirrenica getta una<br />

nuova luce e li allontana in parte da una visione che spesso li ha relegati alla semplice<br />

funzione <strong>di</strong> bene suntuario destinato ad accompagnare il defunto ed a metterne in risalto<br />

l‟appartenenza ad un‟élite acculturata 189.<br />

Innanzitutto, come detto al capitolo precedente, si ipotizza che le importazioni etrusche<br />

rappresentassero esse stesse una delle contropartite etrusche nei traffici commerciali fra<br />

l‟Etruria e le colonie fenicie e non un semplice “bene <strong>di</strong> accompagnamento”.<br />

Inoltre, <strong>di</strong>versamente da quanto <strong>di</strong> solito sostenuto in letteratura, si ritiene che il<br />

destinatario principale <strong>di</strong> questi acquisti non sia rappresentato solamente dalla componente<br />

sociale dominante. La finalità potrebbe non essere legata solo alla valenza suntuaria e <strong>di</strong><br />

esoticità connessa all‟esibizione <strong>di</strong> status symbols, come parrebbe accadere invece in seno alla<br />

componente sarda dell‟Isola. Il fatto <strong>di</strong> non essere destinati solamente alle élites dominanti,<br />

sembra confermato dal fatto che anche gli abitanti della fortezza del Nuraghe Sirai ne<br />

acquistano in buona quantità, sebbene sia un sito “marginale” e periferico, occupato da una<br />

popolazione mista sardo-fenicia costituita verosimilmente in maggioranza da militari.<br />

In coclusione, si ipotizza che l‟uso principale da parte della comunità fenicia del vasellame<br />

etrusco, in massima parte destinato al consumo <strong>di</strong> vino, sia da ricollegare alla sfera<br />

conviviale, oggetto del prossimo capitolo.<br />

188 RENDELI 2009.<br />

189 BARTOLONI 1985, pp. 113-114; BERNARDINI 2000, p. 178.<br />

Stefano Santocchini Gerg – <strong>Incontri</strong> <strong>tirrenici</strong>. Le relazioni fra Fenici, Sar<strong>di</strong> ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.)<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in Storia, Letterature e Culture del Me<strong>di</strong>terraneo. 200

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