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Incontri tirrenici. - Università degli Studi di Sassari

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6. Osservazioni e considerazioni conclusive<br />

6.1 I commerci arcaici in Sardegna: “mercato fenicio” e “mercato sardo”<br />

Sul fatto che esista un “mercato fenicio” <strong>di</strong> Sardegna non sussiste alcun dubbio, più<br />

incerta e controversa è l‟esistenza <strong>di</strong> un “mercato sardo” che possa considerarsi in qualche<br />

misura autonomo da quello fenicio e che non <strong>di</strong>penda in modo esclusivo dalla<br />

re<strong>di</strong>stribuzione interna da parte delle colonie fenicie dell‟Isola.<br />

E‟ infatti possibile postulare, come vedremo, che nel VII e VI secolo possa esistere un<br />

mercato sardo interno, piuttosto vivace e <strong>di</strong>namico, presumibilmente autonomo e in certa<br />

misura in<strong>di</strong>pendente da quello delle colonie fenicie.<br />

La forza <strong>di</strong> questa autonomia e <strong>di</strong>namicità dell‟ambiente autoctono si coglie, ad esempio,<br />

nell‟apertura agli stimoli esterni, provenienti in buona parte proprio dall‟Etruria, che<br />

producono fenomeni <strong>di</strong> introiezione ravvisabili nei processi <strong>di</strong> imitazione locale e <strong>di</strong><br />

mutamento delle forme vascolari d‟impasto <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione nuragica 118, con riflessi anche – e<br />

significativamente – sulla produzione dei bronzetti nuragici, con il nuovo tipo del kouros 119.<br />

Tutto ciò, non va <strong>di</strong>menticato, nel quadro <strong>di</strong> un rapporto prevalente e privilegiato che<br />

associa le comunità sarde a quelle fenicie. Questi fenomeni <strong>di</strong> “assimilazione” 120 , manifestati<br />

dall‟importazione <strong>di</strong> beni <strong>di</strong> prestigio, si colgono bene negli inse<strong>di</strong>amenti sar<strong>di</strong> del<br />

Campidano, una sorta <strong>di</strong> “autostrada” <strong>di</strong> collegamento fra i due poli – controllati dai Fenici –<br />

del golfo <strong>degli</strong> Angeli e del golfo <strong>di</strong> Oristano. Essi non si limitano però al Campidano, ma<br />

mostrano una <strong>di</strong>ffusione rarefatta tuttavia capillare in tutta l‟Isola, con particolare<br />

addensamento nella Sardegna nord-occidentale e – come lecito aspettarsi – lungo la costa<br />

orientale prospiciente le coste tirreniche (fig. 1).<br />

Una sorta <strong>di</strong> fossile guida che agevola l‟illustrazione delle specificità <strong>di</strong> questo mercato<br />

sono le importazioni <strong>di</strong> oggetti in bronzo (tav. X), completamente assenti nelle colonie<br />

fenicie 121.<br />

118<br />

v. ad esempio MADAU 1986; MADAU 1988; e in particolare UGAS 1986, pp. 43 e 44.<br />

119<br />

Cfr. D‟ORIANO 2004.<br />

120<br />

Si preferisce utilizzare qui il più neutro termine <strong>di</strong> “assimilazione” rispetto ad “acculturazione”, consci della<br />

delicata questione della definizione delle correlazioni che nascono dall‟incontro fra culture <strong>di</strong>verse e del <strong>di</strong>verso<br />

valore (nel senso <strong>di</strong> significati e significanti) che esse attribuiscono ad oggetti simili o uguali (cfr. VAN<br />

DOMMELEN 2001; VIVES-FERRÁNDIZ SÁNCHEZ 2005; KNAPP-VAN DOMMELEN 2008; PERRA 2007).<br />

121<br />

Attestati solo a Cartagine, con 11 Schnabelkannen e un‟oinochoe <strong>di</strong> tipo “ro<strong>di</strong>o” (BOULOUMIÉ 1985, p. 168).<br />

L‟unico caso <strong>di</strong> un vaso metallico <strong>di</strong> possibile produzione etrusca rinvenuto presso i centri fenici <strong>di</strong> Sardegna,<br />

potrebbe riferirsi alla coppa d‟argento <strong>di</strong> forma assimilabile alle coppe ioniche B2, successivamente dotato <strong>di</strong><br />

iscrizione neopunica <strong>di</strong> III sec. a.C. (cat. n° 418).<br />

Stefano Santocchini Gerg – <strong>Incontri</strong> <strong>tirrenici</strong>. Le relazioni fra Fenici, Sar<strong>di</strong> ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.)<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in Storia, Letterature e Culture del Me<strong>di</strong>terraneo. 177

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