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Incontri tirrenici. - Università degli Studi di Sassari

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queste abbiamo comunque anche qualche caso <strong>di</strong> imitazione lievemente più pe<strong>di</strong>ssequa<br />

come un‟oinochoe e un kantharos da Tharros 110. Questi fenomeni “imitativi” sono un sintomo<br />

significativo ed esprimono la manifestazione materiale <strong>di</strong> interessanti forme <strong>di</strong> interazione,<br />

anche culturale, fra identità etniche <strong>di</strong>verse, siano esse sarde, fenicie od etrusche 111.<br />

254 e 259, in GUIRGUIS 2010, figg. 191 e 199). Un altro esemplare <strong>di</strong> coppa che potrebbe trarre ispirazione da<br />

modelli in bucchero, proviene sempre da Monte Sirai ed è databile alla prima metà del VI sec. (BARTOLONI<br />

2000a, p. 170, n. 141, fig. 35, tav. XXVI, e), che richiama il tipo Rasmussen 1c a vasca molto profonda e profilo<br />

quasi obliquo (come il n. 208 in RASMUSSEN 1979); anche la coppa n. 1 (BARTOLONI 2000a, p. 143, n. 1, fig. 25,<br />

tav. XL, a), interpretata come imitazione delle coppe ioniche B2, potrebbe ipoteticamente richiamarsi al tipo<br />

Rasmussen 3b, il più frequente in Sardegna; in questo caso le scanalature presso l‟orlo dell‟esemplare siraiano<br />

potrebbero evocare proprio la più tipica delle decorazioni delle coppe in bucchero. Si precisa tuttavia che la<br />

datazione del corredo della tomba (T. 1) all‟ultimo quarto del VI secolo è più aderente alla cronologia delle<br />

coppe B2 che agli esemplari in bucchero.<br />

109 Rinvenuta nella T. 230 (GUIRGUIS 2010, pp. 74-75, figg. 36-37) e ritenuta imitazione <strong>di</strong> oinochoai ro<strong>di</strong>e o<br />

latamente greco-orientali; anche in questo caso, data l‟assenza dei prototipi ro<strong>di</strong>i o microasiatici in Sardegna, si<br />

può ipotizzare che l‟ispirazione sia stata tratta da modelli in bucchero (a loro volta influenzati dalle produzioni<br />

ro<strong>di</strong>e e greche in generale) ben attestati in tutte le colonie fenicie dell‟Isola; questo caso in particolare potrebbe<br />

ispirarsi al tipo 6a Rasmussen (a corpo globulare, filetto sulla spalla e rocchetto all‟attacco superiore dell‟ansa).<br />

La datazione della tomba e dei materiali fenici <strong>di</strong> corredo al 575-550 a.C., corrisponde all‟epoca <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione del<br />

modello etrusco, riferibile al primo quarto del VI sec. con attardamenti nel secondo quarto del secolo. Si segnala<br />

infine che sia l‟oinochoe 6a che la coppa 3c sono <strong>di</strong>ffusi soprattutto a Tarquinia.<br />

110 TRONCHETTI 1988, pp. 58-59; TRONCHETTI 2002b, p. 350.<br />

111 VAN DOMMELEN 2001; VIVES-FERRÁNDIZ SÁNCHEZ 2005; VAN DOMMELEN 2006; PERRA 2007; HAYNE<br />

c.d.s.<br />

Stefano Santocchini Gerg – <strong>Incontri</strong> <strong>tirrenici</strong>. Le relazioni fra Fenici, Sar<strong>di</strong> ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.)<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in Storia, Letterature e Culture del Me<strong>di</strong>terraneo. 173

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