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Incontri tirrenici. - Università degli Studi di Sassari

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4.4 Alghero (SS) – nuraghe Flumenelongu<br />

Questo piatto etrusco-corinzio proviene da un sequestro a seguito <strong>di</strong> un intervento <strong>di</strong><br />

scavo clandestino (LO SCHIAVO 1976; CAPUTA 2003), il contesto dovrebbe essere quello della<br />

parte centrale della torre nuragica, “scavata” con un certo rispetto per la stratigrafia.<br />

Il pezzo è stato stu<strong>di</strong>ato mentre era al laboratorio <strong>di</strong> restauro della Soprintendenza<br />

Archeologica <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong> e Nuoro <strong>di</strong> Li Punti (SS), dove è stato ricomposto; la sue destinazione<br />

finale è il Museo Civico Archeologico <strong>di</strong> Alghero (in attesa <strong>di</strong> apertura).<br />

706) Frr. a profilo intero <strong>di</strong> piatto etrusco-corinzio, Pittore senza Graffito (tav. VI)<br />

Deposito restauro Li Punti (SS) – Museo Civico Archeologico Alghero (SS)<br />

H. cons. 1,8 cm., H. ricostruita 3,2 cm.; <strong>di</strong>m. max. 12,8 x 5,7 cm.; <strong>di</strong>am. piede 7 cm.,<br />

<strong>di</strong>am. orlo (ricostruito) 15,2 cm.; spess. min. (fondo) 0,27 cm., spess. max. (vasca) 0,49 cm. 6<br />

Frr. ricomposti, 4 con parti <strong>di</strong> piede e vasca e 2 con orlo e vasca;<br />

Descrizione: piatto del tipo “a presine laterali”, vasca a profilo quasi rettilineo poco<br />

profonda; labbro estroflesso rilevato con profilo a gola e orlo arrotondato; piede ad anello e<br />

ansa a presina schiacciata applicata sulla gola del labbro (della quale è conservata solo la<br />

parte iniziale sul fr. <strong>di</strong> orlo).<br />

Ceramica etrusco-corinzia. Impasto ben depurato e compatto, tagliente in frattura, <strong>di</strong> colore<br />

rosso-aranciato (light red<strong>di</strong>sh brown 5YR-6/4); superficie liscia e non saponosa, <strong>di</strong> colore<br />

rosso-aranciato (light red<strong>di</strong>sh brown 5YR-6/4); inclusi non percepibili ad occhio nudo.<br />

Decorazione: a pittura rossa (Red 10R-5/6) con particolari sud<strong>di</strong>pinti in rosso-bruno<br />

(weak red 10R-4/4). Partendo dalla vasca interna: orlo completamente <strong>di</strong>pinto in rosso, a<br />

pochi millimetri segue una linea concentrica <strong>di</strong>pinta in rosso che delimita il registro<br />

principale, questo poi chiuso da altre due linee concentriche; il centro (non conservato) è<br />

decorato o con linea semplice o con bottone completo. L‟esterno della vasca presenta<br />

<strong>di</strong>pintura su parte dell‟orlo, cui segue una linea concentrica presso l‟inizio della vasca e una<br />

nel passaggio fra vasca e piede.<br />

Del registro principale si conserva una teoria <strong>di</strong> animali gra<strong>di</strong>enti verso destra <strong>di</strong>pinta in<br />

rosso, con dettagli sud<strong>di</strong>pinti in rosso-bruno, formata da un anatide (probabilmente un<br />

cigno) ad ala semi-spiegata (i cui dettagli sovra<strong>di</strong>pinti sono resi nella maniera tipica del<br />

Pittore: ad ellisse schiacciata e aperta, con tre linee oblique a significare le ali, v. esempio in<br />

SZILÀGYI 1998, p. 452), dal quarto posteriore <strong>di</strong> un capride pascente e da parte <strong>di</strong> un felino. Il<br />

capride, riconoscibile come tale dalla coda a nappa, dalle lunghe zampe posteriori (più corte<br />

le anteriori, idealmente piegate nella posizione pascente), è identificabile come stambecco<br />

grazie alle corna visibili nel frammento <strong>di</strong> orlo, che presentano i caratteristici noduli qui resi<br />

a punti sud<strong>di</strong>pinti. Nel terzo animale è riconoscibile un leone per la caratteristica coda<br />

sinusoidale ad estremità ingrossata e ripiegata verso il dorso visibile nel frammento <strong>di</strong> orlo,<br />

mentre nel frammento più grande si riconoscono una corta zampa anteriore (piuttosto sottile,<br />

caratteristica comune ai leoni del Pittore) e, in ipotesi, parte del costato e della criniera resa a<br />

sovra<strong>di</strong>pintura (cfr. il felino in SZILÀGYI 1998, p. 448, n. 136).<br />

I motivi riempitivi sono costituiti da una serie <strong>di</strong> punti <strong>di</strong>sposti in fila e pennellati presso<br />

la linea concentrica subito sotto l‟inizio dell‟orlo (cfr. SZILÀGYI 1998, p. 447 n. 122) e da una<br />

Stefano Santocchini Gerg – <strong>Incontri</strong> <strong>tirrenici</strong>. Le relazioni fra Fenici, Sar<strong>di</strong> ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.)<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in Storia, Letterature e Culture del Me<strong>di</strong>terraneo. 155

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