Incontri tirrenici. - Università degli Studi di Sassari

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anche terrose. Dim. 3,8 x 2 cm.; spess. 0,45; diam. int. carena 11,8 cm.; peso 5 gr.; leggere concrezioni, Provenienza: campagna di scavi regolari del 1999-2006; US di rinvenimento indeterminata. Descrizione: fr. di vasca con carena a spigolo vivo decorato, con inizio del labbro e attacco di un ansa a nastro, di kantharos. Bucchero nero. Impasto compatto e ben depurato, tagliente in frattura, di colore grigio molto scuro (very dark gray 2.5Y-3/0); superficie liscia e assai lucida, di colore nero intenso (black 2.5Y-2/0). Abbondanti finissimi inclusi argento brillante, più radi in superficie. Decorazione: spigolo vivo della carena inciso con tacche a punta di diamante, abbastanza ben eseguite. Produzione: Etruria meridionale. Cronologia: ultimo quarto del VII – prima metà del VI sec. a.C. 491) Fr. di vasca di kantharos in bucchero (tav. IV) Museo Civico Archeologico “Villa Sulcis” di Carbonia; sala 1, vetrina n° 13. Dim. 2,2 x 1,85 cm.; spess. vasca 0,3; spess. labbro 0,4 cm.; peso 2 gr. Provenienza: campagna di scavi regolari del 2006 (20.07.06); Q. 91F, Strada 2, US 86. Deposito originato da crollo e disfacimento di mattoni crudi e pietre. Il fr. proviene dagli ultimi lembi dell‟US, ovvero in prossimità del piano di calpestio della strada (US 132). Descrizione: fr. di vasca con carena a spigolo vivo decorato, di kantharos. Bucchero nero. Impasto compatto e ben depurato, tagliente in frattura, di colore grigio molto scuro (very dark gray 2.5Y-3/0); superficie liscia e lucida (leggermente più opaca quella esterna), di colore nero (black 2.5Y-2/0). Finissimi inclusi argento brillante, abbondanti anche in superficie. Decorazione: spigolo vivo della carena inciso con tacche a punta di diamante, abbastanza ben eseguite. Produzione: Etruria meridionale. Cronologia: ultimo quarto del VII – prima metà del VI sec. a.C. 491bis) Fr. di vasca di kantharos in bucchero (tav. IV) Museo Civico Archeologico “Villa Sulcis” di Carbonia; sala 1, vetrina n° 13. H. 1,97 cm.; dim. 2,59 x 1,82 cm.; spess. vasca 0,86; spess. labbro 0,49 cm. Provenienza: campagna di scavi regolari del 2010 (09.07.10); Capanna 2 sud; US 183. Descrizione: fr. di labbro obliquo a profilo rettilineo con frattura presso lo spigolo vivo della carena, di kantharos. Bucchero nero. Impasto compatto e ben depurato, tagliente in frattura, di colore nero (black 2.5Y-2/0); superficie liscia e lucida, di colore nero intenso (black 2.5Y-2/0). Finissimi inclusi argento brillante, assai abbondanti anche in superficie. Decorazione: spigolo vivo della carena che conserva in frattura porzioni di tacche incise a rendere il motivo a punta di diamante. Produzione: Etruria meridionale. Stefano Santocchini Gerg – Incontri tirrenici. Le relazioni fra Fenici, Sardi ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.) Tesi di dottorato in Storia, Letterature e Culture del Mediterraneo. 148

Cronologia: ultimo quarto del VII – prima metà del VI sec. a.C. 492) Fr. di orlo e labbro di calice in bucchero (tav. V) Museo Civico Archeologico “Villa Sulcis” di Carbonia; sala 1, vetrina n° 13. Dim. 3,7 x 2,3 cm.; spess. 0,45; diam. orlo 12,8 cm.; peso 7 gr. Provenienza: campagna di scavi regolari del 2000; settore “B”; US 509, strato di riporto ad andamento obliquo, interpretata come terrapieno a scarpa in appoggio al muro esterno delle fortificazioni. Descrizione: fr. di orlo arrotondato e assottigliato con labbro obliquo a profilo rettilineo, decorato, di calice. Bucchero nero. Impasto compatto e ben depurato, tagliente in frattura, di colore grigio molto scuro (very dark gray 2.5Y-3/0); superficie liscia e lucida, di colore nero (black 2.5Y-2/0). Finissimi inclusi argento brillante, assai abbondanti anche in superficie, e uno più grande bianco (1,5 mm.). Decorazione: fascia di solcature, se ne conservano due (di probabili tre), incise sulla parte medio-bassa del labbro, tipica dei calici. Tipologia: attribuzione, del tutto ipotetica, al tipo Rasmussen 3a, a causa della semplice constatazione che non sono stati trovati frr. di piedi modanati caratteristici dei calici su alto piede, e che tutti i calici rinvenuti in Sardegna hanno basso piede. Produzione: Etruria meridionale. Cronologia: ultimo quarto del VII – prima metà del VI sec. a.C. 493) Fr. di orlo e labbro di coppa in bucchero (tav. V) Museo Civico Archeologico “Villa Sulcis” di Carbonia; sala 1, vetrina n° 13. Dim. 3,7 x 2,3 cm.; spess. 0,45; diam. orlo 12,8 cm.; peso 7 gr. Provenienza: campagna di scavi regolari del 2000; settore “B”; US 509, strato di riporto ad andamento obliquo, interpretata come terrapieno a scarpa in appoggio al muro esterno delle fortificazioni. Descrizione: fr. di orlo arrotondato e assottigliato con labbro obliquo a profilo rettilineo, decorato, di calice. Bucchero nero. Impasto compatto e ben depurato, tagliente in frattura, di colore grigio molto scuro (very dark gray 2.5Y-3/0); superficie liscia e lucida, di colore nero (black 2.5Y-2/0). Finissimi inclusi argento brillante, assai abbondanti anche in superficie, e uno più grande bianco (1,5 mm.). Decorazione: fascia di solcature, se ne conservano due (di probabili tre), incise sulla parte medio-bassa del labbro, tipica dei calici. Tipologia: attribuzione, del tutto ipotetica, al tipo Rasmussen 3a, a causa della semplice constatazione che non sono stati trovati frr. di piedi modanati caratteristici dei calici su alto piede, e che tutti i calici rinvenuti in Sardegna hanno basso piede. Produzione: Etruria meridionale. Cronologia: ultimo quarto del VII – prima metà del VI sec. a.C. 494) Frr. di orlo e labbro di coppa in bucchero (tav. V) Stefano Santocchini Gerg – Incontri tirrenici. Le relazioni fra Fenici, Sardi ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.) Tesi di dottorato in Storia, Letterature e Culture del Mediterraneo. 149

Cronologia: ultimo quarto del VII – prima metà del VI sec. a.C.<br />

492) Fr. <strong>di</strong> orlo e labbro <strong>di</strong> calice in bucchero (tav. V)<br />

Museo Civico Archeologico “Villa Sulcis” <strong>di</strong> Carbonia; sala 1, vetrina n° 13.<br />

Dim. 3,7 x 2,3 cm.; spess. 0,45; <strong>di</strong>am. orlo 12,8 cm.; peso 7 gr.<br />

Provenienza: campagna <strong>di</strong> scavi regolari del 2000; settore “B”; US 509, strato <strong>di</strong> riporto<br />

ad andamento obliquo, interpretata come terrapieno a scarpa in appoggio al muro esterno<br />

delle fortificazioni.<br />

Descrizione: fr. <strong>di</strong> orlo arrotondato e assottigliato con labbro obliquo a profilo<br />

rettilineo, decorato, <strong>di</strong> calice.<br />

Bucchero nero. Impasto compatto e ben depurato, tagliente in frattura, <strong>di</strong> colore grigio molto<br />

scuro (very dark gray 2.5Y-3/0); superficie liscia e lucida, <strong>di</strong> colore nero (black 2.5Y-2/0).<br />

Finissimi inclusi argento brillante, assai abbondanti anche in superficie, e uno più grande<br />

bianco (1,5 mm.).<br />

Decorazione: fascia <strong>di</strong> solcature, se ne conservano due (<strong>di</strong> probabili tre), incise sulla<br />

parte me<strong>di</strong>o-bassa del labbro, tipica dei calici.<br />

Tipologia: attribuzione, del tutto ipotetica, al tipo Rasmussen 3a, a causa della<br />

semplice constatazione che non sono stati trovati frr. <strong>di</strong> pie<strong>di</strong> modanati caratteristici dei calici<br />

su alto piede, e che tutti i calici rinvenuti in Sardegna hanno basso piede.<br />

Produzione: Etruria meri<strong>di</strong>onale.<br />

Cronologia: ultimo quarto del VII – prima metà del VI sec. a.C.<br />

493) Fr. <strong>di</strong> orlo e labbro <strong>di</strong> coppa in bucchero (tav. V)<br />

Museo Civico Archeologico “Villa Sulcis” <strong>di</strong> Carbonia; sala 1, vetrina n° 13.<br />

Dim. 3,7 x 2,3 cm.; spess. 0,45; <strong>di</strong>am. orlo 12,8 cm.; peso 7 gr.<br />

Provenienza: campagna <strong>di</strong> scavi regolari del 2000; settore “B”; US 509, strato <strong>di</strong> riporto<br />

ad andamento obliquo, interpretata come terrapieno a scarpa in appoggio al muro esterno<br />

delle fortificazioni.<br />

Descrizione: fr. <strong>di</strong> orlo arrotondato e assottigliato con labbro obliquo a profilo<br />

rettilineo, decorato, <strong>di</strong> calice.<br />

Bucchero nero. Impasto compatto e ben depurato, tagliente in frattura, <strong>di</strong> colore grigio molto<br />

scuro (very dark gray 2.5Y-3/0); superficie liscia e lucida, <strong>di</strong> colore nero (black 2.5Y-2/0).<br />

Finissimi inclusi argento brillante, assai abbondanti anche in superficie, e uno più grande<br />

bianco (1,5 mm.).<br />

Decorazione: fascia <strong>di</strong> solcature, se ne conservano due (<strong>di</strong> probabili tre), incise sulla<br />

parte me<strong>di</strong>o-bassa del labbro, tipica dei calici.<br />

Tipologia: attribuzione, del tutto ipotetica, al tipo Rasmussen 3a, a causa della<br />

semplice constatazione che non sono stati trovati frr. <strong>di</strong> pie<strong>di</strong> modanati caratteristici dei calici<br />

su alto piede, e che tutti i calici rinvenuti in Sardegna hanno basso piede.<br />

Produzione: Etruria meri<strong>di</strong>onale.<br />

Cronologia: ultimo quarto del VII – prima metà del VI sec. a.C.<br />

494) Frr. <strong>di</strong> orlo e labbro <strong>di</strong> coppa in bucchero (tav. V)<br />

Stefano Santocchini Gerg – <strong>Incontri</strong> <strong>tirrenici</strong>. Le relazioni fra Fenici, Sar<strong>di</strong> ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.)<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in Storia, Letterature e Culture del Me<strong>di</strong>terraneo. 149

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