Incontri tirrenici. - Università degli Studi di Sassari
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4.2 Carbonia (CI), fortezza fenicia del Nuraghe Sirai<br />
Il Nuraghe Sirai 84 è costituito da una torre quadrilobata (v. fig. 2), chiusa da una muraglia<br />
nuragica al cui esterno (in appoggio) viene, nell‟ultimo quarto del VII secolo, costruita<br />
un‟opera fortificata con un grande terrapieno formato da vani quadrangolari affiancati,<br />
ciechi e riempiti <strong>di</strong> pietrame in pezzatura varia, a formare una cinta muraria dello spessore<br />
fino a 6 metri, del tipo a casematte. All‟interno si trova l‟inse<strong>di</strong>amento, esteso per circa 1,5 ha.<br />
e costituito da capanne a pianta circolare ed ellittica <strong>di</strong> chiara impronta nuragica, che tuttavia<br />
– avvicinandosi alla cinta muraria – tendono a confondersi ed integrarsi a planimetrie <strong>di</strong><br />
tra<strong>di</strong>zione fenicia; si trovano così capanne con uno o più muri rettilinei e veri e propri e<strong>di</strong>fici<br />
a pianta quadrangolare, solitamente in appoggio alla muraglia nuragica o nelle sue<br />
imme<strong>di</strong>ate a<strong>di</strong>acenze. Gli e<strong>di</strong>fici, separati da almeno una strada ipoteticamente anulare (in<br />
adattamento all‟andamento curvilineo della muraglia) e da vicoli intersecanti, sono costruiti<br />
con fondazioni e zoccolo in pietra e alzato in mattoni cru<strong>di</strong>. Questa sorta <strong>di</strong> compenetrazione<br />
e integrazione fra tra<strong>di</strong>zioni culturali <strong>di</strong>verse, si rispecchia anche nella produzione locale <strong>di</strong><br />
vasellame ceramico, che mostra interessanti forme <strong>di</strong> ibridazione fra produzioni tipicamente<br />
nuragiche e fenicie 85. Alla luce delle evidenze emerse durante le campagne <strong>di</strong> scavo,<br />
l‟inse<strong>di</strong>amento mostra una vocazione primariamente militare; avamposto fortificato (in<br />
relazione – probabilmente subor<strong>di</strong>nata 86 - all‟abitato <strong>di</strong> Monte Sirai) a controllo della viabilità<br />
<strong>di</strong> collegamento fra i centri costieri come Portoscuso e, soprattutto, Sulky e la ricca regione<br />
mineraria del Sulcis-Iglesiente, con l‟ulteriore sbocco – tramite la valle del Cixerri – alla<br />
fertile pianura del Campidano.<br />
Durante le campagne <strong>di</strong> scavo dal 2000 al 2010 sono stati rinvenuti in tutto 36 frr. in<br />
bucchero e due in ceramica etrusco-corinzia. Si tratta <strong>di</strong> un lotto <strong>di</strong> materiali piuttosto<br />
omogeneo, sia dal punto <strong>di</strong> vista cronologico che qualitativo. Il bucchero è generalmente <strong>di</strong><br />
qualità me<strong>di</strong>o-buona, ma non eccellente, ovvero il colore è sempre nero piuttosto intenso,<br />
tuttavia più spesso tendente all‟opacità che alla lucentezza e gli spessori delle pareti non<br />
sono mai inferiori a 2,5 mm, fermandosi solitamente fra i circa 3 o 4 mm. Inoltre, il vasellame<br />
(pur tenuto conto che i frammenti sono generalmente <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni) <strong>di</strong> solito non<br />
presenta decorazioni, al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> quelle standar<strong>di</strong>zzate come le punte <strong>di</strong> <strong>di</strong>amante (o<br />
meglio le sue imitazioni) incise sullo spigolo della carena dei kantharoi (n° 468), delle loro<br />
semplici linee orizzontali (n° 470), delle tipiche solcature dei calici (n° 492), o dei listelli (a<br />
imitazione dei punti <strong>di</strong> sutura dei prototipi metallici) delle oinochoai (n° 466).<br />
Come si evince da questi primi campioni esemplificativi, la tipologia del vasellame<br />
importato è piuttosto varia, anche se tutta riconducibile alla sfera del simposio, o comunque<br />
al consumo del vino, ad eccezione <strong>di</strong> un aryballos etrusco-corinzio (n° 501), destinato a<br />
contenere essenze profumate. Si tratta qui <strong>di</strong> uno dei rari casi <strong>di</strong> balsamario trovato in<br />
84 Oggetto <strong>di</strong> regolari campagne <strong>di</strong> scavo iniziate nel 1999 e attualmente in concessione al Comune <strong>di</strong> Carbonia,<br />
sotto la <strong>di</strong>rezione scientifica <strong>di</strong> C. Perra. Si premette qui una generica e sommaria descrizione del sito; per una<br />
esauriente e completa <strong>di</strong>samina ve<strong>di</strong> PERRA 2001; EAD. 2001a; EAD. 2005; EAD. 2005a; EAD. 2007; EAD. 2009.<br />
85 Cfr. PERRA 2007, pp. 105 e 118.<br />
86 PERRA 2009, p. 364.<br />
Stefano Santocchini Gerg – <strong>Incontri</strong> <strong>tirrenici</strong>. Le relazioni fra Fenici, Sar<strong>di</strong> ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.)<br />
Tesi <strong>di</strong> dottorato in Storia, Letterature e Culture del Me<strong>di</strong>terraneo. 135