Incontri tirrenici. - Università degli Studi di Sassari
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Provenienza: campagna <strong>di</strong> scavi regolari del 1992; saggio strada nel vano C38, US 76,<br />
profon<strong>di</strong>tà da -0,61 cm. al fondo vergine. Le associazioni con il restante materiale fanno<br />
presumere uno scarico o strato <strong>di</strong> riempimento <strong>di</strong> epoca successiva, data la concomitanza <strong>di</strong><br />
materiali fenici dalla fase orientalizzante a quella ellenistica.<br />
Descrizione: frr. <strong>di</strong> vasca <strong>di</strong> coppa.<br />
Ceramica etrusco-corinzia. Impasto compatto e ben depurato, tagliente in frattura, <strong>di</strong> colore<br />
camoscio (light brownish gray 2.5Y-6/2); superficie leggermente ruvida (forse per<br />
concrezioni), <strong>di</strong> colore camoscio (light brownish gray 2.5Y-6/2); vernice <strong>di</strong> rivestimento<br />
compatta e coprente, <strong>di</strong> colore bruno scuro (very dark brown 10YR-2/2). Finissimi (e fini <strong>di</strong> ca.<br />
0,5 mm.) inclusi argento brillante, abbondanti anche in superficie.<br />
Decorazione: nel piccolo frammento è conservato l‟angolo in basso a destra <strong>di</strong> una<br />
delle metope che decoravano una delle due facce della coppa; nell‟angolo si conserva il petto<br />
<strong>di</strong> uno dei due cigni destrorsi che decorano la produzione <strong>di</strong> tutti i pittori del Ciclo <strong>di</strong><br />
Codros; in comune con gran parte delle coppe del Ciclo la metopa è chiusa in basso da una<br />
sottile (0,26 cm.) banda rossa (dusky red 5R-3/4) e, soprattutto, davanti al cigno <strong>di</strong> destra è<br />
posizionato uno dei riempitivi a chiazze amorfe tipiche del Ciclo. Data la forma allungata e<br />
molto sottile della chiazza, il confronto più prossimo pare il Gruppo <strong>di</strong> Famagusta e in<br />
particolare una coppa della collezione Hadjiprodromou.<br />
Attribuzione: Ciclo <strong>di</strong> Codros, in ipotesi Gruppo <strong>di</strong> Famagusta.<br />
Confronti: Coppa già Famagusta, coll. Hadjiprodromou, SZILÀGYI 1998, p. 536, n. 2,<br />
tav. CCVII, n. c-d.<br />
Produzione: Vulci.<br />
Cronologia: 575 - 560 a.C.<br />
464) Fr. <strong>di</strong> orlo e collo <strong>di</strong> anfora commerciale, tipo Py 3a ? (tav. III)<br />
Museo Civico Archeologico “Villa Sulcis” <strong>di</strong> Carbonia, deposito.<br />
H. 4,89 cm.; spess. 0,64 cm; <strong>di</strong>am. orlo ca. 13 cm. Concrezioni biancastre e bruno-<br />
verdastre piuttosto abbondanti. Piuttosto consunto (per fluitazione?).<br />
Provenienza: campagna <strong>di</strong> scavi regolari del 1994 (15.07.94); vano C35n, US 57n. Strato<br />
<strong>di</strong> preparazione e livellamento <strong>di</strong> un battuto pavimentale <strong>di</strong> fase punica.<br />
Descrizione: fr. <strong>di</strong> orlo esternamente ingrossato, <strong>di</strong> forma amigdaloide e chiuso in<br />
basso da un breve tratto rettilineo, con listello rilevato appena percepibile <strong>di</strong> anfora<br />
commerciale.<br />
Ceramica. Impasto compatto e abbastanza depurato, <strong>di</strong> colore rosato (light red 10R-6/6);<br />
superficie ruvida e ipoteticamente scialbata, <strong>di</strong> colore rosato (pale red 10R-7/4). Fini inclusi<br />
bianchi e nerastri, anche in superficie.<br />
Tipologia: Py 3A (cfr. Py 1974, fig. 20, n. 59).<br />
Confronti: un esemplare da Guspini-Neapolis (GARAU 2005, p. 128) e uno da Emporiòn<br />
(SANMARTÌ GREGO ET ALII 1991, p. 93, fig. 4, 1).<br />
Produzione: Etruria meri<strong>di</strong>onale.<br />
Cronologia: prima metà del VI sec. a.C.<br />
Stefano Santocchini Gerg – <strong>Incontri</strong> <strong>tirrenici</strong>. Le relazioni fra Fenici, Sar<strong>di</strong> ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.)<br />
Tesi <strong>di</strong> dottorato in Storia, Letterature e Culture del Me<strong>di</strong>terraneo. 133