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Incontri tirrenici. - Università degli Studi di Sassari

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materiali etruschi vi siano quelli nei quali è stato presente un etruscologo, come nel caso <strong>di</strong><br />

M. Bonamici o M. Rendeli per Nora (che con 332 esemplari rappresenta da sola il 43% del<br />

totale delle importazioni sarde) o <strong>di</strong> chi scrive per il Nuraghe Sirai e per le ricognizioni nei<br />

magazzini dei materiali da Monte Sirai e Sulky (con 100 esemplari, pari al 14%). Questa<br />

problematica, grazie alla migliore riconoscibilità del bucchero nero, è particolarmente<br />

evidente nel caso della ceramica etrusco-corinzia, anche se nel caso delle ricognizioni nei<br />

magazzini museali sono stati trovati frammenti <strong>di</strong> bucchero che in fase <strong>di</strong> selezione furono<br />

inseriti fra la ceramica nuragica, evidentemente confusi con ceramica ad impasto bruno o<br />

brunito dall‟azione del fuoco. Problemi legati al mancato riconoscimento sono ipotizzabili<br />

anche per le anfore etrusche, soprattutto in considerazione della loro derivazione formale da<br />

prototipi fenici.<br />

Una premessa fondamentale riguarda lo stato della ricerca e <strong>degli</strong> scavi nell‟Isola,<br />

pesantemente con<strong>di</strong>zionato da ampie e persistenti lacune nella documentazione materiale,<br />

sia nei siti sar<strong>di</strong> sia in alcune colonie fenicie. Sebbene, infatti, queste ultime abbiano<br />

beneficiato <strong>di</strong> un‟attenzione forse maggiore del mondo scientifico, tuttavia per alcune <strong>di</strong> esse<br />

si riscontrano limiti oggettivi, come nel caso <strong>di</strong> Sulky, la cui necropoli arcaica 19 e la quasi<br />

totalità dell‟abitato relativo sono obliterati dalle fasi successive e dall‟insistenza dell‟abitato<br />

moderno. Le maggiori lacune si registrano proprio nel caso <strong>degli</strong> abitati arcaici, praticamente<br />

assenti (come la Karal fenicia) o quasi (Tharros, Bithia), o dei quali posse<strong>di</strong>amo qualche labile<br />

lacerto materiale spesso in giacitura secondaria come nel caso <strong>di</strong> Nora. Ciò ha ovviamente<br />

con<strong>di</strong>zionato in maniera determinante le ricostruzioni storiche delle relazioni etrusco-fenicie,<br />

in particolare considerando che i materiali d‟importazione noti fino alle più recenti<br />

pubblicazioni provenivano per oltre la metà dei casi dalle necropoli <strong>di</strong> Tharros e <strong>di</strong> Bithia. La<br />

destinazione funeraria <strong>di</strong> questi oggetti ha perciò in parte con<strong>di</strong>zionato le relative analisi<br />

interpretative, relegandoli in molti casi a semplice bene suntuario esotico, spesso destinato<br />

alla manifestazione dello status symbol 20. Tale valenza ha, in parte, con<strong>di</strong>zionato i meto<strong>di</strong><br />

stessi della ricerca archeologica, dominata fino a pochi decenni fa – specialmente per le<br />

necropoli <strong>di</strong> Tharros – da criteri soprattutto antiquari. Diverso, e in qualche modo<br />

para<strong>di</strong>gmatico, è il caso <strong>di</strong> Bithia. Fino a pochi anni fa, il panorama offerto da questa colonia<br />

fenicia e dai rinvenimenti etruschi nella sua necropoli, in quanto raro caso <strong>di</strong> contesti chiusi<br />

con associazioni note e documentate, sono stati considerati 21 un modello per la comprensione<br />

dello standard <strong>di</strong> circolazione dei prodotti etruschi nei centri fenici <strong>di</strong> Sardegna e per<br />

“normare” il quadro <strong>di</strong> queste importazioni. Valendosi <strong>di</strong> questo “modello” sono state<br />

19<br />

Ve<strong>di</strong> da ultimo BARTOLONI 2004, con due labili testimonianze e la sua ipotetica ubicazione.<br />

20<br />

BERNARDINI 2000, p. 178 e nota 16.<br />

21<br />

Ve<strong>di</strong>, ad esempio, in BERNARDINI 2000, p. 177.<br />

Stefano Santocchini Gerg – <strong>Incontri</strong> <strong>tirrenici</strong>. Le relazioni fra Fenici, Sar<strong>di</strong> ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.)<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in Storia, Letterature e Culture del Me<strong>di</strong>terraneo. 12

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