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Incontri tirrenici. - Università degli Studi di Sassari

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4. Repertorio analitico dei rinvenimenti ine<strong>di</strong>ti<br />

4.1 Sant‟Antioco (CI), Sulky – area del c.d. “Cronicario”<br />

Nel mese <strong>di</strong> giugno del 2010 è stato possibile effettuare una ricognizione presso i depositi<br />

del Museo Civico Archeologico “F. Barreca” <strong>di</strong> Sant‟Antioco. La ricerca ha riguardato i<br />

materiali dagli scavi <strong>degli</strong> anni 2002-2010 presso l‟area del c.d. “Cronicario”, riferibile al<br />

centro urbano dell‟antica Sulky 72.<br />

Sono stati recuperati 24 frammenti in bucchero dal carattere assai omogeneo e <strong>di</strong> qualità<br />

significativamente superiore a quella dei due siti precedenti. Dal punto <strong>di</strong> vista qualitativo si<br />

tratta in massima parte <strong>di</strong> ceramica dall‟impasto <strong>di</strong> livello molto buono, assai depurata,<br />

compatta e tagliente in frattura, <strong>di</strong> colore nero intenso, con superfici lisciate e levigate assai<br />

lucenti. Ulteriore in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> una lavorazione <strong>di</strong> pregio e anche <strong>di</strong> arcaicità è la sottigliezza<br />

delle pareti, che può arrivare a meno <strong>di</strong> 3 mm. per le forme aperte e fino a 0,21 mm. in alcune<br />

forme chiuse, com‟è proprio del bucchero nero sottile prodotto in Etruria meri<strong>di</strong>onale nel VII<br />

secolo. Questo lotto <strong>di</strong> materiali si segnala anche per la varietà esornativa: oltre alle<br />

decorazioni standar<strong>di</strong>zzate viste per gli altri siti, anche se qui <strong>di</strong> migliore qualità – come la<br />

resa perfetta della punta <strong>di</strong> <strong>di</strong>amante sulla carena dei kantharoi (n° 406) – si evidenziano<br />

anche motivi più particolari come i ventaglietti, chiusi e orizzontali nel caso <strong>di</strong> una coppa (n°<br />

409), o la complessa decorazione a striature <strong>di</strong> un‟anforetta (n° 392bis). Purtroppo le<br />

<strong>di</strong>mensioni dei frr. sono assai piccole e rendono <strong>di</strong>fficoltosa la stessa attribuzione a forme<br />

specifiche; nonostante ciò una buona varietà <strong>di</strong> queste può essere ipotizzata. Si segnalano<br />

due possibili anforette (nn° 392-392bis); una probabile piccola olpe (n° 393); ben nove frr. <strong>di</strong><br />

parete <strong>di</strong> forma chiusa (<strong>di</strong> cui una buona parte dovrebbero appartenere ad oinochoai in<br />

bucchero nero sottile, <strong>di</strong> cui una – n° 402 – potrebbe essere attribuito al tipo 3a Rasmussen);<br />

un calice <strong>di</strong> ottima fattura (n° 403); tre frr. <strong>di</strong> kantharoi e almeno quattro frr. <strong>di</strong> coppe. La<br />

ceramica etrusco-corinzia, <strong>di</strong> cui non sono emersi esemplari durante questa ricognizione, è<br />

comunque attestata a Sulky con un frammento <strong>di</strong> piatto 73, verosimilmente attribuibile al<br />

Pittore senza Graffito, e tre orli <strong>di</strong> coppa. Il n° 390 e due frammenti ine<strong>di</strong>ti (nn° 414bis-ter)<br />

rinvenuti successivamente alla ricognizione, nel luglio del 2010. Anche il fr. n° 392bis è stato<br />

rinvenuto nel luglio 2010, mentre il fr. n° 388 dovrebbe corrispondere all‟esemplare <strong>di</strong> cui è<br />

stata e<strong>di</strong>ta una breve notizia (TRONCHETTI 1984, p. 529) e del quale, essendo stata possibile la<br />

visione autoptica, si presenta una scheda completa.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista dell‟arco cronologico non molti sono i frammenti che permettono<br />

l‟aggancio a datazioni precise, che non siano quelle generiche dalla seconda metà del VII alla<br />

metà del secolo successivo. Fra questi si segnalano il fr. <strong>di</strong> anforetta (n° 392bis), databile alla<br />

metà del VII sec. o comunque entro l‟ultimo quarto dello stesso, il fr. <strong>di</strong> oinochoe (n° 402) che<br />

presenta la decorazione che più frequentemente compare sul tipo 3a Rasmussen, databile<br />

72 Missione <strong>di</strong> scavo congiunto, <strong>di</strong>retta dal prof. P. Bartoloni, fra la Soprintendenza Archeologica <strong>di</strong> Cagliari e<br />

Oristano e l‟Istituto per la Civiltà Fenicia e Punica del C.N.R. <strong>di</strong> Roma (ora ISCIMA), cui è subentrato dal 2002<br />

l‟Istituto <strong>di</strong> Storia dell‟<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong>.<br />

73 TRONCHETTI 1984, p. 528.<br />

Stefano Santocchini Gerg – <strong>Incontri</strong> <strong>tirrenici</strong>. Le relazioni fra Fenici, Sar<strong>di</strong> ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.)<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in Storia, Letterature e Culture del Me<strong>di</strong>terraneo. 105

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