Incontri tirrenici. - Università degli Studi di Sassari
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(ZUCCA 1981c, p. 33, n. 84; ZUCCA 1984, p. 535; UGAS - ZUCCA 1984, p. 92, n. 2) 728) Frr. di parete di forma chiusa in bucchero (ZUCCA 1981c, p. 33, n. 86; ZUCCA 1984, p. 535; UGAS - ZUCCA 1984, p. 92, n. 3) 729) Frr. di parete di forma chiusa in bucchero (ZUCCA 1981c, p. 33, n. 85; ZUCCA 1984, p. 535; UGAS - ZUCCA 1984, p. 92, n. 4) 730) Fr. di vasca di kantharos in bucchero (ZUCCA 1981c, p. 33, n. 83; ZUCCA 1984, p. 535; UGAS - ZUCCA 1984, p. 92, n. 1) Probabilmente di tipo 3e Rasmussen. 731) Fr. di vasca di coppa etrusco-corinzia, Gruppo a Maschera Umana (ZUCCA 1984, p. 535; COSTA - ZUCCA 1984, p. 121; UGAS - ZUCCA 1984, p. 92, n. 5) Decorazione: ala distesa di palmipede, delineata da due linee orizzontali da cui si staccano quattro residue incisioni oblique a graffito (cifra stilistica tipica dei pittori del Gruppo); sulle penne è conservata la suddipintura paonazza ed i ritocchi a punti bianchi. Cfr. COLONNA 1959-60, p. 127 ss., in particolare p. 131; IDEM 1961, p. 49. 732) Fr. di piede di piatto etrusco-corinzio, Pittore senza Graffito (ZUCCA 1984, p. 535; COSTA - ZUCCA 1984, p. 121; UGAS - ZUCCA 1984, p. 92, n. 6; SZILÀGYI 1998, p. 448, n. 128 e tav. 168, f) Decorazione: superficie esterna risparmiata con banda bruna circolare attorno al piede; interna (dal centro) due bande brune concentriche, fascia risparmiata con pantera (?) accucciata verso destra con suddipinture paonazze, macchie di riempimento a serpentina, due bande concentriche. Cfr. SZILÀGYI 1972, p. 34 ss., tav. III a-d. 733) Fr. di anfora commerciale, tipo Py 4 (COSTA - ZUCCA 1984, p. 121; ZUCCA 1984, p. 535) 3.43. Villasimius (CA) 3.43.A. Loc.tà Cuccureddus. Abitato fenicio I materiali sono il frutto, inizialmente, di ricerche nel centro arcaico effettuate da L.A. Marras (MARRAS 1982b, p. 55-59); sono poi seguite tre campagne di scavo sistematico dirette sempre da L. A. Marras a partire dal 1983. Sono presenti ceramiche fenicie ed etrusche di fine VII - prima metà VI secolo e un luogo di culto d‟età ellenistica con probabile fase arcaica (v. BARTOLONI - TRONCHETTI 1981, p. 21). Il bucchero era presente fra i materiali dei livelli di riempimento di crollo di vani abitativi, da livelli romani di riempimento e da strati d‟uso fenicio (v. MARRAS 1988, pp. 228-230). Il sito rappresenta per la studiosa (MARRAS 1988, p. 225, nota 2) un vero e proprio scalo fenicio e non un sito dubbio a frequentazione mista come Sarcapos, come suggerito in UGAS - ZUCCA 1984, p. 95; la convinzione dell‟autrice si basa principalmente sull‟analisi dei materiali, in particolare sull‟assenza di quelli indigeni. Tutti i materiali sono conservati nei depositi del Museo Archeologico di Villasimius, eccetto i due aryballoi, esposti nella vetrina dedicata all‟area sacra dello museo stesso. 734) Frr. vari di kantharos in bucchero (MARRAS 1988, p. 230 e nota 14 e tav. III, nn. 2-4, 7-8) Frr. vari di orli, vasche e carene di più kantharoi privi di incisioni sotto l‟orlo e di tacche sulla carena. Probabilmente riferibili al tipo 3e Rasmussen. Tutti provenienti dagli strati d‟uso fenici Stefano Santocchini Gerg – Incontri tirrenici. Le relazioni fra Fenici, Sardi ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.) Tesi di dottorato in Storia, Letterature e Culture del Mediterraneo. 100
735) Fr. di vasca di kantharos in bucchero (MARRAS 1988, p. 230) Fr. di vasca con attacco di ansa, proveniente dai livelli romani di riempimento. 736) Fr. di ansa di kantharos (?) in bucchero (MARRAS 1988, p. 230) Fr. di ansa a nastro, forse riferibile a kantharos, proveniente dallo strato di crollo fenicio. 737) Fr. di piede di kantharos (?) in bucchero (MARRAS 1988, p. 230) Fr. di piede a tromba, probabilmente riferibile a kantharos, proveniente dallo strato di crollo fenicio. 738) Fr. di ansa di coppa in bucchero (MARRAS 1988, p. 230) Fr. di ansa a bastoncello a sezione circolare, proveniente dai livelli romani di riempimento. 739) Frr. vari di forma indeterminata in bucchero (MARRAS 1982b, p. 57; UGAS - ZUCCA 1984, p. 95, n. 11) I frr., non meglio definiti, provengono dalle prime ricognizioni di L.A. Marras. 740) Aryballos etrusco-corinzio (MARRAS 1988, p. 230-232; Oristano 1997, p. 251, n. 109) Aryballos globulare decorato a bande dipinte sul corpo, linee su bocchello e ansa, e girale di linguette sulla spalla. Forma derivata dal tipo B2 degli aryballoi del corinzio antico del Payne (PAYNE 1931, p. 291). Il pezzo, rinvenuto negli strati d‟uso fenici “in frammenti ricomponibili per intero o quasi”, “fortemente danneggiati dal fuoco” (MARRAS 1988, p. 230-231), dev‟essere stato poi restaurato, come si evince dal disegno e dalla visione diretta in vetrina. 741) Aryballos etrusco-corinzio (MARRAS 1988, p. 230-232; Oristano 1997, p. 251, n. 110) Come il precedente. 3.44. Esemplari di provenienza sarda sconosciuta I primi quattro esemplari si trovano presso una collezione privata svizzera (“Aus Sardinien, in Privatsammlung Schweiz I”, in THIMME 1980, p. 425). Gli esemplari sono in buono stato di conservazione e presentano concrezioni più o meno accentuate, il che – unito all‟integrità degli stessi – farebbe presupporre una provenienza sepolcrale, in ipotesi tharrense, considerato che i rinvenimenti ottocenteschi dalle necropoli di Tharros sono confluiti in varie collezioni e musei, italiani ed esteri. 742) Calice in bucchero (THIMME 1980, p. 426, n. 282) Simile al tipo 3a Rasmussen, anche se non nè ha la tipica decorazione a triplice solcatura sul labbro. 743) Kantharos in bucchero (THIMME 1980, p. 426, n. 284) Tipo 3e Rasmussen. 744) Kyathos in bucchero (THIMME 1980, p. 426, n. 281) Stefano Santocchini Gerg – Incontri tirrenici. Le relazioni fra Fenici, Sardi ed Etruschi in Sardegna (630-480 a.C.) Tesi di dottorato in Storia, Letterature e Culture del Mediterraneo. 101
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735) Fr. <strong>di</strong> vasca <strong>di</strong> kantharos in bucchero<br />
(MARRAS 1988, p. 230)<br />
Fr. <strong>di</strong> vasca con attacco <strong>di</strong> ansa, proveniente dai livelli romani <strong>di</strong> riempimento.<br />
736) Fr. <strong>di</strong> ansa <strong>di</strong> kantharos (?) in bucchero<br />
(MARRAS 1988, p. 230)<br />
Fr. <strong>di</strong> ansa a nastro, forse riferibile a kantharos, proveniente dallo strato <strong>di</strong> crollo fenicio.<br />
737) Fr. <strong>di</strong> piede <strong>di</strong> kantharos (?) in bucchero<br />
(MARRAS 1988, p. 230)<br />
Fr. <strong>di</strong> piede a tromba, probabilmente riferibile a kantharos, proveniente dallo strato <strong>di</strong> crollo fenicio.<br />
738) Fr. <strong>di</strong> ansa <strong>di</strong> coppa in bucchero<br />
(MARRAS 1988, p. 230)<br />
Fr. <strong>di</strong> ansa a bastoncello a sezione circolare, proveniente dai livelli romani <strong>di</strong> riempimento.<br />
739) Frr. vari <strong>di</strong> forma indeterminata in bucchero<br />
(MARRAS 1982b, p. 57; UGAS - ZUCCA 1984, p. 95, n. 11)<br />
I frr., non meglio definiti, provengono dalle prime ricognizioni <strong>di</strong> L.A. Marras.<br />
740) Aryballos etrusco-corinzio<br />
(MARRAS 1988, p. 230-232; Oristano 1997, p. 251, n. 109)<br />
Aryballos globulare decorato a bande <strong>di</strong>pinte sul corpo, linee su bocchello e ansa, e girale <strong>di</strong> linguette<br />
sulla spalla. Forma derivata dal tipo B2 <strong>degli</strong> aryballoi del corinzio antico del Payne (PAYNE 1931, p.<br />
291). Il pezzo, rinvenuto negli strati d‟uso fenici “in frammenti ricomponibili per intero o quasi”,<br />
“fortemente danneggiati dal fuoco” (MARRAS 1988, p. 230-231), dev‟essere stato poi restaurato, come si<br />
evince dal <strong>di</strong>segno e dalla visione <strong>di</strong>retta in vetrina.<br />
741) Aryballos etrusco-corinzio<br />
(MARRAS 1988, p. 230-232; Oristano 1997, p. 251, n. 110)<br />
Come il precedente.<br />
3.44. Esemplari <strong>di</strong> provenienza sarda sconosciuta<br />
I primi quattro esemplari si trovano presso una collezione privata svizzera (“Aus<br />
Sar<strong>di</strong>nien, in Privatsammlung Schweiz I”, in THIMME 1980, p. 425). Gli esemplari sono in<br />
buono stato <strong>di</strong> conservazione e presentano concrezioni più o meno accentuate, il che – unito<br />
all‟integrità <strong>degli</strong> stessi – farebbe presupporre una provenienza sepolcrale, in ipotesi<br />
tharrense, considerato che i rinvenimenti ottocenteschi dalle necropoli <strong>di</strong> Tharros sono<br />
confluiti in varie collezioni e musei, italiani ed esteri.<br />
742) Calice in bucchero<br />
(THIMME 1980, p. 426, n. 282)<br />
Simile al tipo 3a Rasmussen, anche se non nè ha la tipica decorazione a triplice solcatura sul labbro.<br />
743) Kantharos in bucchero<br />
(THIMME 1980, p. 426, n. 284)<br />
Tipo 3e Rasmussen.<br />
744) Kyathos in bucchero<br />
(THIMME 1980, p. 426, n. 281)<br />
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