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23/08/2012 - 19.59 <strong>Erodoto</strong> e <strong>la</strong> <strong>Magia</strong> <strong>Occulta</strong><br />
dinastie almeno quattro volte superiore a quello del<strong>la</strong> Tavo<strong>la</strong> di Abido. Ho raccolto in mezzo al<strong>la</strong><br />
polvere una ventina di frammenti, pezzetti talvolta non più grandi di uno o due pollici, che<br />
tuttavia contengono i nomi più o meno muti<strong>la</strong>ti di settantasette faraoni [ … ] e sono convinto che<br />
appartenessero tutti alle dinastie anteriori … “. Nel 1828 lo stesso Champollion si recò<br />
personalmente in Egitto, insieme a Ippolito Rose1lirù (1800-1843), spingendosi fino ad Abu<br />
Simbel. Ovunque andasse egli ricopiava i testi che incontrava, sforzandosi di tradurli. Rosellini<br />
pubblicò i risultati del<strong>la</strong> ricerca tra il 1832 e il 1844 in un volume intito<strong>la</strong>to I Monumenti<br />
dell'Egitto e del<strong>la</strong> Nubia. Accanto al<strong>la</strong> Description, quest'opera diventò uno dei maggiori<br />
fondamenti del<strong>la</strong> disciplina scientifica appena nata, l'egittologia. Conviene tuttavia citare una<br />
terza opera importante: Karl Richard Lepsius (1810-1884) fu incaricato dal re di Prussia di<br />
compi<strong>la</strong>re un elenco il più dettagliato possibile dei monumenti egizi e nubiani. I risultati del suo<br />
viaggio in Egitto, compiuto tra il 1842 e il 1845, sono contenuti nei dodici volumi del suo<br />
Denkmaeler aus Aegypten und Aethiopien, che raccoglie tra 1'altro ottocentonovantaquattro<br />
tavole a colori, pubblicato nel 1859 . Accanto a queste opere divulgative vennero effettuati anche<br />
i primi scavi importanti. TI francese Auguste Mariette (1821-1881) giunse in Egitto nel 1850 con<br />
l'incarico di acquistare manoscritti copti. A causa di circostanze sfavorevoli, gli venne vietato<br />
l'ingresso nei monasteri, e gli fu così impedito di assolvere il proprio compito. Egli cominciò<br />
quindi una prima campagna di scavi a Saqqara e al<strong>la</strong> fine, dopo una serie di attriti tra il governo<br />
francese e quello egiziano, ottenne 1'autorizzazione ufficiale a proseguire i <strong>la</strong>vori. Le sue scoperte<br />
furono sensazionali. Egli individuò il luogo in cui erano seppelliti i tori Apis, il cosiddetto<br />
serapeo, con i suoi enormi sarcofagi e <strong>la</strong> struttura a catacombe. Dopo aver ottenuto ulteriori<br />
permessi di scavo nel 1857, li utilizzò per indagare altre località importanti, come Abido, Tebe ed<br />
Elefantina. L'anno successivo venne nominato sovrintendente del dipartimento egiziano delle<br />
antichità. In complesso condusse diciassette grandi campagne di scavo in tutto il paese e impiegò<br />
oltre settemi<strong>la</strong>duecento <strong>la</strong>voratori. N suo obiettivo non era soltanto di pervenire a nuove<br />
scoperte, ma anche di introdurre le prime nusure protettive. Fece recintare alcuni dei complessi<br />
archeologici, per preservarli dalle intrusioni, e portò molti degli oggetti più leggeri al Museo<br />
Egizio del Cairo, per sottrarli ai furti. Si deve proprio al<strong>la</strong> sua politiea e a quel<strong>la</strong> del suo<br />
successore Gaston Maspéro (1846-1916) nel<strong>la</strong> conduzione del dipartimento delle antichità se fu<br />
possibile salvare almeno una parte del grandioso patrimonio artistico ereditato dai faraoni. TI<br />
primo archeologo sistematico, che nelle sue<br />
campagne non andava solo al<strong>la</strong> ricerca di pezzi<br />
“preziosi”, ma si sforzava anche di comprendere il<br />
contesto storico, fu certamente sir Matthew<br />
Flinders Petrie (1853-1942). I suoi <strong>la</strong>vori organici<br />
costituirono un punto di riferimento per : tutte le<br />
successive attività di scavo in Egitto. Compilò<br />
opere su singoli gruppi di oggetti ed elenchi<br />
dettagliati dei diversi complessi di scavi. Nel<strong>la</strong><br />
sua attività ultraquarantennale analizzò una<br />
quarantina di siti archeologici diversi e pubblicò<br />
più di un migliaio di scritti fra libri, articoli e<br />
brevi rendiconti. Nell'ambito delle ricerche<br />
linguistiche spiccarono due personalità di grande<br />
rilievo: Adolf Erman (1854-1937) ed Hermann<br />
Grapow (1885-1967). Con l'aiuto di numerosi colleghi crearono a Berlino un centro di raccolta<br />
tuttora esistente di testi dell'antico Egitto, da cui nacque il Worterbuch der Agyptischen<br />
Sprache, un dizionario imprescindibile. E infine vanno ricordati i grandi linguisti Kurt Seme<br />
(1869-1934), Walter Ewing Crum (1865-1944) e Sir A<strong>la</strong>n H. Gardiner (1879-1963).<br />
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