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Anestetismi musicali. Breve saggio sull'utilizzo ideologico ... - Carducci

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34<br />

Daniele Stroppolo<br />

merciale si riscontrano sostanziali differenze rispetto alle rigide<br />

regole che governano la produzione allineata.<br />

Per quel che concerne l’aspetto armonico si può riscontrare<br />

una disinvolta emancipazione dalla diatonia e in molti brani vengono<br />

utilizzate anche dissonanze non risolte, con valore funzionale<br />

e non puramente accessorio. Sotto il profilo ritmico è<br />

lasciato spazio a misure diverse da 4/4 e 3/4; talvolta si<br />

avvicendano variazioni di misura significative durante il brano e<br />

non mancano tempi composti e poliritmie. Riguardo alla vocalità,<br />

si possono evidenziare fondamentalmente due distinti esiti del<br />

canto: un canto melodico e uno gridato. Il canto gridato consiste<br />

in un’emissione vocale che non fa risuonare una nota in particolare,<br />

ma si risolve in una sorta di recitazione ritmica dai toni<br />

esasperati. Esistono vari stili, catalogati con nomi diversi, per<br />

questo tipo di vocalità; essa tenta di esprimere in modo diretto e<br />

immediato uno sfogo di fronte al negativo. L’operazione, però,<br />

sembra scontrarsi con la natura stessa della musica, che in quanto<br />

arte presuppone una mediazione tra quanto viene espresso<br />

nell’opera e l’opera stessa. Il grido in sé non può essere musica<br />

nella stessa misura in cui non può esserlo un qualsiasi suono<br />

spontaneo e non mediato. Questa contraddizione non riguarda<br />

solamente l’aspetto teorico della questione, ma anche le sue caratteristiche<br />

concrete. In particolare il suo andamento ritmico,<br />

la sua cadenza musicale contraddice istantaneamente il suo tentativo<br />

di essere libero e liberatorio. Si tratta anche in questo caso<br />

dell’immagine sonora di un grido e non di un grido in quanto<br />

tale, e il suo tentativo mimetico rispetto a un’emissione spontanea<br />

ne evidenzia in modo inequivocabile il fallimento. Anche<br />

sul piano timbrico la soluzione sembra insoddisfacente: al fine<br />

di conservare la propria integrità fisica, il cantante che intende<br />

eseguire il canto gridato deve sfruttare alcune tecniche di respirazione<br />

e di emissione che ne deformano la sonorità in una direzione<br />

facilmente percepibile come artificiosa e innaturale; di<br />

conseguenza il grido non viene percepito come sfogo sponta-

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