Anestetismi musicali. Breve saggio sull'utilizzo ideologico ... - Carducci
Anestetismi musicali. Breve saggio sull'utilizzo ideologico ... - Carducci
Anestetismi musicali. Breve saggio sull'utilizzo ideologico ... - Carducci
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>Anestetismi</strong> <strong>musicali</strong><br />
grande marchio internazionale e a qualche buon contratto di<br />
sponsorizzazione. Non è di questo tipo di musica che può essere<br />
interessante discutere nei termini espressi: in questo caso si<br />
tratta semplicemente di un’etichetta di genere come può esserlo<br />
qualunque altra, e il prodotto musicale rientra perfettamente<br />
negli standard descritti precedentemente. Esiste poi un grande<br />
movimento che si autodefinisce alternativo perché costretto<br />
dall’industria musicale a rimanere ai margini: il confinamento<br />
dovuto a scarsi mezzi economici o a performance non professionalizzate<br />
diviene oggetto di rivendicazione, ma la verità è che<br />
tale movimento esiste solo in quanto retropalco dell’industria<br />
dell’intrattenimento, la quale attinge da esso per trarne i prodotti<br />
più vendibili. Si tratta quindi di un circuito parallelo a<br />
quello principale, con gli stessi intenti e lo stesso approccio,<br />
ma che funziona secondo un sistema di investimenti ridotto;<br />
nella speranza o meglio nella prospettiva che qualche suo ingranaggio<br />
possa essere raccolto e utilizzato entro il meccanismo<br />
di ordine maggiore.<br />
Esistono infine musicisti che non possiedono alcuna velleità<br />
di professionalizzarsi, che scrivono, eseguono e producono i<br />
propri brani senza lo scopo del profitto, e che intendono muoversi<br />
con assoluta libertà rispetto ai canoni della smerciabilità<br />
del proprio prodotto. Alcuni di essi, oltre che nelle intenzioni,<br />
sanno distaccarsi dai parametri standardizzati della canzone commerciale<br />
anche nei fatti. Con quali esiti?<br />
Naturalmente il primo problema è che l’esclusione dal grande<br />
circuito permette di utilizzare mezzi di esecuzione, registrazione<br />
e distribuzione di gran lunga inferiori rispetto a quelli a<br />
disposizione dell’industria dell’intrattenimento. Ciò comporta<br />
un livello di produzione molto spesso amatoriale e di scarsa rilevanza<br />
artistica. Ma tale fatto non costituisce una regola e si può<br />
ammettere che una produzione di alto livello tecnico possa avvenire<br />
anche al di fuori del circuito mainstream. E in effetti in<br />
alcuni dei brani composti ed eseguiti al di fuori del circuito com-<br />
33