03.06.2013 Views

Anestetismi musicali. Breve saggio sull'utilizzo ideologico ... - Carducci

Anestetismi musicali. Breve saggio sull'utilizzo ideologico ... - Carducci

Anestetismi musicali. Breve saggio sull'utilizzo ideologico ... - Carducci

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

4. Le musiche leggere<br />

<strong>Anestetismi</strong> <strong>musicali</strong><br />

Si potrebbe obiettare che l’analisi di Adorno potesse essere valida<br />

alla metà del secolo scorso e non più oggi: la musica leggera<br />

si è diversificata in un numero elevatissimo di generi e sottogeneri;<br />

esistono culture sotterranee e antagoniste che hanno fatto<br />

proprio lo strumento della canzone, o della canzonetta, per esprimere<br />

messaggi di protesta e di denuncia del tutto non allineati<br />

rispetto ai grandi poteri economici. L’industria musicale non è<br />

più in mano a pochi grandi marchi generalisti, i quali addirittura<br />

si trovano a fronteggiare una crisi di mercato che invece non<br />

riguarda i prodotti <strong>musicali</strong> meno smaccatamente popular; i dischi<br />

si registrano e si stampano in piccoli laboratori; la distribuzione<br />

via Internet non comporta alcuna spesa e raggiunge immediatamente<br />

un mercato pressoché illimitato.<br />

Ora, si tratta di obiezioni ragionevoli e sensate; tuttavia ciò<br />

che non è cambiato è il prodotto musicale nella sua essenza, e di<br />

conseguenza la sua funzione di ammaestramento allo standard.<br />

Innanzitutto è opportuno sviluppare la questione sul piano strettamente<br />

musicale. In base ai propri gusti un ascoltatore è portato<br />

a preferire un brano rispetto a un altro, che può trovare noioso,<br />

indifferente o addirittura disturbante o rumoroso. Tale fatto<br />

è notorio ormai da decenni, a partire dalla promozione di generi<br />

<strong>musicali</strong> quali il beat e il rock’n’roll, ritenuti poco orecchiabili<br />

dal pubblico più conservatore e invece energici e vitali da quello<br />

giovanile o giovanilistico. Credo che non sia necessario dilungarsi<br />

sul fatto che entrambi i generi citati non abbiano introdotto<br />

nulla di particolarmente innovativo rispetto alla musica commerciale<br />

precedente; fondamentalmente si tratta di un leggero<br />

inasprimento dei timbri utilizzati e una moderata accelerazione<br />

del ritmo di base; dal punto di vista vocale, soprattutto nel<br />

rock’n’roll, vi è una minore presenza del controcanto in favore di<br />

una linea melodica più asciutta, ma sempre perfettamente intelligibile<br />

nel suo andamento diatonico.<br />

29

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!