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Anestetismi musicali. Breve saggio sull'utilizzo ideologico ... - Carducci

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28<br />

Daniele Stroppolo<br />

e l’utilizzo di materiale scadente nella costruzione dei dispositivi<br />

di riproduzione e di amplificazione abbia tendenzialmente<br />

fatto scemare la qualità del segnale d’ascolto: l’importante è la<br />

diffusione sempre più capillare, con lo scopo che la nostra soundtrack<br />

personalizzata lasci sempre meno spazio al silenzio.<br />

La costante presenza di una musica di sottofondo implica<br />

una riduzione dell’attenzione su un doppio piano: quello dell’ascolto<br />

e quello della percezione del reale. Ad auricolari inseriti<br />

ci si muove immersi nella propria selezione musicale, e la realtà<br />

viene colorata, filtrata dalla musica; ogni tappa in bus diviene<br />

la brutta copia di un film on the road, una corsa nel parco è la<br />

riproduzione del massacrante allenamento di un prodigio nascente<br />

grazie all’American dream; e la dimensione del reale si riverbera<br />

di finzioni e citazioni, sbiadendo l’hic et nunc contingente<br />

e individuale in una dimensione standard e condivisa. Al tempo<br />

stesso la musica non può che essere sottofondo: il suo ruolo<br />

è sempre relegato a quello di coro, di commento; la sua fruizione<br />

è puramente epidermica e sempre in relazione con un immaginario<br />

extramusicale che a sua volta colora e profuma la musica<br />

con toni e sfumature che non le appartengono. L’ascolto<br />

concentrato, emancipato, non automatizzato diventa l’eccezione.<br />

E diventando eccezione, finisce per essere in costante dialogo<br />

con la fruizione da colonna sonora: chi decide di dedicare<br />

parte del proprio tempo libero a un ascolto attento e non distratto<br />

deve in ogni caso forzarsi rispetto all’ascolto da sottofondo<br />

al quale è stato sicuramente ammaestrato attraverso la<br />

presenza incessante di soundtrack nei luoghi pubblici e nei mass<br />

media, quand’anche non sia tra i volontari fruitori di musica da<br />

auricolare. E oltre all’influenza individualizzata rispetto al suo<br />

personale modo di ascolto, il soggetto si trova anche in condizione<br />

di dover contrastare un ascolto ormai accettato come<br />

modus principe di approccio alla musica dal punto di vista collettivo.<br />

La cultura odierna della musica è la cultura massificata,<br />

standardizzata e volta alla fruizione di cornice.

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