Anestetismi musicali. Breve saggio sull'utilizzo ideologico ... - Carducci
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<strong>Anestetismi</strong> <strong>musicali</strong><br />
Così la musica di consumo si configura come il frutto di una<br />
tensione duale: da una parte strutture conosciute e rassicuranti<br />
con la loro costante presenza, strutture che il fruitore finisce<br />
per ritenere connaturate alla musica in sé; dall’altra una serie di<br />
variazioni di superficie che creano l’illusione del nuovo e che<br />
danno all’ascoltatore/cliente l’idea di poter scegliere liberamente<br />
tra brani/prodotto diversi tra loro, ma che in realtà sono intimamente<br />
identici.<br />
In condizioni così degradate d’ascolto, il successo di un brano<br />
rispetto a un altro dipende soprattutto dal suo plugging, ovvero<br />
da quanto esso sia “spinto” attraverso i media: il suo riconoscimento<br />
indotto diviene lo strumento principe per decretarne<br />
ascolto, gradimento e vendita. Naturalmente, aggiunge Adorno,<br />
anche nella musica seria il riconoscimento è un pas<strong>saggio</strong><br />
fondamentale per la fruizione della musica: il riconoscimento di<br />
determinati temi e di certe strutture permette di individuare le<br />
connessioni delle singole parti di una composizione con il tutto,<br />
e della composizione con il suo genere d’appartenenza, con il<br />
suo contesto di produzione e così via. Insomma, il riconoscimento<br />
è presupposto per la comprensione, al fine di far emergere<br />
il nuovo, la novità intrinseca al brano. Nella musica di consumo,<br />
invece, riconoscimento e comprensione coincidono, perché<br />
la profonda novità è bandita, e accolte sono invece esclusivamente<br />
quelle modulazioni che permettono di confermare<br />
strutture già note. In questo modo viene promosso e rafforzato<br />
un tipo di ascolto distratto e disattento, che diviene anche l’unico<br />
possibile per riuscire ad accettare la monotonia della popular<br />
music senza incorrere nel tedio. Tale fatto implica precise ricadute<br />
sociali tutt’altro che innocue:<br />
Nella nostra società attuale le masse sono intrise dello stesso<br />
modo di produzione nascosto dietro il materiale manufatto che<br />
viene loro rifilato. I clienti dell’intrattenimento musicale sono<br />
essi stessi oggetti o, in effetti, prodotti dello stesso meccanismo<br />
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