Anestetismi musicali. Breve saggio sull'utilizzo ideologico ... - Carducci
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22<br />
Daniele Stroppolo<br />
cui non è permesso di svilupparsi diventa una caricatura delle<br />
sue stesse potenzialità. 13<br />
Secondo Adorno, quindi, ciò che nella musica colta è funzionale<br />
e consequenziale, nella musica di consumo diventa aleatorio<br />
e arbitrario. Nei richiami tra macrostruttura e microstruttura<br />
musicale si racchiude, secondo Adorno, lo spessore artistico<br />
di un brano. La sua configurazione complessiva deve dialogare<br />
con le sue melodie, con le sue scelte armoniche, con l’arrangiamento,<br />
con la dinamica. Tutto ciò, a suo modo di vedere,<br />
viene annullato nella musica di consumo, che si struttura secondo<br />
forme standardizzate e rigide, riconoscibili anche nel momento<br />
in cui vi vengano applicate in modo posticcio forme<br />
estrinseche di complessità, con precise ricadute sulla sua percezione<br />
da parte del fruitore e di conseguenza sul significato che<br />
la musica assume:<br />
L’ascolto della musica popular è consapevolmente trasformato, non<br />
solo dai suoi promotori ma per così dire dalla natura intrinseca di<br />
questa musica, in un sistema di meccanismi reattivi totalmente<br />
antagonistici all’ideale di individualità in una società libera e liberale.<br />
Questo non ha nulla a che vedere con la semplicità e la complessità.<br />
Nella musica seria, ogni elemento musicale, anche il più<br />
semplice, è proprio “lui”, e più l’opera è altamente organizzata,<br />
meno possibilità vi sono di sostituzione dei singoli dettagli. Nella<br />
musica di successo commerciale, invece, la struttura sottostante al<br />
pezzo è astratta, esistendo indipendentemente dallo specifico sviluppo<br />
musicale. [...] L’orecchio tratta le difficoltà della musica di<br />
successo facendo sostituzioni minime derivate dalla conoscenza<br />
dei modelli. L’ascoltatore, quando è alle prese con il complicato,<br />
ode in realtà solo il semplice che esso rappresenta e percepisce il<br />
complicato solo come una distorsione parodistica del semplice. 14<br />
13 ADORNO TH. W., Sulla popular music, cit., p. 73.<br />
14 Ivi, p. 75.