cesca, una passione contagiosa - Alp Cub
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era in continuo fermento, non<br />
dava tregua ad alcuno.<br />
Adesso allontano da me i luoghi<br />
della scuola in cui abbiamo<br />
condiviso per anni esperienze<br />
che mi hanno cambiato, voglio<br />
che nella mia mente tu rimanga<br />
com’eri, voglio pensarti come<br />
partita per un viaggio, ma so<br />
Ricordare un amico che<br />
muore è “pensare un<br />
amico”, sentire le affinità<br />
elettive, pensare se stessi.<br />
Difficile da esprimere.<br />
Difficile varcare la soglia dell’intimo:<br />
ci si può solo mantenere<br />
al confine, sul limite, e, forse,<br />
nell’area marginale dell’essere reciproco.<br />
Con la “vertigine” di tesa meraviglia<br />
che Fran<strong>cesca</strong> comunica:<br />
nei momenti di sorpresa della<br />
relazione e della comunicazione<br />
quotidiana (sulla bellezza, sulla<br />
morte, su Dio, Bach, Mozart, Margherita<br />
Porete, Pirandello, ...) nei<br />
momenti di indignazione profonda<br />
quando si feriscono il senso<br />
etico, la giustizia, la coerenza,<br />
la responsabilità nei momenti di<br />
forza nell’impegno politico e sociale<br />
(del possibile e del pratico,<br />
della lotta e dell’immaginazione)<br />
S<br />
e penso a lei in un incontro<br />
pubblico, o in<br />
qualsiasi momento<br />
collettivo la vedo ap-<br />
che quando ci incontreremo<br />
avremo tante cose da raccontare.<br />
Paolo<br />
PIVARO<br />
nei momenti della riflessione sulla<br />
costruzione/trasmissione dei<br />
saperi che portano a donarci reciprocamente<br />
un pensiero (è successo<br />
con Ipazia, antica filosofa,<br />
scienziata, sacerdotessa, vittima<br />
sacrificata, “figlia di padre”, ...) nei<br />
momenti ... senza argomento e<br />
senza tempo. Tensione forte con<br />
Fran<strong>cesca</strong>, alta sempre, ma semplice:<br />
riprendiamo alcune tracce<br />
e rileggiamoci “il dialogo delle<br />
Carmelitane” di Bermanos, o parliamo<br />
del libro di Demetrio “La<br />
vita schiva” e, perchè no, di “Ogni<br />
volta unica, la fine del mondo” di<br />
Derrida. Solo ricordo e memoria,<br />
o viviamo l’attesa?<br />
Marisa e Carlo<br />
parentemente tutta intenta<br />
ad arrabattarsi attorno ad <strong>una</strong><br />
delle sue scompigliate costruzioni<br />
di lana in un groviglio di<br />
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