cesca, una passione contagiosa - Alp Cub

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03.06.2013 Views

50 imparerai tante cose. Se vai, ti prego di fare una visita al museo di Freud per me: non ci sono mai stata e deve essere molto interessante; 3) Bene i concorsi; benissimo (non sai come ti capisco, pensando a francesca alla tua età) la voglia di indipendenza; ma mi chiedo ancora se fai bene a rinunciare agli studi, a rinunciare ad un altro pezzo di formazione. Alla tua età (soprattutto quando si ha un cervello come il tuo) il cervello è così sveglio che si pensa che sarà sempre così; ma io credo che studiare serva per “dopo”, indipendentemente dal lavoro; mi farebbe piacere riparlarne con te 4) il nodo dolente: ho dei pensieri che vorrei trasmetterti ma lo faremo, se vuoi a voce, adesso voglio dirti una cosa. Ho talmente sofferto per il mal d’amore, quello vero come è il tuo caso, che capisco ogni parola che dici, la capisco con la pancia prima ancora che con la mente. E so anche che non sembra esserci consolazione. Ma so anche che tutto quel male si tradurrà un giorno per te in strumenti per capire il mondo e te stessa e tu ci ripenserai non solo con dolore. Non sto facendo “la mamma saggia”, credo, sto solo trasmettendoti una parte centrale della mia esperienza: è stato soffrendo per Ulrich (il lui dei miei vent’anni) che ho imparato “il mestiere di vivere”. Ne riparliamo vuoi? Fatti viva presto un abbraccio forte e caldo. Francesca 16 maggio 2007 17.45 Carissimi/e, grazie ad Alba posso scrivere in circolare. Per favore non datele retta e leggete mabruk solo se vi va, e non certamente adesso ma ad estate avanzata quando sarete riposare. Ho incontrato Chris, di passaggio rapidissimo a Pinerolo. Ho proposto a lui la cena, ma sembra che per luglio sia impossibile. Però l’impegno è confermato per agosto. Io ci terrei MOLTISSIMO a rivedervi tutti comprese ovviamente erika e susanna. Mettetevi d’accordo con lui e combiniamo davvero (io sarò tutto agosto a Torre). Ma nel frattempo nulla vieta che ci incontriamo, anche solo per un caffè, senza di lui. Baci a tutti/e. Cesca

Recensione di Mabrúk, Ricordi di un’Inguaribile Ottimista di Nadia Gallico Spano, proposto da M. P. Termine arabo ben augurante, Mabrúk è pertanto anche un’espres- sione di fiducia verso il futuro attraverso un appassionato ricordo del passato. (HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Nadia_Gallico_Spa- no” \t “_blank”) Nadia Gallico, l’inguaribile ottimista del titolo, è stata figlia di immigrati italiani in Tunisia, al tempo della Seconda Guerra. Comunista, antifascista, madre e moglie del rivoluzionario sardo Ve- lio Spano sulla cui testa gravava la condanna a morte dei francesi or- mai sconfitti e forse per la vergogna carnefici. Un libro scritto con il rosso, del Partito, del chiamarsi sempre e comunque Compagna e Compagno, della lotta partecipando anche alla Costituente ed alla vita politica dell’Italia post-bellica. Ricordo di quando le chiesi “cosa signi- fica Mabrúk?”... Mi rispose bruscamente “leggiti il libro!”. Dalle persone fantastiche che popolano le ri- ghe di questo libro non poteva che nascere una persona altret- tanto speciale. Parlo della terza figlia di Nadia... Dell’impazienza di leggere la pagina 331, con quel capitolo che portava il suo nome: Francesca. 51

Recensione di Mabrúk,<br />

Ricordi di un’Inguaribile Ottimista<br />

di Nadia Gallico Spano,<br />

proposto da M. P.<br />

Termine arabo ben augurante, Mabrúk è pertanto anche un’espres-<br />

sione di fiducia verso il futuro attraverso un appassionato ricordo del<br />

passato. (HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Nadia_Gallico_Spa-<br />

no” \t “_blank”) Nadia Gallico, l’inguaribile ottimista del titolo, è stata<br />

figlia di immigrati italiani in Tunisia, al tempo della Seconda Guerra.<br />

Comunista, antifascista, madre e moglie del rivoluzionario sardo Ve-<br />

lio Spano sulla cui testa gravava la condanna a morte dei francesi or-<br />

mai sconfitti e forse per la vergogna carnefici. Un libro scritto con il<br />

rosso, del Partito, del chiamarsi sempre e comunque Compagna e<br />

Compagno, della lotta partecipando anche alla Costituente ed alla vita<br />

politica dell’Italia post-bellica. Ricordo di quando le chiesi “cosa signi-<br />

fica Mabrúk?”... Mi rispose bruscamente “leggiti il libro!”. Dalle persone<br />

fantastiche che popolano le ri-<br />

ghe di questo libro non poteva<br />

che nascere <strong>una</strong> persona altret-<br />

tanto speciale. Parlo della terza<br />

figlia di Nadia... Dell’impazienza<br />

di leggere la pagina 331, con<br />

quel capitolo che portava il suo<br />

nome: Fran<strong>cesca</strong>.<br />

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