cesca, una passione contagiosa - Alp Cub
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28<br />
disi tra noi studenti dove non<br />
poteva mancare la presenza della<br />
grande professoressa Spano.<br />
Vorrei ricordare Fran<strong>cesca</strong> con<br />
un oggetto, il suo telefono cellulare.<br />
Per l’intero anno scolastico<br />
passato assieme a lei non sono<br />
mai riuscito a vedere la Spanotta<br />
senza usare il suo telefonino per<br />
un ora.<br />
Lei il suo telefono lo usava per<br />
comunicare con suo marito al<br />
liceo e per sentire le sue amate<br />
sorelle che le chiedevano informazioni<br />
in più <strong>una</strong> mattina arrivò<br />
a scuola e entrando ci disse:<br />
”Ragazzi datemi 10 minuti per-<br />
Ricordo in tre tempi<br />
Non è facile sedersi e<br />
scrivere di Fran<strong>cesca</strong>.<br />
Ogni frase, ogni<br />
parola messa a conf<br />
r o n t o con quanto vissuto,<br />
sembra banalizzare ciò che è<br />
stato. Quello che Fran<strong>cesca</strong> ha<br />
lasciato dentro di me è qualcosa<br />
di indescrivibilmente meraviglioso.<br />
Era <strong>una</strong> persona complessa.<br />
Piangeva, rideva forte, si infervorava<br />
quando spiegava un<br />
passo di Dante o quando ti diceva<br />
qualcosa in cui credeva.<br />
Era fatta così… un essere irrazionale<br />
ma meravigliosamente<br />
perfetto nelle sue molteplici<br />
imperfezioni.<br />
Fumava troppo e diceva le pa-<br />
ché sono rimasta senza soldi nel<br />
telefono perché ho speso uno<br />
sproposito nel chiamare mia sorella<br />
per dirle che il governo Prodi<br />
è caduto”, … le risate risuonarono<br />
nell’aula.<br />
Lei voleva sempre comunicare<br />
con gli altri e lo faceva sempre<br />
ed in qualsiasi modo come lo<br />
dimostrava tutti i giorni, sempre<br />
legata al suo telefono.<br />
Valerio<br />
VAGLIENTI<br />
rolacce. Ma quando ti guardava<br />
e ti diceva ciò che sentiva,<br />
quel brillio nei suoi occhi ti<br />
colpiva e improvvisamente<br />
comprendevi quanto era profondo<br />
e vero ciò che stava<br />
dicendo, quello che sentiva.<br />
Fran<strong>cesca</strong> era per tutti quelli<br />
che non avevano nessuno. Era<br />
l’avvocato della cause perse e<br />
questo faceva di lei <strong>una</strong> donna<br />
fantastica che non cedeva e<br />
non voleva arrendersi di fronte<br />
alle difficoltà e ai cosiddetti<br />
casi disperati.<br />
È <strong>una</strong> scelta coraggiosa scrivere<br />
di lei. Tanto c’è di lei dentro<br />
di me. Ma è così difficile<br />
e doloroso portarlo alla luce<br />
che l’unico modo che ho per