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angelo mai altrove occupato viale delle terme di caracalla, 55a (roma)

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sabato 30 marzo<br />

h 22.00<br />

Tran∞Sitio[N] & Angelo Mai Altrove Occupato presentano<br />

ANDY BARLOW in<br />

LOWB LIVE<br />

[Lamb side project]<br />

venerdì 1 marzo<br />

h 21.00<br />

I POETI A BRACCIO<br />

i cantori dell'ottava rima e l'osteria dell'Angelo<br />

incontro a cura <strong>di</strong> Pino Marino<br />

h 22.00<br />

Angelo Mai Altrove Occupato e Fandango Web Ra<strong>di</strong>o presentano<br />

CANZONISSIMA | DENTE, DELLERA, BRUNORI, IACAMPO LIVE<br />

Speakeasy, Elvisdelmar [songs and more songs] DJ SET<br />

<strong>di</strong>retta streaming a cura <strong>di</strong> Valerio Mirabella su Fandango web ra<strong>di</strong>o<br />

I POETI A BRACCIO<br />

L’ottava rima è un metro usato già nei cantari trecenteschi, arrivato fino a noi grazie all’attività orale<br />

dei nostri Poeti a Braccio, che nei secoli hanno reiterato questa pratica attribuendole per sempre<br />

una connotazione popolare, legata in linea <strong>di</strong> massima alle regioni centrali del nostro Paese:<br />

Toscana, Lazio e Abruzzo.<br />

L’Osteria dell’Angelo Mai, a partire dal primo incontro <strong>di</strong> lunedì 26 novembre è <strong>di</strong>ventata la sede<br />

<strong>roma</strong>na che mensilmente ospita gli incontri dei poeti provenienti da queste regioni.<br />

Vi aspettiamo!<br />

Eccovi qualche in<strong>di</strong>cazione per approfon<strong>di</strong>re la conoscenza <strong>di</strong> uno spettacolo con una forza<br />

popolare già go<strong>di</strong>bile <strong>di</strong> suo, dove il coinvolgimento del pubblico cammina pari passo con la sfida<br />

dei contendenti:<br />

L'ottava rima è composta da stanze <strong>di</strong> otto versi endecasillabi. Lo schema <strong>delle</strong> rime <strong>di</strong> ogni stanza<br />

è A B A B A B C C: ciò significa che rimano tra loro i versi I, III e V i versi II, IV e VI e i versi VII e<br />

VIII. I poeti durante l'improvvisazione si avvalgono <strong>di</strong> una melo<strong>di</strong>a molto antica che da loro la<br />

misura del verso e la misura della stanza. Dallo scorrere della melo<strong>di</strong>a è infatti possibile conoscere<br />

in ogni momento a quale verso dell'ottava il poeta si trovi e quante sillabe manchino ancora alla<br />

chiusura del verso.<br />

Poiché è <strong>di</strong>fficile stabilire dei canoni qualitativi comuni per quanto riguarda la poesia estemporanea<br />

possiamo soltanto stabilire dei parametri formali che possano essere utilizzati dall'ascoltatore nel<br />

valutare <strong>delle</strong> ottave improvvisate:<br />

1) Ripresa della rima lasciata dal poeta precedente<br />

2) Esatta successione <strong>delle</strong> rime nello svolgimento dell'ottava (ABABABCC)<br />

3) Corretta lunghezza dei versi che devono essere sempre endecasillabi<br />

Non è tuttavia sufficiente improvvisare un'ottava formalmente corretta perché questa la si possa<br />

considerare sod<strong>di</strong>sfacente; occorre sempre valutare il contenuto dell'ottava stessa; la qualità <strong>delle</strong><br />

rime scelte dal poeta, l'attinenza al tema qualora vi sia un tema assegnato, la presenza <strong>di</strong> figure<br />

retoriche più o meno articolate e, non ultima per importanza, l'originalità della chiusa finale e del<br />

concetto espresso. La bravura del poeta va valutata in oltre nel modo in cui "ricama" l'ottava, nelle<br />

similitu<strong>di</strong>ni che riesce a creare, la suggestione che in quel momento riesce a suscitare negli<br />

ascoltatori, la sveltezza a trovare il giusto verso.<br />

CANZONISSIMA | DENTE, BRUNORI, IACAMPO<br />

L’agguato <strong>di</strong> un suffisso superlativo a un nome semplice, un neologismo sfacciato per natura<br />

apparente, che nel nostro caso <strong>di</strong>venta però l’essenza <strong>di</strong> una proposta volta a cogliere l’estremità<br />

più scarna, spogliata e insostituibile <strong>di</strong> un meraviglioso mondo, autonomo e compiuto: la Canzone,<br />

senza più altro intorno.<br />

Averci a che fare è un privilegio generalmente vissuto da chi la scrive e da chi la canta, ma se dal<br />

palco a scambiarsi il microfono e le parole, arrivano anche le storie degli autori, le loro idee e la

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