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politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

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sulla stampa, 300 per l’azione verso il Patriarcato copto, 250 per stipendiare gli agenti<br />

musulmani, e 200 per le spese generali (locali, macch<strong>in</strong>e da scrivere, personale, etc.) 187 . A<br />

partire da agosto, la legazione com<strong>in</strong>ciò a ricevere uno stanziamento mensile regolare per la<br />

<strong>propaganda</strong>; il primo versamento per il fondo stampa e <strong>propaganda</strong> fu di 140.000 lire 188 ,<br />

divenute poi 70.000 lire mensili per i mesi <strong>–</strong> e gli anni <strong>–</strong> successivi. La cifra era all’<strong>in</strong>circa la<br />

metà di quella richiesta (equivaleva a circa 750 sterl<strong>in</strong>e egiziane, al cambio del 1937), ma era<br />

enorme rispetto agli stanziamenti dest<strong>in</strong>ati, ad esempio, ai consolati nel Levante 189 . Ciò era<br />

dovuto non solo all’importanza della stampa egiziana, rispetto a quella degli altri paesi arabi,<br />

ma anche al fatto che la legazione al Cairo funzionava, grossomodo, come centro di<br />

coord<strong>in</strong>amento per la <strong>propaganda</strong> <strong>in</strong> tutto il mondo arabo. Le altre rappresentanze att<strong>in</strong>gevano<br />

<strong>in</strong>oltre, <strong>in</strong> caso di necessità, dai suoi fondi per la stampa e <strong>propaganda</strong>, come fece il consolato<br />

a Beirut all’<strong>in</strong>izio del 1936 190 . Gran parte dei fondi servivano poi a f<strong>in</strong>anziare l’Agenzia<br />

Egitto ed Oriente, diretta da Ugo Dadone 191 , che aveva sede al Cairo, ma la cui attività<br />

<strong>in</strong>teressava tutto il mondo arabo. L’agenzia com<strong>in</strong>ciò appunto a funzionare nel mese di<br />

agosto 192 , quando giunse il primo versamento dal MSP, poco prima dell’<strong>in</strong>vasione<br />

dell’Etiopia. L’AEO permise all’Italia, durante il conflitto, di contrastare efficacemente le<br />

notizie di Havas e Reuter’s, ma le sue attività andavano ben oltre quelle di una semplice<br />

agenzia di stampa. Oltre a diffondere i bollett<strong>in</strong>i di notizie, l’agenzia curava i rapporti con la<br />

stampa locale, e <strong>in</strong> particolare la gestione della pubblicità delle ditte italiane. La pubblicità era<br />

<strong>in</strong>fatti fra le pr<strong>in</strong>cipali fonti di f<strong>in</strong>anziamento, <strong>in</strong> particolare per i quotidiani più diffusi come<br />

al-Muqattam e al-Ahram 193 . Secondo i francesi, che probabilmente ricevevano le loro<br />

<strong>in</strong>formazioni da fonti britanniche, l’AEO faceva <strong>in</strong> modo di <strong>in</strong>dirizzare la pubblicità verso i<br />

giornali che garantivano un atteggiamento <strong>politica</strong>mente favorevole all’Italia, fornendo <strong>in</strong>oltre<br />

gratuitamente bollett<strong>in</strong>i Stefani, notizie ed articoli 194 . L’agenzia si occupava anche<br />

direttamente della stampa e diffusione di opuscoli propagandistici 195 . L’attività personale del<br />

suo direttore, <strong>in</strong>oltre, era assai spregiudicata: Dadone era un uomo d’azione, non un semplice<br />

impiegato, il perfetto prototipo dell’uomo <strong>fascista</strong>. Arruolatosi volontario nella Grande<br />

Guerra, era rimasto <strong>in</strong>valido per le ferite riportate; nel 1935 aveva chiesto di essere arruolato<br />

per l’Etiopia, ma dovette desistere, perché la legazione al Cairo lo ritenne più utile <strong>in</strong> Egitto.<br />

Qui partecipò a diverse attività di spionaggio: collaborò al servizio di <strong>in</strong>tercettazione delle<br />

trasmissioni radio militari britanniche, mise <strong>in</strong> contatto esponenti del SIM con <strong>in</strong>formatori del<br />

luogo, e si <strong>in</strong>trodusse pers<strong>in</strong>o nottetempo nelle zone militari, per spiare gli spostamenti di<br />

truppe verso le frontiere libiche 196 . Le autorità britanniche erano probabilmente al corrente<br />

delle sue attività illegali: a c<strong>in</strong>que anni esatti dalla sua nom<strong>in</strong>a a direttore dell’AEO, nel<br />

giugno <strong>1940</strong>, dovette fuggire rapidamente dall’Egitto, per evitare di essere processato da un<br />

tribunale militare.<br />

187 Ibidem<br />

188 ACS, M<strong>in</strong>culpop, Gab., B.10, F. 79, Tel. (R/539?), Roma 29 agosto 1935, Luciano a Ghigi<br />

189 Vedi il Cap. 5, pp. 163-171<br />

190 ACS, M<strong>in</strong>culpop, Gab., B.10, F. 79, Tel. 374/c, Roma 16 gennaio 1936, il MSP alla legazione al Cairo<br />

191 ACS, M<strong>in</strong>culpop, Gab., B.10, F. 79, Tel. 334, Cairo 2 febbraio 1938, S. Mazzol<strong>in</strong>i a Luciano.<br />

192 ACS, M<strong>in</strong>culpop, Reports, B.5, Report n° 38, Tel. 1944/s.p.88, Cairo 19 luglio 1935, la legazione al Cairo al<br />

MSP<br />

193 A. Ayalon, The Press <strong>in</strong> the Arab Middle East, cit., pp. 202-206<br />

194 CADN, Tunisie 2140, N° 625/i, “Renseignement Orient”, Tunisi 20 luglio 1937<br />

195 L’AEO stampò 1.000 copie, <strong>in</strong> arabo e <strong>in</strong> francese, di un articolo sulla schiavitù <strong>in</strong> Abiss<strong>in</strong>ia. ACS,<br />

M<strong>in</strong>culpop, DGPE, B. 61, “Egitto 1935”, Tel. 3016/s.p.178, Bulkeley 5 ottobre 1935, Ghigi al MSP<br />

196 ACS, M<strong>in</strong>culpop, Reports, B.5, Report n° 38, Tel. 8998, Cairo 31 ottobre 1938, Morganti a S. Mazzol<strong>in</strong>i<br />

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