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politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

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VI<br />

La rivalità mediterranea tra l’Italia e la Francia ha destato, generalmente, meno attenzione<br />

da parte degli studiosi 3 . I motivi pr<strong>in</strong>cipali sono due: <strong>in</strong>nanzitutto, perché essa non ebbe<br />

conseguenze politiche dirette di importanza paragonabile, ad esempio, alla crisi mediterranea<br />

del 1935-36; e <strong>in</strong> secondo luogo, perché dal punto di vista diplomatico i rapporti francoitaliani<br />

appaiono negli anni Trenta, <strong>in</strong> misura sempre maggiore, subord<strong>in</strong>ati a quelli italobritannici,<br />

tanto più che le relazioni tra Francia e Italia vennero più volte <strong>in</strong>terrotte quasi<br />

completamente. In ogni caso, la questione più rilevante, nelle trattative franco-italiane, era di<br />

gran lunga quella dello statuto degli italiani <strong>in</strong> Tunisia, seguita dal problema dei “compensi”<br />

territoriali legati al patto di Londra, che si cercò di risolvere con rettifiche di frontiera fra la<br />

Libia e le colonie francesi conf<strong>in</strong>anti, e attraverso la def<strong>in</strong>izione delle rispettive sfere di<br />

<strong>in</strong>fluenza nell’Africa Orientale. Una “questione <strong>siria</strong>na” esisteva, ma si trattava di un<br />

problema che, anche quando venne sollevato, ebbe un rilievo secondario, e spesso <strong>–</strong> ad<br />

esempio, <strong>in</strong> occasione del patto Mussol<strong>in</strong>i-Laval del 1935 <strong>–</strong> venne semplicemente omesso.<br />

Negli anni Venti, quando erano più forti le recrim<strong>in</strong>azioni italiane per l’esclusione dalla<br />

distribuzione dei mandati <strong>in</strong>ternazionali, fu occasionalmente, e <strong>in</strong> maniera ufficiosa, avanzata<br />

l’idea di una cessione del mandato sulla Siria all’Italia, ma essa non assunse mai, neppure<br />

lontanamente, i contorni di una vera <strong>politica</strong>. Nel Mediterraneo Orientale, <strong>in</strong>izialmente, gli<br />

appetiti di Mussol<strong>in</strong>i si concentrarono soprattutto sulla Turchia, per la quale vennero stesi<br />

anche dei piani di <strong>in</strong>vasione. Accantonata l’opzione militare, l’Italia cercò di espandere la sua<br />

<strong>in</strong>fluenza soprattutto attraverso un sistema di alleanze con la Turchia e la Grecia, sfruttando il<br />

suo avamposto nel Dodecaneso, e cercando nel frattempo di favorire, con discrezione, la f<strong>in</strong>e<br />

dell’egemonia franco-britannica nel Vic<strong>in</strong>o Oriente, che sarebbe potuta avvenire attraverso la<br />

completa <strong>in</strong>dipendenza dei paesi sotto mandato.<br />

La <strong>politica</strong> mediterranea del fascismo aveva dunque il suo perno nel Mar Rosso, oltre che<br />

nell’Adriatico, tradizionalmente al centro delle mire egemoniche italiane; mentre, nel<br />

Mediterraneo orientale, gli appetiti dell’Italia si erano concentrati soprattutto sull’Anatolia. La<br />

“<strong>politica</strong> araba” si dirigeva soprattutto verso l’Egitto, lo Yemen e la Palest<strong>in</strong>a; mentre la<br />

rivalità con la Francia aveva come oggetto di contesa pr<strong>in</strong>cipale la Tunisia e la questione dei<br />

“compensi” territoriali, per la soluzione della quale il governo di Roma propose, a più riprese,<br />

la cessione di Gibuti all’Italia. Che valore assume, allora, dal punto di vista storiografico, lo<br />

studio di un tema “m<strong>in</strong>ore” come la <strong>politica</strong> di penetrazione dell’Italia <strong>fascista</strong> nella Siria e nel<br />

VII, n. 4, 1976; Marta Petricioli, Oltre il mito. L'Egitto degli italiani (1917 <strong>–</strong> 1947), Bruno Mondadori, Milano<br />

2007; Luigi Goglia, “Il Mufti e Mussol<strong>in</strong>i: alcuni documenti italiani sui rapporti tra nazionalismo palest<strong>in</strong>ese e<br />

fascismo negli anni Trenta”, <strong>in</strong> Storia Contemporanea, XVII, n. 6, 1986; V<strong>in</strong>cenzo P<strong>in</strong>to, “L’Italia <strong>fascista</strong> e la<br />

«questione palest<strong>in</strong>ese»”, <strong>in</strong> Contemporanea, VI, n. 1, 2003; R. Quartararo, “L'Italia e lo Yemen”, cit.. Sul<br />

viaggio di Mussol<strong>in</strong>i <strong>in</strong> Libia nel 1937 e i suoi legami con la “<strong>politica</strong> <strong>islamica</strong>” del regime, cfr. Charles Burdett,<br />

“Mussol<strong>in</strong>i’s Journey to Libya (1937): Ritual, Power and Transculturation”, <strong>in</strong> Jacquel<strong>in</strong>e Andall and Derek<br />

Duncan (eds.), National Belong<strong>in</strong>gs. Hybridity <strong>in</strong> Italian Colonial and Postcolonial Cultures, Peter Lang, Bern<br />

2010; John L. Wright, “Mussol<strong>in</strong>i, Lybia and the Sword of Islam”, <strong>in</strong> Ruth Ben Ghiat and Mia Fuller (eds.),<br />

Italian Colonialism, Palgrave Macmillan, Bas<strong>in</strong>gstoke 2005. Per quanto riguarda la <strong>propaganda</strong> radiofonica, cfr.<br />

Daniel J. Grange, “La propagande arabe de Radio Bari (1937-1939)”, <strong>in</strong> Relations Internationales, n. 5, 1976;<br />

Id., “Structure et techniques d’une propagande: les émissions arabes de Radio-Bari”, <strong>in</strong> Relations<br />

Internationales, n. 2, 1974; Callum MacDonald, “Radio Bari: Italian wireless <strong>propaganda</strong> <strong>in</strong> the Middle East and<br />

british countermeasures 1934-38”, <strong>in</strong> Middle Eastern Studies, Vol. 13, n. 2, 1977<br />

3 In pratica, se si eccettuano gli studi a carattere generale, come quelli di Renzo De Felice, Rosaria Quartararo e<br />

Nir Arielli, solamente alcuni storici francesi hanno trattato il tema: cfr. Pierre Fournié, “Français et italiens en<br />

Syrie et au Liban à l’epoque du Mandat Français”, <strong>in</strong> J. B. Duroselle e E. Serra (a cura di), Italia, Francia e<br />

Mediterraneo, Franco Angeli, Milano 1990; Roma<strong>in</strong> H. Ra<strong>in</strong>ero, “L’action de la propagande fasciste en<br />

direction de la Syrie et du Levant”, <strong>in</strong> Charles-Robert Ageron (sous la direction de), Les chem<strong>in</strong>s de la<br />

décolonisation de l'empire colonial français. Colloque organisé par l'I.H.T.P. Les 4 et 5 octobre 1984. Éditions<br />

du Centre National de la Recherche Scientifique, Paris 1986; Juliette Bessis, La Mediterranée fasciste. L’Italie<br />

mussol<strong>in</strong>ienne et la Tunisie, Editions Karthala, Paris 1981; Roma<strong>in</strong> H. Ra<strong>in</strong>ero, La rivendicazione <strong>fascista</strong> sulla<br />

Tunisia, Marzorati, Milano 1978; Daniel J. Grange, “L’enjeu maroca<strong>in</strong> dans la politique méditerranée de l’Italie<br />

entre les deux guerres”, <strong>in</strong> J. B. Duroselle e E. Serra (a cura di), Italia, Francia e Mediterraneo, cit.

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