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politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

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dei fuoriusciti libici al Cairo ed Alessandria, per risuscitare contro di noi la ostilità degli<br />

elementi musulmani e panislamici d’Egitto» 43 .<br />

Gli eventi successivi dimostrarono però, chiaramente, che le questioni di <strong>politica</strong> <strong>in</strong>terna<br />

egiziana erano considerate assai più importanti della solidarietà panaraba, e del sostegno<br />

morale alla causa libica. Come giustamente osservarono gli italiani, «un movimento del<br />

fuoriuscitismo libico <strong>in</strong> Egitto poteva avere possibilità di sviluppo solo <strong>in</strong> quanto permanesse<br />

<strong>in</strong> questo paese un atteggiamento ideale ostile all’Italia ed aderente alle f<strong>in</strong>alità<br />

dell’Inghilterra <strong>in</strong> presenza del conflitto italo-etiopico» 44 . Invece, i partiti egiziani si erano<br />

uniti <strong>in</strong> un blocco nazionale, con l’obiettivo di ottenere la piena <strong>in</strong>dipendenza, e promossero<br />

una serie di manifestazioni popolari, con un forte carattere anti-britannico. «A parte l’ipotesi,<br />

pericolosa per la Gran Bretagna, di un Egitto <strong>in</strong> rivolta <strong>in</strong> caso di complicazioni nel<br />

Mediterraneo», gongolavano gli italiani, «è evidente la situazione imbarazzante che<br />

l’atteggiamento egiziano, deciso a liberarsi della servitù britannica, crea per l’Inghilterra nel<br />

momento stesso <strong>in</strong> cui essa chiama tutto il mondo a difendere l’<strong>in</strong>dipendenza dell’Etiopia».<br />

Alle considerazioni politiche si sommavano quelle economiche: poiché l’Italia costituiva uno<br />

sbocco fondamentale per la produzione di cotone egiziano, i britannici avevano <strong>in</strong>contrato una<br />

forte resistenza anche contro il tentativo di applicare le sanzioni 45 . Il governo egiziano,<br />

preoccupato <strong>in</strong>nanzitutto dei propri <strong>in</strong>teressi e di mantenere buoni rapporti con l’Italia,<br />

secondo <strong>in</strong>formazioni italiane aveva non solo decl<strong>in</strong>ato l’offerta d’aiuto di Idris per difendere<br />

la frontiera egiziana, ma gli aveva ord<strong>in</strong>ato di assumere un atteggiamento più discreto 46 . A<br />

dicembre, Idris era pessimista non solo sulle sorti dell’Etiopia, ma sulle stesse capacità<br />

dell’esercito anglo-egiziano di difendersi da un attacco italiano 47 . Alla f<strong>in</strong>e del mese, sembra<br />

che Idris e Safi al-D<strong>in</strong> avessero addirittura deciso di trasferirsi l’uno vic<strong>in</strong>o al Cairo, e l’altro<br />

nei pressi di Alessandria, per evitare di essere sorpresi da un attacco italiano nel deserto<br />

occidentale 48 . A Idris venne attribuita, <strong>in</strong> un’occasione, la s<strong>in</strong>golare affermazione che<br />

«l’impero britannico sarebbe dest<strong>in</strong>ato a fare la f<strong>in</strong>e di quello ottomano» 49 . Bashir al-<br />

Sa‘dawi, «dopo aver tentato <strong>in</strong> tutti i modi di svolgere azione di <strong>propaganda</strong> fra i vari ex capi<br />

libici, a favore del Sayed Idris es Senussi, riconosciuta la <strong>in</strong>utilità dei suoi tentativi» lasciò a<br />

quanto pare l’Egitto la sera del 24 marzo, diretto <strong>in</strong> Palest<strong>in</strong>a e Siria 50 . A giugno, venne<br />

segnalato che si trovava ancora <strong>in</strong> Palest<strong>in</strong>a, dove cont<strong>in</strong>uava ad avere <strong>in</strong>contri con altri<br />

fuoriusciti libici, tra cui ‘Abd al-Jalil Sayf al-Nasir 51 , ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e tornò a svolgere le sue attività<br />

abituali a Damasco.<br />

2.3 - Gli italiani all’offensiva. La nuova <strong>politica</strong> <strong>islamica</strong> di Mussol<strong>in</strong>i<br />

L’Italia <strong>fascista</strong> aveva dunque bisogno di mutare radicalmente la sua immag<strong>in</strong>e nel mondo<br />

arabo, sia per motivi di <strong>politica</strong> <strong>in</strong>terna coloniale <strong>–</strong> togliere forza alle organizzazioni<br />

nazionaliste dei fuoriusciti libici <strong>–</strong> sia per le esigenze più ampie legate alle sue ambizioni di<br />

espansione mediterranea, che presupponevano dei buoni rapporti con i governi ed i movimenti<br />

nazionalisti arabi. Gli italiani furono <strong>in</strong>izialmente costretti ad avviare delle <strong>in</strong>iziative<br />

propagandistiche, per contrastare le campagne di stampa e di boicottaggio contro l’Italia, che<br />

43 ASMAI, Libia 150/33, F. 150, Notiziario n° 15, 27 dicembre 1935<br />

44 ASMAI, Libia 150/33, F. 150, Notiziario n° 13, 13 dicembre 1935<br />

45 ASMAI, Libia 150/32, F. 148, Notiziario n° 9, 15 novembre 1935<br />

46 ASMAI, Libia 150/33, F. 150, Notiziario n° 10, 22 novembre 1935<br />

47 ASMAI, Libia 150/33, F. 150, Notiziario n° 12, 6 dicembre 1935<br />

48 ASMAI, Libia 150/33, F. 150, Notiziario n° 15, 27 dicembre 1935<br />

49 ASMAI, Libia 150/33, F. 150bis, Relazione n° 34, 9 maggio 1936<br />

50 ASMAI, Libia 150/33, F. 150, Notiziario n° 30, 10 aprile 1936<br />

51 ASMAI, Libia 150/33, F. 150bis, Notiziario n° 41, 19 giugno 1936<br />

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