politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

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II Capitolo 4 – L’attività dell’Italia fascista in Libano e Siria fino al varo della “politica islamica” (1926-1933) 111 4.1 - Gli interessi e gli obiettivi italiani nel Levante 111 4.2 - Prima della “politica islamica”: una politica cristiana 118 4.3 - I primi rapporti con il nazionalismo siriano e Shakib Arslan 121 4.4 - I fuoriusciti libici in Siria e il Comitato di Difesa di Tripoli-Barqa 128 4.5 - L’ipotesi di cessione del Mandato e le proteste siriane 132 4.6 - La fine del mandato: i timori italiani 135 4.7 - Il trono di Siria: gli italiani e la candidatura di ‘Ali Ibn al-Husayn 138 4.8 - Il declino della Francia e l’ascesa del fascismo secondo i consoli italiani 142 Capitolo 5 – La nuova “politica islamica” in Siria e Libano. Dal Congresso degli Studenti Orientali alla fine della Guerra d’Etiopia (1934-1936) 149 5.1 - Il rilancio dell’attività italiana nel Levante e l’inizio della propaganda musulmana 149 5.2 - La propaganda culturale 154 5.3 - Le nuove scuole di Damasco e Aleppo e le resistenze francesi 157 5.4 - Gli accordi Mussolini-Laval 160 5.5 - “Gli affari sono affari”. Le sovvenzioni alla stampa fino alla guerra d’Etiopia 163 5.6 - L’opinione della stampa siro-libanese sull’Etiopia 171 5.7 - Lo sciopero del 1936 in Siria e la ripresa delle trattative con la Francia 174 5.8 - Nuovi timori per il trattato franco-siriano 178 Capitolo 6 - Il momento dell’Italia (1936-37). Dalla fondazione dell’Impero al viaggio di Mussolini in Libia 181 6.1 - Una politica non transitoria 182 6.2 - La stampa araba e l’Italia (1936-37) 185 6.3 - I rapporti dell’Italia con la politica locale 191 6.4 - La “fascinazione” per il fascismo in Siria e Libano 194 6.5 - Le difficoltà delle scuole italiane 202 6.6 - Il viaggio del “duce” in Libia nei commenti della stampa siro-libanese 208 6.7 - La “politica cristiana” dopo il 1936 e il corteggiamento del Patriarca maronita 214 6.8 - L’attività di Navarrini e le proteste francesi 218 Capitolo 7 - Verso la crisi della politica araba (1937-38) 223 7.1 - La lotta ideologica contro la Francia del Fronte Popolare 223 7.2 - La riorganizzazione dei servizi di propaganda e le reazioni francesi 230 7.3 - Il fascismo al bivio: l’accordo italo-britannico e la fine del sostegno al Mufti 235 7.4 - Le (non) conseguenze degli accordi di Pasqua per l’attività italiana nel Mandato 242 7.5 - Il progetto abortito di un giornale italiano in lingua araba 249 7.6 - Il declino del prestigio italiano dopo gli accordi di Pasqua 251 7.7 - Gli arabi e la politica antisemita 256 7.8 - La politica libica di Balbo sulla stampa araba 260
Capitolo 8 – Il crollo del consenso. Dall’invasione dell’Albania all’entrata in guerra dell’Italia 269 8.1 - L’invasione dell’Albania e le reazioni nel Levante 269 8.2 - Verso la guerra. Le crescenti difficoltà dell’Italia 274 8.3 - L’Italia in guerra, l’Italia nel Levante 278 Conclusioni 288 Bibliografia 294 III
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70 2.7 - Mito e realtà della propa
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e concordata con la potenza mandata
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3.2 - la stampa siro-libanese nel c
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Libano aveva 1.116.000 abitanti nel
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con il governo di Faysal, nel 1919
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una pratica che ovviamente prosegu
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itannici, mentre Muhammad Kurd ʻAl
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pubblicasse regolarmente i telegram
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stato fondato nel 1877 da un nipote
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quello che i loro confratelli damas
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Bishara al-Khuri, dunque in aperta
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presieduto da Bashir al-Sa‘dawi.
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sfociati nell’assalto agli edific
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Sembrerebbe quindi urgente cercare
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la concessione di prestiti agli abi
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Ghani Bajiqani, Fawzi al-Na‘as, A
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Bashir al-Sa‘dawi era in stretti
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quella di un passaggio della Siria
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quotidiani di Beirut; al-Nida’ e
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Commissione Permanente. La conclusi
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Hilmi. Gli italiani non erano entus
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esitato a scaricarlo, una volta sci
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xenofobi, che sfruttavano i pregiud
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Il console si lanciava quindi nella
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Siria e Libano fosse stata affidata
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Ad Aleppo, secondo il console Rossi
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italiana, generosamente sussidiata
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popolazione musulmana impedisse una
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Quest’ultimo giornale era, second
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gioco la sua credibilità di leader
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2.000 lire mensili, prelevandola da
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afforzare la posizione britannica i
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preda che si ammazzano tra loro nel
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console italiano 196 : e non era ce
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antitaliana dell’Intelligence Ser
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degli ebrei impiega i mezzi della r
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In un rapporto dell’agosto 1938,
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contro le mire dell’Italia sul mo
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Il “Partito Popolare Siriano” 1
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potuto, «se assistito ed incoraggi
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Come si vede, il movimento, inizial
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del viaggio era dovuto a lui, mentr
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francesi, invece, l’inaugurazione
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musulmani, un terzo di loro secondo
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aveva rifiutato una sovvenzione con
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filo nazionalista, difensore degl
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gesuita Gounot, direttore dell’as
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propaganda verso i musulmani per sc
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Tuttavia, è evidente che all’ini
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personalità giudicata più compete
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Quest’ultimo era però molto anzi
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potuto definire un “sano realismo
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italiani ebbero con lui un solo con
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Siria dimostrano, in realtà, che l
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2. Archivi in Francia Archives des
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299 - Bono, Salvatore, “Per una m
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301 - Gelvin, James L., “The Soci
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303 - Matthews, Weldon C., “Pan-I
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305 - Stoakes, Frank, “The Superv
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307 - Calchi Novati, Giampaolo (a c
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309 - Garzarelli, Benedetta, Parler
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313 - Thomas, Martin, The French Em
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