03.06.2013 Views

politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

stampa del Mandato, ben consapevole del fatto che essa poteva avere serie conseguenze<br />

sull’assetto del Mediterraneo nel suo complesso. L’esplicita rivendicazione territoriale sulla<br />

Tunisia, quasi contemporanea alla spedizione dei “ventimila” <strong>in</strong> Libia, non giovò di certo<br />

all’immag<strong>in</strong>e dell’Italia nel mondo arabo. Al-Akhbar, un tempo <strong>in</strong> buoni rapporti con il<br />

consolato a Beirut, scrisse che la rivendicazione della Tunisia era la prova evidente<br />

dell’ostilità di Mussol<strong>in</strong>i verso gli arabi 200 . Una Tunisia italiana avrebbe sofferto di un<br />

dom<strong>in</strong>io spietato, e avrebbe visto la soppressione di tutto ciò che era arabo nel paese. Inoltre,<br />

non era da escludere una rivendicazione italiana anche sulla Siria, che avrebbe potuto subire<br />

una sorte analoga 201 . La gran parte della stampa, <strong>in</strong> realtà, non prese troppo sul serio le mire di<br />

Mussol<strong>in</strong>i sulla Tunisia, ritenendo che si trattasse di una mossa <strong>politica</strong>; essa rischiava, <strong>in</strong><br />

ogni caso, di avere conseguenze importanti per il Levante. Secondo al-Hadith e al-Masa’, che<br />

riprendevano dei commenti apparsi sulla stampa britannica, la clamorosa rivendicazione<br />

italiana sulla Corsica e la Tunisia serviva a conv<strong>in</strong>cere la Francia a fare concessioni altrove,<br />

ad esempio nel Corno d’Africa, ma anche <strong>in</strong> Siria 202 . La stampa <strong>siria</strong>na era preoccupata,<br />

soprattutto, perché le tensioni con l’Italia avrebbero probabilmente sp<strong>in</strong>to la Francia, che<br />

sentiva m<strong>in</strong>acciata la propria posizione nel Mediterraneo, ad irrigidirsi sulla questione del<br />

trattato franco-<strong>siria</strong>no, e a r<strong>in</strong>viare ulteriormente la sua ratifica. Al-‘Amal al-Qawmi scrisse<br />

che l’Italia e la Germania non avevano la forza di scatenare una guerra contro le democrazie,<br />

e si limitavano alle m<strong>in</strong>acce verbali. Il giornale nazionalista Fata’ al-‘Arab, allo stesso modo,<br />

sostenne che l’Italia non <strong>in</strong>tendeva fare la guerra alla Francia, ma che sperava solo di ottenere<br />

concessioni economiche e territoriali, facendo la voce grossa. Il Fata’ al-‘Arab cercò <strong>in</strong>oltre<br />

di separare nettamente la questione tunis<strong>in</strong>a da quella <strong>siria</strong>na, sostenendo che il processo di<br />

emancipazione nel Mandato non doveva subire rallentamenti. Invece di sacrificare la Siria per<br />

esigenze strategiche, la Francia avrebbe dovuto concederle rapidamente l’<strong>in</strong>dipendenza, per<br />

guadagnarsi così un forte alleato <strong>in</strong> Oriente 203 . E se, <strong>in</strong> aprile, era stato l’accordo tra potenze<br />

europee a provocare la disillusione e il risentimento degli arabi verso di esse, adesso erano le<br />

tensioni franco-italiane a provocare aspri commenti, perché, <strong>in</strong> un modo o nell’altro,<br />

sembrava che dovesse farne le spese il nazionalismo arabo. Gran Bretagna, Francia e Italia<br />

erano considerate ormai, senza significative dist<strong>in</strong>zioni, nemiche da combattere. A novembre,<br />

scrisse al-Istiqlal al-‘Arabi con evidente frustrazione, gli arabi si trovavano tra due fuochi <strong>–</strong> le<br />

false promesse delle democrazie ed il pericolo <strong>fascista</strong> <strong>–</strong> per cui dovevano combattere contro<br />

tutte le forze perniciose, qualsiasi fosse la loro provenienza e la loro ideologia 204 . Al-Insha’<br />

del 14 dicembre, rispondendo ad un articolo del Manchester Guardian, che aveva accusato gli<br />

arabi di f<strong>in</strong>gere di non vedere il processo di denazionalizzazione dei libici, scrisse che gli<br />

arabi erano ben coscienti e preoccupati di ciò che avveniva <strong>in</strong> Tripolitania; ma il problema<br />

palest<strong>in</strong>ese era ben più grave ed urgente, e su quello andava posta la maggiore attenzione, pur<br />

senza dimenticare che gli arabi dovevano combattere contro ogni colonizzazione e m<strong>in</strong>accia<br />

all’unità araba 205 . Al-Ayyam mise <strong>in</strong> guardia i suoi lettori contro le politiche conciliatrici di<br />

Francia e Italia nei confronti degli arabi: «mal si conciliano <strong>in</strong>fatti lo sviluppo dato<br />

all’<strong>in</strong>segnamento della l<strong>in</strong>gua araba ed i sistemi di colonizzazione e di sterm<strong>in</strong>io adottati<br />

200<br />

LC, E-Levant, Syrie-Liban, 535, “Revue de la Presse Libanaise et Syrienne du 12 au 19 décembre 1938”,<br />

Beirut 21 dicembre 1938<br />

201<br />

ACS, M<strong>in</strong>culpop, DGPE, B. 200, F. “Siria. Damasco”, Tel. 2669, Damasco 20 dicembre 1938, Rassegna<br />

stampa, da al-Akhbar, 14 dicembre 1938<br />

202<br />

LC, E-Levant, Syrie-Liban, 535, “Revue de la Presse Libanaise et Syrienne du 5 au 11 décembre 1938”<br />

203<br />

ACS, M<strong>in</strong>culpop, DGPE, B. 200, F. “Siria. Damasco”, Tel. 2669, Damasco 20 dicembre 1938, Rassegna<br />

stampa, da al-‘Amal al-Qawmi del 14 dicembre, e Fata’ al-‘Arab del 14 e 18 dicembre<br />

204<br />

ACS, M<strong>in</strong>culpop, DGPE, B. 200, F. “Siria 1938”, Sf. “Articoli giornali. Fotografie”, Tel. 2269, Damasco 9<br />

novembre 1938, Rassegna Stampa, da al-Istiqlal al-‘Arabi, 1 novembre 1938<br />

205<br />

ACS, M<strong>in</strong>culpop, DGPE, B. 200, F. “Siria. Damasco”, Tel. 2669, Damasco 20 dicembre 1938, Rassegna<br />

stampa, da al-Insha’,14 dicembre<br />

255

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!