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politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)

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La consapevolezza che l’Italia non aveva la forza di combattere direttamente la Gran<br />

Bretagna, per contenderle la sua posizione di forza nel Vic<strong>in</strong>o Oriente, è il motivo per cui<br />

l’appoggio materiale dato alla rivolta palest<strong>in</strong>ese venne mantenuto segreto. Tale prudenza era<br />

considerata necessaria, sebbene <strong>in</strong> questo modo Mussol<strong>in</strong>i si privasse della possibilità di<br />

guadagnare grande prestigio nel mondo musulmano. Non solo, ma l’Italia non <strong>in</strong>tendeva<br />

neppure prendere apertamente posizione <strong>in</strong> favore degli arabi nella questione palest<strong>in</strong>ese.<br />

Nell’estate del 1936, <strong>in</strong> un momento <strong>in</strong> cui i rapporti con la Gran Bretagna non erano affatto<br />

semplici, Ciano ribadì ad Alfieri, m<strong>in</strong>istro della Stampa e Propaganda, che la l<strong>in</strong>ea ufficiale<br />

italiana rimaneva di assoluta neutralità; la stampa italiana doveva astenersi dal sostenere una<br />

qualunque delle parti <strong>in</strong> conflitto 105 . Vi era una grande differenza, fra creare difficoltà<br />

politiche ai britannici <strong>in</strong> Palest<strong>in</strong>a, senza che il co<strong>in</strong>volgimento italiano potesse essere provato<br />

con certezza, e str<strong>in</strong>gere un’alleanza vera e propria con il nazionalismo arabo, che avrebbe<br />

provocato uno scontro italo-britannico aperto. L’Italia preferiva tenere il piede <strong>in</strong> due staffe,<br />

contrastando l’<strong>in</strong>fluenza francese e britannica nel mondo arabo, senza però mai giungere al<br />

punto di pregiudicare la possibilità di nuovi accordi <strong>in</strong>ter-europei, che potevano migliorare la<br />

posizione italiana nel Mediterraneo. Una simile l<strong>in</strong>ea <strong>politica</strong> non poteva cont<strong>in</strong>uare troppo a<br />

lungo: mantenendo tale ambiguità, l’Italia rischiava di alienarsi le simpatie degli arabi, che si<br />

sarebbero prima o poi stancati di attendere un appoggio che non arrivava, e allo stesso tempo<br />

di <strong>in</strong>cr<strong>in</strong>are <strong>in</strong> maniera pericolosa i rapporti con le altre potenze europee.<br />

Mussol<strong>in</strong>i doveva scegliere se rompere def<strong>in</strong>itivamente gli <strong>in</strong>dugi, sostenendo <strong>in</strong> maniera<br />

decisa le aspirazioni arabe e sfidando apertamente la Gran Bretagna, oppure tentare un<br />

riavvic<strong>in</strong>amento con quest’ultima, abbandonando la rivolta palest<strong>in</strong>ese al suo dest<strong>in</strong>o. Il 18<br />

luglio 1937 il professor Carlo Enderle, che faceva da <strong>in</strong>termediario con i nazionalisti siropalest<strong>in</strong>esi,<br />

scrisse a Ciano, sp<strong>in</strong>gendo verso la prima soluzione. In un <strong>in</strong>contro a Vienna, il<br />

fiduciario del Mufti, Musa Alami, gli aveva descritto la situazione <strong>politica</strong> del Vic<strong>in</strong>o Oriente<br />

come particolarmente tesa; una forte ostilità era diffusa verso la Francia, verso la Turchia, che<br />

aveva <strong>in</strong>trapreso una <strong>politica</strong> espansionistica ai danni dei territori arabi, e soprattutto verso la<br />

Gran Bretagna e la sua <strong>politica</strong> <strong>in</strong> Palest<strong>in</strong>a. In conseguenza di tale situazione, e grazie alla<br />

<strong>politica</strong> <strong>islamica</strong> <strong>fascista</strong> e al viaggio di Mussol<strong>in</strong>i <strong>in</strong> Libia, il prestigio italiano era <strong>in</strong>vece al<br />

livello più elevato al quale una potenza straniera potesse mai aspirare. Sempre secondo Alami,<br />

gli esponenti politici e i governanti arabi dell’<strong>in</strong>tera regione, dell’Arabia, della Siria, dell’Iraq<br />

e della Palest<strong>in</strong>a, erano di conseguenza disposti ad «abbandonare <strong>in</strong> via def<strong>in</strong>itiva la l<strong>in</strong>ea di<br />

riserbo f<strong>in</strong>ora mantenuta», cioè a consumare una rottura def<strong>in</strong>itiva con la Gran Bretagna, per<br />

<strong>in</strong>iziare una «nuova <strong>politica</strong> di amicizia con l’Italia, da svolgersi <strong>in</strong> maniera chiara, aperta e<br />

non suscettibile del m<strong>in</strong>imo equivoco» 106 . Era evidente che il Mufti com<strong>in</strong>ciava a temere,<br />

dopo il Gentlemen’s Agreement del gennaio 1937, e dopo che gli italiani avevano<br />

acconsentito alla richiesta di Eden di moderare i toni delle trasmissioni di Radio Bari, <strong>in</strong><br />

occasione della pubblicazione del rapporto Peel sulla Palest<strong>in</strong>a, che Mussol<strong>in</strong>i si stesse<br />

defilando, e cercava di sp<strong>in</strong>gerlo a str<strong>in</strong>gere un’alleanza più stretta. Poiché la sistemazione<br />

della Palest<strong>in</strong>a, così come prospettata dal rapporto britannico, ledeva anche gli <strong>in</strong>teressi<br />

economici e strategici dell’Italia nel Mediterraneo e nel Mar Rosso, il Mufti chiedeva un<br />

ulteriore sostegno f<strong>in</strong>anziario al governo di Roma, per scatenare una nuova rivolta sia <strong>in</strong><br />

Palest<strong>in</strong>a che <strong>in</strong> Transgiordania 107 . Enderle si disse d’accordo con Musa Alami, e consigliò a<br />

Ciano di accogliere sue proposte. «Le posizioni da noi raggiunte <strong>in</strong> qualche settore sono tali<br />

che difficilmente potremmo sperare di averne delle migliori. Tutti i fattori <strong>in</strong> moto hanno<br />

raggiunto lo stadio più acuto ed a noi più favorevole. La situazione nel complesso è matura<br />

105<br />

“Il M<strong>in</strong>istro degli Esteri, Ciano, al M<strong>in</strong>istro per la Stampa e Propaganda, Alfieri”, Roma 6 luglio 1936, <strong>in</strong><br />

DDI, 8° Serie, Vol. IV, 458, p. 521<br />

106<br />

“Il Professor Enderle al M<strong>in</strong>istro degli esteri, Ciano”, Roma 18 luglio 1937, <strong>in</strong> DDI, 8° Serie, Vol. VII, 89,<br />

pp. 108-109<br />

107 Ibidem

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