politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)
politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)
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comunismo e di quella all’<strong>in</strong>fluenza francese nel Levante. Gli italiani cercarono di alimentare<br />
e sfruttare i timori per i rapporti fra il governo del Fronte Popolare e l’Unione Sovietica, <strong>in</strong><br />
particolare negli ambienti religiosi e conservatori, e di utilizzare l’anticomunismo come un<br />
cuneo, per penetrare ed estendere la propria <strong>in</strong>fluenza. Dal punto di vista <strong>fascista</strong>, la presa del<br />
potere da parte della s<strong>in</strong>istra era l’ennesima conferma del decl<strong>in</strong>o irreversibile del prestigio e<br />
della potenza della Francia, considerato come un dato di fatto. La confusa situazione <strong>politica</strong>,<br />
sia <strong>in</strong> Francia che nel Mandato, sembrava offrire all’Italia delle opportunità favorevoli.<br />
Secondo un rapporto di Sbrana del 1937, «l’avvento del Fronte Popolare <strong>in</strong> Francia ed il<br />
trattato franco-libanese di poi, hanno agitato le tranquille acque di Beirut portando alla<br />
superficie quegli <strong>in</strong>teressi e quelle rivalità di tutte queste popolazioni f<strong>in</strong>o allora rimaste<br />
sconosciute». Mentre i francesi non avevano «fatto né creato nulla» dall’<strong>in</strong>izio del mandato ad<br />
oggi, la crisi economica aveva colpito duramente il paese causando un malcontento diffuso, e<br />
diretto soprattutto contro il Presidente e il governo. Gli avvenimenti di Palest<strong>in</strong>a avevano<br />
causato numerose proteste, benché ad opera esclusivamente dei musulmani, e ciò nonostante i<br />
britannici avessero comprato la stampa perché limitasse le proprie critiche. Nella «Babilonia<br />
<strong>politica</strong>» libanese, creatasi per colpa dei metodi della Francia, sempre più giovani erano<br />
attratti dal movimento <strong>fascista</strong> e dai suoi ideali, e il console italiano, valendosi della sua<br />
conoscenza della l<strong>in</strong>gua araba (fatto che amava mettere <strong>in</strong> rilievo), cercava di <strong>in</strong>coraggiare<br />
questa corrente «<strong>in</strong> tutti i modi, ma con estrema cautela». La tolleranza della Francia per il<br />
comunismo le stava alienando la fiducia dei libanesi; «dal punto di vista dell’<strong>in</strong>teresse<br />
italiano», scriveva Sbrana, «è bene che la situazione sia giunta al punto critico attuale. Più la<br />
Francia agisce <strong>in</strong> modo da alienarsi le simpatie delle comunità arabo-cristiane del Libano, più<br />
queste si avvic<strong>in</strong>eranno all’Italia...» 41 . A ottobre, la situazione nel Mandato veniva descritta<br />
dal console a t<strong>in</strong>te sempre più fosche. La crisi economica peggiorava, la vita <strong>politica</strong> era<br />
segnata dalla confusione, e la Francia del Fronte Popolare appariva del tutto <strong>in</strong>capace di agire,<br />
per mutare la situazione. Sbrana profetizzava addirittura un urto terribile imm<strong>in</strong>ente, tra la<br />
Francia e i paesi sotto mandato, provocato «dalla disperazione, dalla lotta per la vita, per le<br />
impresc<strong>in</strong>dibili necessità dell’esistenza». «Nello smarrimento generale delle popolazioni e nel<br />
cont<strong>in</strong>uo decadere del secolare prestigio francese», proseguiva, «chi ha gradualmente<br />
guadagnato è l’Italia». Dopo i viaggi di Mussol<strong>in</strong>i <strong>in</strong> Libia, e a Berl<strong>in</strong>o, l’Italia era considerata<br />
«l’unica potenza che valga di essere presa sul serio», e si era guadagnata molte simpatie<br />
grazie all’atteggiamento assunto nei confronti della questione palest<strong>in</strong>ese. Come al solito,<br />
oltre a massicce dosi di wishful th<strong>in</strong>k<strong>in</strong>g, le parole di Sbrana si caratterizzavano per gli abusati<br />
stereotipi sulla mentalità orientale:<br />
Oggi l’Italia si presenta a queste popolazioni con un prestigio nuovo, con una sua forza ben decisa di<br />
sviluppo, con una volontà di potenza ben marcata.<br />
Questi elementi di prestigio, di forza di volontà sono quelli che più agiscono e più <strong>in</strong>fluiscono sulla<br />
psicologia degli arabi.<br />
La personalità del Duce è già per se stessa un fattore formidabile per colpire ed avv<strong>in</strong>cere la mentalità di<br />
queste genti.<br />
Gli arabi adorano i dom<strong>in</strong>atori e disprezzano <strong>–</strong> approfittandone <strong>–</strong> la debolezza e le <strong>in</strong>decisioni! 42<br />
I consoli italiani <strong>in</strong>trapresero dunque con decisione la loro lotta anticomunista a livello<br />
locale. Navarr<strong>in</strong>i, ad Aleppo, cercava di <strong>in</strong>fluenzare i membri del Blocco, esprimendo<br />
meraviglia «per lo stranissimo e pericoloso connubio fra i nazionalisti e i bolscevichi,<br />
connubio che potrà riserbare alla Siria di domani amarissime sorprese». Ma, se il Blocco non<br />
sembrava per ora <strong>in</strong>tenzionato a smarcarsi dai comunisti, più promettenti sembravano i passi<br />
fatti nel campo religioso. Navarr<strong>in</strong>i aveva conv<strong>in</strong>to il vescovo armeno-ortodosso (un gran<br />
numero di comunisti erano armeni) a fare <strong>propaganda</strong> contro il comunismo, mentre il padre<br />
41 ASMAE, AP, Siria 16, Tel. 3120/758, Beirut 22 luglio 1937, Sbrana al m<strong>in</strong>istro degli Esteri, Ciano<br />
42 ASMAE, AP, Siria 16, Tel. 4479/1093, Beirut 8 ottobre 1937, Sbrana al MAE