politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)
politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)
politica islamica e propaganda fascista in siria e libano (1932 – 1940)
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fortuna assisterà Mussol<strong>in</strong>i e potrà egli stabilire una supremazia sui paesi mussulmani del litorale<br />
mediterraneo? La provocazione evidente di Mussol<strong>in</strong>i all’Inghilterra ed alla Francia condurrà il mondo ad<br />
una nuova guerra come quella che nacque dalla provocazione di Guglielmo 2°? 171<br />
Al-Ittihad al-Lubnani tornò a sostenere l’idea che la <strong>politica</strong> dell’Italia mirava ad acquisire<br />
territori di popolamento 172 . L’unico quotidiano favorevole all’Italia era, come al solito, al-<br />
Bilad, i cui legami con il consolato erano però troppo noti perché le sue argomentazioni<br />
potessero avere una significativa <strong>in</strong>fluenza 173 . Al-Bilad, oltre a pubblicare quasi<br />
quotidianamente le corrispondenze del suo <strong>in</strong>viato <strong>in</strong> Libia, dip<strong>in</strong>se l’Italia, senza apparente<br />
contraddizione, come la palad<strong>in</strong>a dei diritti e dell’<strong>in</strong>dipendenza dei paesi arabi di fronte ai<br />
presunti appetiti espansionistici britannici 174 .<br />
A Damasco, le reazioni della stampa furono leggermente migliori. L’entusiasmo di al-<br />
Jazira era piuttosto ovvio, e positivi furono anche i commenti di giornali meno compromessi<br />
con il consolato, ma <strong>in</strong> contatto con esso, come Fata’ al-‘Arab e al-Ayyam. Diversi articoli<br />
suggerirono che le avances di Mussol<strong>in</strong>i potevano costituire un mezzo di pressione verso le<br />
altre potenze: Fata’ al-‘Arab, come altri fogli nazionalisti nel mondo arabo, ne approfittò per<br />
<strong>in</strong>vocare un mutamento nella <strong>politica</strong> della Gran Bretagna <strong>in</strong> Palest<strong>in</strong>a, ed il riconoscimento<br />
del diritto degli arabi all’<strong>in</strong>dipendenza 175 . Il greco-ortodosso Alif Ba’ accolse con cauto favore<br />
le parole di Mussol<strong>in</strong>i, lasciando però <strong>in</strong>tendere che gli arabi l’avrebbero giudicato <strong>in</strong> base alla<br />
sua azione concreta:<br />
Il Duce è nuovo nell’era delle amicizie europee con gli arabi e coi musulmani; se egli ha sbagliato nel<br />
trattare i nostri fratelli tripol<strong>in</strong>i e se ciò ha causato il loro smembramento ciò non vieta di dimenticare un<br />
passato doloroso se il Duce ha deciso <strong>–</strong> come lo ha detto <strong>–</strong> di cambiare la situazione della Tripolitania e di<br />
tutti i paesi islamici dove egli dom<strong>in</strong>a restituendo la loro libertà e la loro <strong>in</strong>dipendenza contentandosi di<br />
sorvegliare i loro rapporti con l’estero e le loro relazioni economiche.<br />
La nobile nazione araba non nega l’evidenza dei fatti, prova ne è che la Francia criticata quando impediva<br />
la realizzazione delle aspirazioni nazionali, è oggi vista con simpatia dopo che il suo governo segue una<br />
<strong>politica</strong> savia.<br />
Tutto ciò, tuttavia, non può farci accettare il titolo attribuito al Duce di “protettore dell’Islam” perché<br />
l’Islam è una idea e una fede della quale nessuno può pretendere di essere il difensore se non la segue.<br />
L’unico difensore di questa fede è Iddio 176 .<br />
Al-Qabas fu l’unico quotidiano damasceno ad assumere una posizione apertamente critica,<br />
scagliandosi <strong>in</strong>nanzitutto contro il resto della stampa <strong>siria</strong>na, per il suo atteggiamento<br />
benevolo verso l’Italia: «quei giornali che f<strong>in</strong>o a ieri combattevano la colonizzazione italiana<br />
<strong>in</strong> Tripolitania, benedicono oggi l’Italia perché distribuisce ai poveri libici sacchi di riso,<br />
far<strong>in</strong>a e zucchero e raccontano “quanto sia a buon mercato la vita di Tripoli e di Barca”» 177 .<br />
Accusò qu<strong>in</strong>di coloro che avevano partecipato al ricevimento tenuto dal console italiano, <strong>in</strong><br />
occasione del viaggio di Mussol<strong>in</strong>i, di essersi fatti raggirare o comprare 178 . Riportò <strong>in</strong>oltre i<br />
171 ASMAI, Libia 150/34, F. 156, Tel. 1373, Beirut 7 aprile 1937, Rassegna stampa, da al-Ahwal, 19 marzo 1937<br />
172 MAEF, E-Levant, Syrie-Liban, 530, N° 307, Beirut (14?) aprile 1937, De Martel al m<strong>in</strong>istro degli Esteri,<br />
Delbos<br />
173 Al-Bilad seguì con attenzione ogni tappa del viaggio di Mussol<strong>in</strong>i, pubblicando delle corrispondenze quasi<br />
quotidiane: vedi <strong>in</strong> ASMAI 150/34 F. 156, Beirut 22 marzo 1937, Rassegna stampa; Tel. 1373, Beirut 7 aprile<br />
1937, Rassegna stampa<br />
174 ASMAE, AE, B. 317, F. 5, Tel. 2494/545, Beirut 2 maggio 1938, Rassegna stampa, da al-Bilad, 2 maggio<br />
1938<br />
175 ASMAE, AE, B. 308, F. “Stampa 1. Siria”, Tel. 990, Damasco 27 marzo 1937, Lo Savio al MSP, da Fata’ al-<br />
‘Arab, 19 marzo 1937<br />
176 ASMAE, AE, B. 308, F. “Stampa 1. Siria”, Tel. 1064, Damasco 6 aprile 1937, Rassegna stampa da Alif Ba’,<br />
30 marzo 1937<br />
177 ASMAE, AE, B. 308, F. “Stampa 1. Siria”, Tel. 981, Damasco 27 marzo 1937, Rassegna stampa, da al-<br />
Qabas, 23 marzo 1937<br />
178 LC, E-Levant, Syrie-Liban, 530, N° 357, Beirut (2?) aprile 1937, De Martel al m<strong>in</strong>istro degli Esteri, Delbos